Comiso, Festa di Santa Maria Addolorata (Festa Esterna – Festa Liturgica)

Comiso

Festa di Santa Maria Addolorata
(Festa Esterna – Festa Liturgica)

La festa in onore di “Santa Maria Addolorata” che si celebra a Comiso l’ultima Domenica di Maggio, è considerata assieme alla Pasqua Comisana come la più importante festività della città ipparina per l’importanza dei suoi antichi riti religiosi e per le sue tradizioni storico – culturali ma anche per la vivacità dei festeggiamenti composti da una lunga Processione della stupenda statua della “Madonna Addolorata” (molto venerata dai cittadini comisani) per le strade del centro storico cittadino. Comunque sia si tratta della festa più importante della comunità religiosa appartenente alla Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle, i cui fedeli localmente chiamati “Matricrisiari” organizzano una sontuosa manifestazione che unisce appunto antichi e popolari riti sacri alla gioiosa tradizione festaiola siciliana anche perché un tempo questa ricorrenza entrava in concorrenza con la festa della “Paci” facente parte della Pasqua Comisana organizzata dai “Nunziatari” (ossia gli appartenenti alla vicina Chiesa di Santa Maria Annunziata) con i quali in passato vi era un forte campanilismo che oggi è del tutto scomparso.


Il Simulacro di “Santa Maria Addolorata”, esposto presso la Chiesa Madre di Comiso.

Oggi la festa consacrata alla “Madonna Addolorata”, oltre ai canonici riti religiosi di cui va citata “A Sittina” (le invocazioni in dialetto a “Santa Maria Addolorata”), la “Via Maris” e “A Pigghiata ‘o Mantu” è associata alla gioiosa Processione accompagnata dalla banda musicale locale, e ovviamente a spettacoli ed eventi di vario tipo oltre agli immancabili fuochi pirotecnici che concludono i festeggiamenti.

Il culto comisano a “Santa Maria Addolorata

Il culto consacrato a “Santa Maria Addolorata” (per informazioni più dettagliate clicca qui)  è uno dei più antichi di tipo mariano che viene celebrato presso la città di Comiso per volere della Confraternita della Carità (che poi divenne consacrata a “Santa Maria Addolorata”) anche se in realtà i festeggiamenti veri e propri si tennero a partire dal 1777 con la collocazione all’interno della Chiesa Madre dell’attuale simulacro della “Madonna Addolorata”. La festa si teneva il Venerdì Santo divenendone dal 1764 la vera e propria “festività esterna” celebrata in pompa magna e che dal 1777 vide uscire in Processione proprio l’attuale statua della “Madonna Addolorata” venerata nella chiesa madre comisana. Vista la solennità del Venerdì Santo in cui si commemora giustamente la “Passione e morte di Cristo”, la vera e propria festa esterna dell’Addolorata venne spostata alla terza Domenica di Maggio. Il 15 Febbraio 1910 l’Arcivescovo Luigi Bignami dell’Arcidiocesi di Siracusa (che allora comprendeva buona parte della Provincia di Ragusa e ovviamente anche Comiso) stabilì proprio che la festività ricadesse nella suddetta data.

La festività di “Santa Maria Addolorata” che era il vanto dei fedeli “Matricrisiari” venne quindi considerata come la più importante celebrazione mariana della città comisana assieme alla Pasqua Comisana consacrata a “Santa Maria Annunziata” quindi celebrata dai rivali “Nunziatari” (che non vedevano di buon occhio coloro che facevano parte della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle, a cui nel 1480 spettò il titolo di “Matrice di Comiso” tolto alla Chiesa di Santa Maria Annunziata, posta nel sito in cui sorgeva la “Prima Chiesa” cittadina, consacrata un tempo a “San Nicola di Bari”), venendo quindi considerata a sua volta come una delle “tre grandi feste principali” cittadine che comprendevano anche la Festa di San Biagio Martire (Patrono di Comiso) quest’ultima organizzata sempre dai “Matricrisiari”. Oggi è venuta a mancare la rivalità tra le due fazioni di “devoti” e a questa stupenda festa religiosa (una delle più importanti del ragusano) partecipa gran parte della popolazione della città comisana e anche un alto numero di visitatori dalle limitrofe città (Vittoria, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e Ragusa su tutte).

