*Comiso, Tratto comisano dell’area iblea di Castiglione

Comiso

*Tratto comisano dell’area iblea di Castiglione

L’estrema area sudorientale del territorio ibleo comisano è delimitata dall’altopiano di Castiglione che è collocato tra i territori comunali di Comiso e di Ragusa. L’area è posta su un rilievo la cui parte bassa è raggiungibile da Comiso tramite la SS 115 Comiso – Ragusa imboccando la traversa alla nostra sinistra (l’ultima prima dello svincolo con la SS 514 Ragusa – Catania) facente parte del sentiero  “Castiglione – Cozzo di Apollo – Petraro” che si collega alla città comisana lambendo le sopracitate aree iblee, mentre la parte “alta” la si raggiunge dalla SS 514 Ragusa – Catania andando in direzione dell’Agriturismo “Il Guerriero di Castiglione” il cui svincolo (il primo alla nostra sinistra venendo da Comiso e Ragusa) è posto dopo l’imbocco della statale a scorrimento veloce che collega il capoluogo etneo a quello ragusano (per raggiungere questa zona dalla SS 514 si consiglia di fare l’inversione di marcia presso lo svincolo per Chiaramonte Gulfi in Contrada Coffa e ritornare in direzione Ragusa – Siracusa nella cui carreggiata è posto lo svincolo per la Contrada Castiglione, e da qui seguire la strada di accesso alla struttura agrituristica delimitata dall’insegna che indica la presenza del medesimo).

Comunque sia l’area di Castiglione è nota per la presenza dei ruderi di un insediamento abitativo di epoca siculo – greca che aveva funzioni perlopiù agricolo – pastorali ma che molto probabilmente vista la sua posizione strategica era un ottimo avamposto militare che apparteneva alla città di Kamarina (le cui rovine sono poste in territorio ragusano tra Santa Croce Camerina e la frazione vittoriese di Scoglitti), il cui esercito poteva controllare agevolmente la Piana di Vittoria e l’antistante Golfo di Gela. Il sito molto probabilmente venne abbandonato durante il IV secolo a.C. (400 – 301 a.C.) in seguito alle battaglie avvenute tra gli eserciti di Kamarina e Siracusa. Dopo il periodo greco – romano l’area di Castiglione divenne sede di un vasto feudo che appartenne alla famiglia ragusana Sortino – Trono. Nel 1999 venne ritrovato in maniera casuale l’importante reperto litico noto come il “Guerriero di Castiglione”, ossia una scultura di epoca greca raffigurante un soldato tra due cavalli ora esposta al Museo Archeologico Ibleo di Ragusa.

Il sito è raggiungibile da un sentiero posto a poca distanza dal sopracitato agriturismo e riconoscibile dai basamenti degli edifici che componevano questo insediamento abitativo i cui ruderi sono posti in territorio ragusano ai margini del quali vi era la strada principale del villaggio. Vi sarebbero anche rovine di un tempio e di un edificio militare. Nelle aree esterne vi sono le rovine delle mura di cinta.

L’area bassa del sito (di cui una parte posta in territorio comisano) invece presenta una vasta necropoli di epoca siculo – greca formata da tombe “a forno” scavate nella roccia e antistanti ai terrazzamenti che delimitano le pendici di quest’area collinare iblea. Ad ovest si affacciano le aree di Petraro, Canicarao, Margitello e Cozzo del Monaco collocate tutte in territorio comisano.

Da citare infine la presenza di casali rurali quali le masserie facenti parte del suddetto agriturismo o la “Villa Castiglione” nota anche come “Castello Sortino – Trono” raggiungibile dalla S.P. 14 Castiglione – Tresauro (vedi sezione di Ragusa per saperne di più).

Torna indietro