Comiso, Aeroporto di Comiso “Pio La Torre” (ex Aeroporto Militare “Vincenzo Magliocco” e Base NATO)

Comiso

Aeroporto di Comiso “Pio La Torre”
(ex Aeroporto Militare “Vincenzo Magliocco” e Base NATO)

L’Aeroporto di Comiso “Pio La Torre” è situato a nord della città di Comiso tra le Contrade Cifali e Serra Carcara a circa 4 km di distanza dal centro abitato comisano, collegato alle SS 115 per Vittoria e Ragusa e SS 514 Ragusa – Catania (due delle principali arterie viarie della Provincia di Ragusa in attesa della costruzione delle autostrade Siracusa – Gela e Ragusa – Catania) oltre che alla cittadina comisana dalle S.P. 5 Vittoria – Cannamellito – Pantaleo e S.P. 4 Comiso – Pedalino – Grammichele.

L’aeroporto nasce come “base militare” dell’aviazione militare italiana venendo costruito nel 1939 venendo intitolato all’aviatore palermitano nonché generale palermitano Vincenzo Magliocco, che morì il 27 Giugno 1936 durante la “Guerra di Etiopia”. Lo scalo, che era anche sede di una caserma appartenente all’esercito italiano (che diede una certa importanza militare alla città di Comiso), venne utilizzato come aeroporto militare e come base antiaerea dall’aviazione facente parte dell’esercito italiano durante il periodo della II guerra mondiale che va dal 1939 al 1943 fino al periodo in cui avvenne lo “Sbarco in Sicilia” dell’esercito angloamericano, subendo gravi bombardamenti durante quest’ultimo. Venne poi requisito dall’esercito angloamericano che lo utilizzò come base aerea di rifornimento fino alla fine del conflitto avvenuta l’anno 1945. Nel primo dopoguerra, dopo alcuni interventi di ricostruzione, l’aeroporto fu aperto al traffico civile seppur in ambito regionale effettuando voli tra Catania e Palermo dal 1965 al 1972, mantenendo funzioni militari essendo base dell’aeronautica militare italiana. Dal 1973 l’aeroporto rimase inutilizzato fino al 7 Agosto 1981 quando venne affidata alla NATO dal governo italiano per ospitare una base aerea e missilistica in grado di ospitare caccia bombardieri e missili da crociera a lungo raggio con testate nucleari (noti come missili “Cruise”) durante il periodo conclusivo della cosiddetta “guerra fredda” tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Malgrado le proteste dei comisani nonché di vari esponenti politici e culturali siciliani ed italiani, tra cui il politico palermitano Pio La Torre (che venne ucciso dalla mafia a Palermo il 30 Aprile 1982), la base divenne operativa il 30 Giugno 1983 ospitando una delle principali aree militari facenti parte della NATO che dal punto di vista strategico aveva una notevole importanza poiché in grado di controllare l’area del Mare Mediterraneo e di colpire eventualmente diversi obiettivi tramite questi missili nucleari (oltre ad ospitare aerei da guerra). La presenza di questa base ha richiamato molti pacifisti da ogni parte d’Italia e d’Europa che  protestavano contro la presenza di questa base militare da cui potevano partire attacchi atomici. Dal 1981 al 1986 vi furono vari cortei di protesta (a cui seguirono anche colluttazioni) contro questa base militare, che però sul finire della cosiddetta “guerra fredda” perse del tutto la sua importanza coincidendo con la sua smobilitazione che durò dal 1987 al 26 Marzo 1991 quando tutti i missili atomici vennero smantellati dalla base comisana. Da questo periodo in poi l’Aeroporto “Vincenzo Magliocco” rimase ufficialmente “inattivo” anche se nel 1999 l’ex base al suo interno ospitò profughi kossovari durante la guerra in Kosovo. Dai primi anni 2000 il Comune di Comiso, la Regione Sicilia e l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile decisero che l’ex base militare doveva essere riconvertita ad “aeroporto civile”. Il 3 Maggio 2002 venne approvato il finanziamento per l’inizio dei lavori di riconversione che iniziarono il 28 Maggio 2004 di cui una parte terminò nell’Aprile 2007. Il primo volo civile del nuovo “scalo aeroportuale” è atterrato il 30 Aprile 2007 dando vita all’Aeroporto di Comiso che venne intitolato a “Pio La Torre”, vittima della mafia che si è opposta fermamente alla costituzione della sopracitata base militare che ospitò missili atomici. Dal 2007 al 2013 seguirono i lavori conclusivi che prevedevano la totale riconversione dell’aeroporto da “militare” a “civile”. Nel 2008 la giunta comunale di Comiso intitola nuovamente l’aeroporto all’aviatore Vincenzo Magliocco tra molte perplessità e la conseguente indignazione di chi vedeva ingiustamente tolto il titolo alla vittima di mafia Pio La Torre. Nonostante ciò il 30 Maggio 2013 avvenne la totale apertura al traffico aereo. Il 7 Giugno 2014 l’aeroporto comisano viene intitolato definitivamente a “Pio La Torre”. Nonostante ciò l’ex base militare americana risulta ancora oggi abbandonata.