I festeggiamenti consacrati a “Santa Maria Addolorata” comprendono il periodo preparatorio di sette giorni in cui si recita “A Sittina” (una particolare preghiera in dialetto scritta nel 1800 musicata dal maestro Filippo Messineo nel 1846) che comincia il Venerdì precedente il secondo finesettimana di Maggio e termina sette giorni dopo in concomitanza con la Processione della “Via Matris” che si tiene il Venerdì che precede il Sabato di Vigilia, giorno in cui si tengono i riti tradizionali della “Pigghiata ‘o Mantu” e della “Svelata” della statua di “Santa Maria Addolorata”. Nel frattempo durante la Domenica che precede i festeggiamenti (la seconda di Maggio) si tiene la tradizionale “Cena” (la vendita all’asta benefica).

La “Festa Esterna” vera e propria ricade come detto in precedenza la terza Domenica di Maggio e comprende oltre alle solenni Messe, la Processione del simulacro della “Madonna Addolorata” per le vie della città comisana oltre a vari spettacoli di vario tipo che si tengono in Piazza Fonte Diana. La festa terminerà con lo stupendo spettacolo pirotecnico di mezzanotte.

Otto giorni dopo ricade l’Ottava della festa, che conclude i festeggiamenti in onore di “Santa Maria Addolorata”. 

Va detto infine che il 15 Settembre di ogni anno ricade la “Festa Liturgica” consacrata a “Santa Maria Addolorata” e che il Venerdì Santo ricadente negli anni dispari, la statua della “Madonna Addolorata” viene portata in Processione col simulacro del “Cristo Morto” per le vie del centro storico comisano.

La “Festa Esterna” in onore di “Santa Maria Addolorata”

La “Settina dell’Addolorata”, la “Cena” e la preparazione ai festeggiamenti (Settimana che precede la Vigilia della Festa dell’Addolorata)

I riti in onore di “Santa Maria Addolorata” cominciano con la “Settina” ossia il periodo comprendente i sette giorni che precedono la Vigilia della festività esterna in cui la “Madonna Addolorata” viene portata in Processione. Questo “settenario” prevede lo svolgimento di solenni Messe mattutine alle ore 09.00 mentre alle ore 18.30 viene celebrato il Rosario a cui segue la Messa serale delle ore 19.00 al termine della quale viene cantata “A Sittina” ossia il tradizionale canto in dialetto comisano con cui si invoca la “Madonna Addolorata”. Ogni canto è composto da sette strofe corrispondente ai “Sette Dolori” (per meglio dire “I Setti Spati” ) che trafiggono il cuore della “Madonna”.

Il primo giorno della “Settina” è il secondo Venerdì di Maggio mentre l’ultimo giorno di essa è il corrispettivo giorno che invece precede il terzo Sabato di Maggio in cui, come detto in precedenza ricade la Vigilia della festività mariana. La sera dopo la Messa e la recita della “Sittina” si tengono vari spettacoli di tipo sacro all’interno della Chiesa Madre di Comiso.

La Domenica che precede i festeggiamenti è quella in cui viene organizzata la “Cena” ossia la raccolta di vari generi alimentari e di vari doni per le vie della città comisana con la folcloristica vendita all’asta di ciò che si è raccolto.

Alle ore 09.30 circa lo sparo di colpi di cannone e il suono delle campane della Chiesa Madre di Comiso da ufficialmente l’avvio al periodo festivo consacrato alla “Madonna Addolorata”. Nel frattempo la banda musicale cittadina e un corteo di carretti siciliani gira per le vie della città per raccogliere i doni che verranno venduti all’asta posti su tavole imbandite di fronte alle abitazioni di coloro che le hanno preparate per l’occasione. Nel frattempo presso la Chiesa Madre si tengono degustazioni di dolciumi tipici che iniziano alle ore 10.30 e alle 11.00 viene celebrata la solenne Messa mattutina.

Dopo la funzione verso le ore 12.00 in Piazza San Biagio arriva il sopracitato corteo con i doni raccolti durante la mattinata, che viene salutato dai bambini della parrocchia che intoneranno l’inno alla “Madonna Addolorata” nei pressi del sagrato della Chiesa di San Biagio (composto nel 1880 dall’allora prete della Chiesa Madre Monsignor Francesco Rimmaudo e musicato nel 1910 dal maestro Alfio Pulvirenti). Dopo l’inno il corteo si conclude presso la Piazza Fonte Diana con la benedizione collettiva dei doni offerti. il sagrato della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle. Alle ore 17.00 lo sparo di colpi di cannone da l’avvio alla “Cena” ossia la folcloristica asta in cui verranno venduti i doni raccolti in mattinata, il cui ricavato andrà devoluto in beneficenza. Nel frattempo in Chiesa Madre, dopo il Rosario delle ore 18.30 inizia la Messa serale delle ore 19.00 che conclude questa giornata che ha dato il via al periodo festivo che precede la festa di “Santa Maria Addolorata”.

