Comiso, Corso Vittorio Emanuele II (Tratto del centro storico – Quartiere “Puostu i Tavila” e Ponte su Via Casmene)

Comiso

Corso Vittorio Emanuele II
(Tratto del centro storico – Quartiere “Puostu i Tavila” e Ponte su Via Casmene)

Il Corso Vittorio Emanuele II è la principale arteria viaria del centro storico comisano che lo delimita da est ad ovest congiungendo così l’asse viario “urbano”  noto come “Circonvallazione” che si collega ai tratti della SS 115 per Vittoria e Ragusa, e che tramite la Via Conte di Torino, si ricollega al sopracitato Corso Vittorio Emanuele II nel suo tratto compreso all’interno del centro storico comisano. Da qui bisogna seguire le indicazioni per il centro storico, il municipio e l’area nota come “Cava delle Grazie” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più). Anticamente era nota come “Via del Castro” per via della medievale “Porta del Castro” posta un tempo ad ovest della città di Comiso (presumibilmente all’altezza dell’attuale Chiesa di Santa Maria dell’Itria?).

Questa lunga arteria viaria, che per buona parte del suo tratto è “a senso unico” da est verso ovest fino all’area in cui è posto l’imbocco di Via San Francesco (nell’area occidentale del centro storico comisano) per quanto riguarda il traffico veicolare presentandosi anche come un interessante “viale alberato” in certi punti, comincia dall’incrocio col Corso Garibaldi posto nel quartiere comisano noto come “Puostu i Tavila”, un’area urbana formata da pittoreschi edifici settecenteschi, ottocenteschi e novecenteschi dal tetto basso un tempo abitata principalmente da artigiani (ma che ora ospita appartamenti, esercizi commerciali e qualche locale di ritrovo, oltre a qualche piccola struttura ricettiva), collocata su un piccolo rilievo ibleo a ridosso della città posto nella parte sudorientale del centro storico comisano, che si presenta come un “gradino” delimitato proprio dal tratto del Corso Vittorio Emanuele II che ad ovest si dirige all’interno del centro storico comisano; da qui si può ammirare un ottimo panorama della città.

Quest’area è solcata dal corso urbano del Torrente Porcaro che scorre sotto la limitrofa Via Casmene prima di immettersi nel Fiume Ippari ad ovest, strada che è scavalcata proprio dal Corso Vittorio Emanuele II (che in questo tratto è delimitato da un’inferriata posta alla nostra destra venendo da est) tramite un monumentale ponte arcuato di pietra posto ad ovest dell’incrocio col Corso Garibaldi. Esso lo si può ammirare dalla sottostante Via San Martino che è raggiungibile da una breve scalinata.

Proseguendo verso ovest arriviamo presso la Piazza San Giuseppe in cui si affacciano la Chiesa di San Giuseppe e i Palazzi Cappellani, Occhipinti e Comitini, tutti eleganti edifici settecenteschi posti nel quartiere noto appunto come “San Giuseppe”. A sud di questa zona è posto il quartiere noto come “San Leonardo” per la presenza dell’omonima chiesa.

Più avanti nell’area nota come “San Giuseppe” si entra nel tratto più elegante del Corso Vittorio Emanuele II noto come “Via dell’Oro” perché qui vi erano e continuano ad esserci tuttora le principali attività commerciali cittadine di cui spiccano gioiellerie ed oreficerie oltre a negozi di vario genere e molti importanti locali di ritrovo (bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie ecc…) collocati all’interno di eleganti edifici storici in stile barocco, neoclassico e liberty, lambendo a sud l’area in cui è posta la monumentale Chiesa di Santa Maria Annunziata. In questa zona sono poste tre porte medievali; la “Porta del Cassero” (delimitata dalla Via Tenente Meli) che conduce presso la centrale Piazza Fonte Diana, e le presunte  “Porta della Posteria” (delimitata dal Ronco Pier Capponi?) che conduce all’area sudoccidentale del centro storico comisano. Da questa zona tramite le Vie Gioacchino Iacono e Papa Giovanni XXIII (sotto la quale è posto il corso cittadino del Torrente Cucca che a nordovest della città si immette nel Fiume Ippari) raggiungiamo rispettivamente la Piazza Fonte Diana che è la più importante della città comisana per l’omonima fontana che è considerata come il “vero e proprio simbolo di Comiso”, e l’area formata dalle Piazze Annunziata e delle Erbe in cui si affacciano le due principali chiese di Comiso; la Chiesa dell’Annunziata e la Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle che sorgono nell’area nota come “Favacchio”, in cui è posto anche l’ex Mercato Ittico di Comiso, divenuto sede di un importante museo di storia naturale.

Percorrendo il Corso Vittorio Emanuele verso ovest, possiamo ammirare il Palazzo Pace, i portici delle presunte porte medievali “della Posteria” e del “Castro” (poste rispettivamente ad angolo con Ronco Pier Capponi e nei pressi del numero civico 166 di Corso Vittorio Emanuele II) in stile liberty e la Chiesa di Santa Maria dell’Itria (posta ad angolo con la Via Amedeo) arrivando all’imbocco di Via San Francesco (che conduce all’omonimo quartiere dove è posto il Convento di San Francesco all’Immacolata e all’area nota come “Ospedale” posta a nordovest della città) divenendo a “doppio senso” di circolazione. Qui è collocata la bella Chiesa di Santa Maria delle Grazie posta al centro del “Quartiere delle Grazie” posto nell’area occidentale del centro storico comisano caratterizzata da edifici molto più sobri ma non per questo meno eleganti di quelli sopracitati. Da citare anche l’elegante spiazzale tra il Corso Vittorio Emanuele II e la Via San Francesco in cui è collocata una piccola area di verde pubblico nota come “Villa Monsignor Rosario Sgarioto”.

A sud di questa zona è posto il quartiere noto come “Monserrato” comprendente la Chiesa ed il Convento dei Cappuccini all’interno della cui cripta sono poste le cosiddette “Mummie di Comiso”, e poco più a sud la zona di “Cava delle Grazie” un’antico impianto di estrazione della “Pietra di Comiso” su cui è stato edificato il Convento di Santa Maria di Monserrato.

Il Corso Vittorio Emanuele II termina presso la periferia occidentale di Comiso in Piazza Molinazzo immettendosi presso la S.P. 20 Comiso – Santa Croce Camerina; da qui infine tramite la Via Dogali si raggiunge la Chiesa di “San Giusippuzzu” e il Cimitero della città comisana posto in località “Vigna del Conte”. 

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