Comiso, Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Comiso

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Comiso è posta nel quartiere della “Madonna delle Grazie” nella zona occidentale della città ipparina presso il Corso San Francesco (di fronte alla Villa Monsignor Rosario Sgarioto) ad angolo tra le Vie Alessandro Manzoni, Torquato Tasso e Camarina, rappresentato un mirabile esempio di architettura mista comprendente elementi architettonici settecenteschi in stile barocco e novecenteschi di gusto molto più moderno.

Questa chiesa è stata costruita in un’area che venne popolata nel 1600 da coloro che lavoravano presso la limitrofa “Cava delle Grazie” e da pastori, contadini ed artigiani. Si trattava certamente anche di un’importante zona di transito collocata all’imbocco della “Trazzera” che conduceva a Santa Croce Camerina, da cui vi partivano vari sentieri che conducevano (e conducono tuttora) alla limitrofa valle in cui scorre il Fiume Ippari. La costruzione di questa chiesa, secondo lo studioso comisano Fulvio Stanganelli (nome d’arte del canonico della Chiesa dell’Annunziata Raffaele Flaccavento, che condusse vari studi storici su Comiso durante la prima metà del 1900) risalirebbe al decennio 1680 in seguito alla concessione di un magazzino facente parte della limitrofa cava di pietre da parte del Conte Baldassarre IV Naselli. Il magazzino venne riadattato a vero e proprio “luogo di culto” consacrato alla “Madonna delle Grazie”, titolo attribuito anche alla limitrofa Chiesa del Convento dei Cappuccini (in cui oggi sono poste le “Mummie di Comiso”, appartenenti ai frati di questo convento). In seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 la chiesa venne danneggiata e subì gravi crolli, venendo poi ricostruita nel 1774. La chiesa rimase aperta al culto e al suo interno venne collocato il venerato simulacro di “Santa Maria delle Grazie” come “voto di grazia ricevuta” da un comisano (un certo Rosario Spataro), che venne festeggiata a partire dal 1921. Dal 1922 la Chiesa venne elevata al ruolo di “Parrocchia” dall’allora Arcivescovo di Siracusa Monsignor Giacomo Carabelli (dato che l’attuale Provincia di Ragusa, che prima apparteneva a Siracusa, faceva anche parte all’arcidiocesi siracusana prima della creazione dell’attuale Diocesi di Ragusa avvenuta il 6 Maggio 1950). Dopo la II guerra mondiale, a partire dagli anni 50, la chiesa subì vari rifacimenti e restauri che portarono ad una sostanziale opera di ammodernamento voluta dal prete della chiesa Rosario Sgarioto (a cui nel 1998 verrà intitolata la villetta collocata di fronte all’edificio sacro). Gli architetti Giovanni Barone ed Antonio Grassi si occuparono del progetto di ammodernamento che terminò ufficialmente il 4 Settembre 1968 quando venne inaugurata la “nuova” Chiesa della Madonna delle Grazie dall’allora Vescovo di Ragusa Monsignor Francesco Pennisi. Oggigiorno la Chiesa di Santa Maria delle Grazie è sede di un’attiva parrocchia attiva nell’area occidentale della città comisana di cui fa parte anche la vicina Chiesa detta di “San Giusippuzzu” (posta in Via Dogali nell’area nota come “Vigna del Conte”) in cui si pratica l’Adorazione Eucaristica perpetua durante le ore del giorno e della notte.

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Comiso presenta all’esterno un’elegante facciata a torre settecentesca divisa in due ordini orizzontali con parete di colore giallo, solcati da eleganti pilastri a capitello tuscanico in pietra locale che, oltre a sorreggere la trabeazione e il frontone, creano un gradevole effetto cromatico. L’ordine inferiore, solcato da sei pilastri, reca al centro un elegante portale arcuato sormontato da un’elegante chiave di volta. Sulla trabeazione centrale è posto l’ordine superiore solcato da quattro pilastri con eleganti capitelli, al cui centro è collocata una nicchia rettangolare recante la statua in pietra bianca della “Madonna col Bambino”, mentre presso i contrafforti laterali vi sono due statue di “Santi”. Un elegante frontone contraddistinto da un timpano triangolare recante al centro l’orologio appartenuto alla “Chiesa Madre” di Comiso fino al 1881, corona la facciata dell’edificio, sulla cui sommità è posta una struttura campanaria in ferro battuto che ne sorregge la “Croce” fabbricata col medesimo materiale. I prospetti laterali della chiesa presso le Vie Alessandro Manzoni e Torquato Tasso sono in stile moderno e presentano formelle esagonali recanti una “Croce” al loro interno, con sopra finestrelle della medesima forma aventi artistiche e variopinte vetrate. 

L’interno della chiesa presenta un’ampia Navata in stile moderno completata nel 1968, mentre in precedenza, secondo lo studioso Fulvio Stanganelli, la chiesa comprendeva 4 Altari laterali oltre all’Altare Maggiore. Possiamo ammirare innanzitutto l’Altare Maggiore odierno posto nel moderno Presbiterio il cui catino absidale recaun’elegante raggiera. Sul fianco sinistro è posto un Tabernacolo ligneo incastonato all’interno di un dipinto, oltre alla tela raffigurante “Gesù Misericordioso” (opere degli artisti comisani Saverio e Irene Ricordo). Possiamo inoltre ammirare una tela settecentesca attribuita alla scuola del pittore palermitano Vito D’Anna raffigurante “Santa Maria delle Grazie” che un tempo era posto nel vecchio Altare Maggiore dell’edificio sacro, la vecchia statua di gesso “Santa Maria delle Grazie” scolpita a Modica e donata alla chiesa nel 1921 come “ex voto” per volere del fedele comisano Rosario Spataro che viene festeggiata la prima Domenica di Settembre con una vivace festa, oltre a varie opere d’arte sacra contemporanea.


La statua di “Santa Maria delle Grazie”.

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