L’Aeroporto “Pio La Torre” oggigiorno governato dalla “SAC” (“Società Aeroporto Catania” che governa tralalatro l’Aeroporto “Vincenzo Bellini” della città catanese, sito web www.aeroporto.catania.it/sac) svolge servizi di volo stagionali e charter tra Milano e varie località europee assicurato da varie compagnie aeree italiane e no rendendolo di fatto la più importante infrastruttura logistica oltre che della Provincia di Ragusa (in cui è ubicato) ma di una vasta zona della Sicilia che comprende l’area meridionale della Provincia di Siracusa, il Calatino (ossia l’area sudoccidentale della Provincia di Catania), la zona meridionale della Provincia di Caltanissetta (che comprende l’area limitrofa alla città di Gela) e parte delle Province di Agrigento ed Enna. Esso è posto in una vasta area completamente recintata da fili spinati (in quanto ex base militare) posta tra le aree di Serra Carcara e Cifali nei territori comunali di Comiso e Chiaramonte Gulfi.

L’ingresso principale dell’aeroporto è posto presso la S.P. 5 da cui parte una strada che costeggia l’ex Base NATO (oggi abbandonata) conducendo all’attuale sede dell’aeroporto comisano posta in un grande edificio rettangolare all’interno della quale vi sono le sale di aspetto, le biglietterie, i varchi per gli imbarchi e i punti di ristoro. A poca distanza vi è posta la pista da cui atterrano e decollano gli aerei, in prossimità della torre di controllo.

La vicina ex Base NATO comprende vari edifici in cui vi era la sede della guarnigione americana in istanza a Comiso posti prima del vero e proprio “aeroporto” nell’area settentrionale posta a ridosso dello scalo civile. A sud lungo la pista dell’aeroporto vi sono varie villette a schiera in cui risiedevano i soldati, nonché una vasta “area ricreativa” comprendente una chiesa, di una palestra, di un cinema – teatro e di un ristorante (il tutto abbandonato) e ovviamente i bunker in cui erano collocate le batterie missilistiche un tempo armate dei temibili missili “Cruise” a testata nucleare, ora non più presenti (il cui accesso è posto ad est dell’aeroporto al termine della Via Caduti di Nassirya. Tutta questa area è abbandonata da tempo e andrebbe riqualificata, magari creando un’area limitrofa e funzionale al vicino Aeroporto in grado di effettuare importanti servizi dal punto di vista logistico (si parla di uno “scalo merci” per favorire gli scambi commerciali in maniera rapida sfruttando il traffico aereo), turistico e ovviamente ricettivo (e oggigiorno sono stati effettuati molti “seminari” e sopralluoghi in quest’area per poter effettuare tutto ciò).

Per saperne di più sull’Aeroporto “Pio La Torre” di Comiso visitate il sito www.aeroportodicomiso.eu e la relativa pagina facebook.

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