Dopo la Domenica della “Cena”, nei restanti giorni della settimana che precede i festeggiamenti si terrà sempre la solenne Messa delle ore 19.00 al termine della quale vengono recitati i versi della “Sittina” da varie associazioni ecclesiastiche e no o dagli studenti comisani.

Nel frattempo presso la Piazza Fonte Diana e nelle aree limitrofe viene montata l’artistica illuminazione che illuminerà le sere festive della solennità della “Madonna Addolorata” che verrà accesa nei giorni che precedono questa grande festa comisana.

La conclusione del “Settenario” e la Processione della “Via Matris” (terzo Venerdì di Maggio)

Il terzo Venerdì di Maggio si comincia ad entrare nel vivo dei festeggiamenti legati al culto di “Santa Maria Addolorata” con la conclusione ufficiale del “Settenario dell’Addolorata” con la solenne Messa delle ore 19.00 che prevede un alto numero di fedeli che partecipano con devozione alla funzione.

Subito dopo la celebrazione eucaristica inizia la Processione della “Via Matris” in cui dalla Chiesa viene condotta in corteo la tela raffigurante “Santa Maria Addolorata” che ricopre la nicchia in cui è posto l’omonimo venerato simulacro. Il corteo partirà dalla Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle preceduto dalla tela della “Madonna Addolorata” seguita da un grande numero di fedeli comisani e accompagnata dalla locale banda musicale lungo il centro storico comisano, prevedendo sette soste presso collocazioni artistiche raffiguranti le altrettante “Spade” della “Sittina” che verranno cantate di fronte ad esse. Di solito le “Spade” sono così sistemate: “I Spada” presso Via Monsignor Francesco Rimmaudo, “II Spada” e “III Spada” presso Via Umberto I, “IV Spada” presso Via Casmene, “V Spada” presso Via Generale Amato, “VI Spada” presso Via San Biagio, “VII Spada” infine presso la Chiesa Madre di Comiso, che di fatto conclude questa processione (il cui tragitto è formato in tutto dalle Vie Monsignor Francesco Rimmaudo, Piazza Fonte Diana, Via Avvocato Giuseppe Di Vita, Via Umberto I, Via Casmene, Via Veneto, Via Generale Amato, Viale della Resistenza, Via San Biagio, nuovamente Piazza Fonte Diana e Via Monsignor Francesco Rimmaudo rientrando da qui in chiesa). Al termine del corteo presso la Chiesa Madre viene intonato l’inno “Stabat Mater” andando a concludere ufficialmente la “Sittina” che precede i festeggiamenti in onore di “Santa Maria Addolorata”.

La Vigilia della Festa, “A Pigghiata ‘o Mantu” e la Svelata di “Santa Maria Addolorata” (terzo Sabato di Maggio)

Il terzo Sabato di Maggio, in cui viene celebrata la “Vigilia della Festa di Santa Maria Addolorata”, si svolgono i riti che più di tutti danno inizio a questa bella e vivace festività mariana celebrata a Comiso.

Alle ore 08.00 lo sparo di colpi di cannone e la Messa mattutina delle ore 09.00 danno inizio a questa intensa giornata in cui la città si appresta a celebrate la “Madonna Addolorata”, la cui mattinata terminerà con un altro sparo di colpi di cannone che avviene alle ore 12.00.

Alle ore 17.00 un altro sparo di fuochi d’artificio seguito dal corteo della banda per le vie della città comisana da inizio ai più importanti riti della Vigilia della festività: “A Pigghiata ‘o Mantu” e la “Svelata di Santa Maria Addolorata”.

