Comiso, Feudo Billona – Ciarcià (Masseria e Tenuta Feudale)

Comiso

Feudo Billona – Ciarcià
(Masseria e Tenuta Feudale)

Da Comiso percorriamo la S.P. 4 Comiso – Pedalino – Grammichele (Via Sandro Pertini) in direzione “Caltagirone – Pedalino – Aeroporto” (che delimita il confine col limitrofo territorio comunale di Vittoria) oltrepassando l’area a ridosso della sponda occidentale del Fiume Ippari nota come “Contrada Difesa” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più) arrivando al bivio con la Via Caduti di Nassirya. Percorrendo quest’ultima via entriamo nell’area nota come “Billona – Cascalana”; imboccando la prima traversa alla nostra sinistra (venendo da Comiso) che si collega al Viale Giovanni Paolo II troviamo la piccola ma interessante masseria feudale di Contrada Billona appartenente un tempo alla famiglia Iacono – Ciarcià di Comiso, confinante con la limitrofa area di Bosco Rotondo facente parte del comune di Vittoria (che apparteneva al ramo vittoriese della famiglia Iacono). Esso è composto da una piccola masseria e dalla limitrofa tenuta feudale.

La piccola masseria feudale di tipo fortificato (posta sulla strada di collegamento tra la Via Caduti di Nassirya e il Viale Giovanni Paolo II) è di epoca tardosettecentesca ma con rifacimenti di epoche successive, il cui ingresso è caratterizzato da un portico arcuato che conduce ad un cortile interno presso il quale si affaccia la masseria con prospetto formato da due ordini orizzontali composto da due portoncini arcuati d’ingresso in quello inferiore e di tre balconi con apertura rettangolare in quello superiore. A fianco vi sono stalle, magazzini e altri locali utilizzati un tempo dai “Massari” che abitavano in questa masseria. L’interno della masseria, che è stato chiaramente restaurato, ospita un’abitazione privata-

La tenuta feudale è posta poco più a nord ed è raggiungibile da una traversa alla nostra destra posta presso la masseria sopracitata. Il casale è collocato alla nostra sinistra e si trova a poca distanza dal reticolato che delimita l’ex Base NATO di Comiso (ora Aeroporto “Pio La Torre”). A differenza della masseria, la tenuta è abbandonata ed è diroccata. Essa presenta un edificio ottocentesco di due ordini orizzontali in cui in quello inferiore vi sono tre portali d’ingresso di forma arcuata, mentre in quello superiore tre balconi ad apertura rettangolare. Negli altri prospetti vi sono finestre e balconi di forma rettangolare. A fianco vi sono stalle e magazzini ormai diroccati. L’interno che possiede elementi architettonici dell’epoca di costruzione (ormai danneggiati) è diroccato e viene talvolta usato come riparo dai contadini locali.

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