Il rito noto come “A Pigghiata ‘o Mantu” (termine in siciliano che significa “La Presa del Manto”) inizia alle ore 19.30 e consiste nell’andare a prelevare presso la Chiesa di San Biagio il prezioso manto in velluto blu scuro tempestato di stelle in oro abbellite da pietre preziose che avvolgerà il simulacro della “Madonna Addolorata”. Questa tradizione nasce nel 1880 in seguito alla creazione di un prezioso manto in velluto blu scuro tempestato di stelle dorate e pietre preziose per volere della fedele signora Giuseppa Ciarcià che lo commissionò a sue spese per avvolgere la statua della “Madonna Addolorata” durante la Processione (che venne sostituito negli anni 2000 da un altro simile donato dalla signora Nunziata Vittoria) prevedendo appunto il corteo che parte dalla Chiesa di San Biagio (mentre in precedenza partiva dalla casa del presidente del comitato dei festeggiamenti in onore della “Madonna”) in cui oltre al sopracitato “Manto” verranno portati in Processione antichi “simboli” associati al culto dell’Addolorata che sono la “Spada”, il “Fazzoletto”, le “Stelle e i Cuori dorati”, la “Raggiera” e una “Reliquia” appartenente alla “Madonna”  (sempre un frammento della “Casa di Nazareth” abitata dalla “Sacra Famiglia”?). Dalla Chiesa di San Biagio parte la Processione con il manto e i sopracitati oggetti sacri che partirà da Piazza San Biagio percorrendo il Viale della Resistenza e le Vie Generale Amato, Umberto I e Avvocato Giuseppe Di Vita per entrare in Piazza Fonte Diana e, tramite Via Monsignor Rimmaudo, raggiungere il sagrato della Chiesa Madre di Comiso in cui entrerà accolta dall’Inno all’Addolorata intonato da giovani cantanti, ma anche dallo sventolio di fazzoletti bianchi sventolati all’indirizzo della “Madonna”.

Dopo la “Pigghiata ‘o Mantu” e la processione sopracitata, ore 20.00 in Chiesa Madre inizia il rito più importante della Vigilia, la “Svelata di Santa Maria Addolorata”, il cui simulacro è stato posto su un elegante baldacchino collocato nella parte superiore dell’Altare Maggiore della chiesa e velato da ben tre eleganti drappi. Allo sparo dei fuochi d’artificio al di fuori della chiesa un buon numero di coraggiosi fedeli posti sulla sommità della navata della chiesa (delimitata da una ringhiera) lanciano variopinti petali di fiori mentre i devoti più accaniti gridano urla di invocazione all’indirizzo della “Madonna Addolorata”. Comincia la “Svelata”; il primo velo (quello più grande) di colore chiaro con al centro la raffigurazione del “Cuore Addolorato di Maria” (trafitto dalle sette spade) si apre svelando l’Altare Maggiore con l’artistico baldacchino recante due teli di colore turchese che si aprono mostrando la nicchia centrale recante altri due teli (di colore bianco) che, aprendosi, svelano finalmente alla vista dei fedeli comisani la venerata statua di “Santa Maria Addolorata” che viene accolta da grida di invocazione e applausi. Seguirà l’Inno all’Addolorata cantato da buona parte dei presenti in chiesa. Dopo la Svelata viene celebrata la solenne Messa che prevede quasi sempre la presenza del Vescovo della Diocesi di Ragusa.


La Svelata della statua di “Santa Maria Addolorata”.

La serata della Vigilia prosegue con vari eventi organizzati presso la Piazza Fonte Diana che, assieme al tratto di Via Monsignor Francesco Rimmaudo che conduce presso la Chiesa Madre, risulta abbellita ed illuminata dalle splendide e variopinte luminarie artistiche. Termina così il lungo periodo preparatorio che precede la tanto attesa Festa Esterna di Santa Maria Addolorata e i comisani non vedono l’ora di poter celebrare la “Madonna” con la vivace festività dell’indomani.

La Processione di “Santa Maria Addolorata”

Il corteo per le vie cittadine e lo spettacolo pirotecnico di mezzanotte (terza Domenica di Maggio)

La terza Domenica di Maggio ha inizio la tanto attesa “Festa Esterna” in onore di “Santa Maria Addolorata”. Alle ore 08.00 un forte sparo di colpi di cannone seguito dallo scampanio a festa delle campane della Chiesa Madre annunzia l’inizio dei festeggiamenti. Alle ore 09.00 viene celebrata la prima Messa mattutina in chiesa seguita da un buon numero di fedeli. Nel frattempo le bande musicali cittadine gireranno in corteo per le vie della città comisana suonando allegre marce che annunziano ulteriormente l’arrivo della festività. Alle ore 11.00 viene celebrata la solenne Messa del mattino seguita da moltissimi devoti che daranno onore alla “Madonna Addolorata”. Alle ore 12.00 uno scampanio e lo sparo di colpi di cannone chiude i riti mattutini in onore di “Santa Maria Addolorata”.

Alle ore 17.00 le bande musicali gireranno nuovamente in corteo per la città comisana annunziando l’arrivo del momento tanto atteso, l’uscita in Processione del venerato Simulacro di “Santa Maria Addolorata”. Allo stesso orario la Chiesa Madre si riempie di fedeli di ogni età per seguire la Messa vespertina che precede appunto l’uscita della “Madonna”. Dopo la funzione infatti la statua viene posta sull’elegante fercolo con cui verrà condotta in corteo per buona parte della città ipparina.

Alle ore 18.00 un prolungato scampanio annunzia l’uscita in Processione della statua di “Santa Maria Addolorata” che si affaccia dal portale centrale della Chiesa Madre di Comiso accolta da un grande numero di fedeli che la acclama con applausi e grida di invocazione. La statua percorrerà la Via Monsignor Francesco Rimmaudo per arrivare in Piazza Fonte Diana in cui verrà accolta dal coro di giovani voci che intoneranno l’Inno all’Addolorata di Comiso con l’accompagnamento musicale della banda musicale. Dopo l’inno verranno lanciati in aria variopinti volantini e bigliettini colorati, palloni colorati e accesi fragorosi fuochi d’artificio che sanciranno l’inizio del lungo giro che la Processione di “Santa Maria Addolorata” compirà all’interno della città comisana. Nel frattempo all’interno della Chiesa Madre verrà celebrata un’altra Messa alle ore 19.30.


L’uscita di “Santa Maria Addolorata” dalla Chiesa Madre di Comiso.


Il simulacro di “Santa Maria Addolorata” condotto in Piazza Fonte Diana.

La Processione della “Madonna Addolorata” preceduta dal grande ed elegante fercolo che viene spinto con molta fatica, ma anche con grande devozione dai portatori (rigorosamente vestiti di azzurro), che sorregge l’omonimo Simulacro che viene seguito da molti fedeli ed accolta con l’accensione di lampioncini e col lancio di petali di fiori (non mancano comunque piccoli intrattenimenti pirotecnici). La processione la statua esce da Piazza Fonte Diana venendo condotta quasi sempre lungo questo tragitto: dalla Via San Biagio percorrendo poi l’area nota come “Saliceto” lungo il Viale della Resistenza e le Vie Pico della Mirandola, Maddalena e Principessa Iolanda fino alla Piazza Aurelio Saffi per percorrere poi la Via Generale Amato e nuovamente Viale della Resistenza e da qui le Vie Benedetto Croce, San Biagio, Louis Lagrange, nuovamente le Vie San Biagio e Pico della Mirandola per percorrere poi la Via Antonio Gramsci ed arrivare in Piazza San Biagio, da cui percorrerà le Vie Giuseppe Morso, Papa Giovanni XXIII, nuovamente Via Giuseppe Morso e da qui il Corso San Francesco e le Vie Torquato Tasso, Francesco Crispi, Bettino Ricasoli e da qui il lungo Corso Vittorio Emanuele II in direzione delle Vie Generale Amato, Attilio Regolo, Principe di Napoli, Veneto, Casmene, nuovamente Via Attilio Regolo e da qui le Vie Naselli, Fenice, di nuovo Via Casmene, Apollo e Giotto per poi imboccare la Via Umberto I fino alla Via Avvocato Giuseppe Di Vita rientrando così in Piazza Fonte Diana verso le ore 22.30 circa.

A questo punto della Processione, a seconda di ciò che prevede il programma annuale dei festeggiamenti, si svolgono diversi spettacoli o in Piazza Fonte Diana oppure sul sagrato della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle che prevedono esibizioni musicali o spettacoli di luci e suoni noti come “video mapping” che possono durare circa un’ora.

Comunque sia tramite la Via Monsignor Francesco Rimmaudo la Processione della “Madonna Addolorata” raggiunge il sagrato della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle in cui avviene il rientro del simulacro salutato dalle invocazioni e dagli applausi dei fedeli. Dopo il rientro in chiesa la statua di “Santa Maria Addolorata” viene riposta sull’Altare Maggiore durante l’ultima intonazione dell’Inno in suo onore, rimanendo esposta durante il seguente “Ottavario” che conclude il periodo a lei consacrato.

Dopo l’entrata in chiesa, i comisani si apprestano a raggiungere la Via Giovanni Pascoli nella periferia settentrionale della città al cui termine vi è un grande appezzamento di terreno posto in Contrada Canicarao, in cui viene effettuato alle ore 24.00 circa uno stupendo spettacolo pirotecnico che considerato come uno dei migliori in assoluto effettuati all’interno della Provincia di Ragusa. Dopo circa un quarto d’ora di fuochi pirotecnici, si conclude così la “Festa Esterna” in onore di “Santa Maria Addolorata”.


Lo spettacolo pirotecnico in onore di “Santa Maria Addolorata”.

L’Ottavario e la conclusione dei festeggiamenti

Le Messe in Chiesa e l’Ottava della Festa di “Santa Maria Addolorata” (quarta settimana di Maggio)

Dopo la vivace festività esterna in onore di “Santa Maria Addolorata”, la quarta settimana di Maggio (ovvero l’ultima del corrente mese) inizia l’Ottavario che va a concludere i riti in suo onore che comprendono in tutti i giorni che lo compongono la Messa mattutina delle ore 09.00, la preghiera del Rosario alle ore 18.30 e la Messa serale delle ore 19.00. Comunque sia il Lunedì posteriore alla terza Domenica di Maggio alle ore 20.00 circa presso la Piazza Fonte Diana si tiene uno spettacolo teatrale all’aperto curato da artisti locali.

L’ultima Domenica di Maggio viene celebrata la solenne “Ottava” della Festa di Santa Maria Addolorata con solenni Messe seguite da molti fedeli che vanno ad omaggiare la “Madonna” che iniziano alle ore 09.00, 11.00 e 19.00. Dopo la Messa serale, a seconda del programma annuale, possono tenersi anche vari eventi all’interno della Chiesa Madre (di solito concerti di musica sacra). Con la fine della celebrazione dell’Ottava termina il periodo festivo consacrato alla “Madonna Addolorata”, anche se il suo simulacro continuerà ad essere esposto ai fedeli sull’Altare Maggiore della Chiesa Madre fino alla prima Domenica di Giugno.

La “Velata” del simulacro di “Santa Maria Addolorata” (prima Domenica di Giugno).

La prima Domenica di Giugno è il giorno in cui “Santa Maria Addolorata” viene riposta all’interno del suo Altare (posto alla fine della navata destra della Chiesa Madre di Comiso) che prevede sempre lo svolgimento delle Messe solenni alle ore 09.00, 11.00 e 19.00. Al termine dell’ultima Messa comincia il toccante rito della “Velata” della “Madonna Addolorata”. La statua che la raffigura viene prelevata dall’Altare Maggiore e portata in Processione all’interno della Chiesa Madre di Comiso lungo la navata centrale e le navate laterali seguita da alcuni fedeli che elevano grida di invocazione verso la statua. Dopo aver percorso tutta la navata destra, la statua di “Santa Maria Addolorata” viene posta all’interno del suo Altare venendo velata tra le grida e gli applausi dei fedeli comisani, che cominceranno a pensare ai festeggiamenti esterni dell’anno venturo, mentre potranno rivedere nuovamente la “Madonna” il 15 Settembre in occasione della solennità liturgica in suo onore.

La Festa Liturgica di Santa Maria Addolorata (15 Settembre)

Il 15 Settembre di ogni anno ricorre la festività liturgica in onore di “Santa Maria Addolorata” che viene celebrata con solenni Messe all’interno della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle di Comiso. Dopo un breve periodo preparatorio, il 15 Settembre viene nuovamente svelata ai fedeli la statua di “Santa Maria Addolorata” rimanendo esposta nell’altare posto nella cappella ubicata al termine della navata destra della chiesa madre comisana.  Alle ore 19.00 circa verrà celebrata una solenne Messa in onore della “Madonna Addolorata” seguita da molti devoti. Al termine della celebrazione la statua viene nuovamente richiusa e i fedeli comisani potranno poi rivederla per la prima volta nell’anno venturo o in occasione del Venerdì Santo se ricadente in un anno dispari, oppure in occasione della bella festività esterna in suo onore che si tiene ogni anno a Maggio.

Per saperne di più visita le pagina facebook della Chiesa Madre di Comiso e della Festa di Santa Maria Addolorata.

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