Comiso, Palazzo Criscione

Comiso

Palazzo Criscione

Il Palazzo Criscione, posto ad angolo tra le Vie Gioacchino Iacono e Nicola Cabibbo, nel vertice sudoccidentale di Piazza Fonte Diana, è il più elegante edificio in stile liberty della città comisana, che apparteneva alla notabile famiglia Criscione (imparentata con i Baroni Occhipinti proprietari del Feudo di Corallo). L’edificio venne progettato dall’architetto comisano Santoro Secolo e costruito nel 1932 in stile tardoliberty. Oggigiorno l’edificio ospita un istituto bancario e alcuni appartamenti privati.

L’edificio presenta nei suoi tre prospetti che si affacciano presso Via Gioacchino Iacono, Piazza Fonte Diana e Via degli Studi, delle eleganti facciate di tre ordini orizzontali composta da eleganti portici arcuati (composti dall’apertura vera e propria di forma rettangolare e da finestre arcuate in sommità delimitate da inferriate in ferro battuto, ormai murate) arricchiti con una chiave di volta in sommità, delimitati ai lati da pilastri a capitello ionico, solcata al centro da un’elegante trabeazione merlata e recante eleganti balconi negli ordini superiori, il tutto coronato in sommità da un frontone merlato sorretto da imponenti pilastri ai vertici dell’edificio tramite robusti contrafforti (sorretti a loro volta dai sopracitati pilastri a capitello ionico).

Il prospetto di Piazza Fonte Diana presenta ai lati corpi angolari con i prospetti delle Vie Gioacchino Iacono e Nicola Cabibbo che comprendono nell’ordine inferiore un’arcata ciascuno delimitate da pilastri con capitelli ionici che sorreggono la trabeazione centrale merlata, sopra cui vi sono posti balconi con aperture rettangolari arricchite da travoni nell’ordine centrale, mentre in quello superiore vi sono balconi ad apertura arcuata. La parte centrale del prospetto presenta tre aperture arcuate nell’ordine inferiore, tre balconi ad apertura rettangolare in quello centrale e altri tre ad apertura arcuata in quello superiore (aventi gli stessi elementi architettonici già citati).

La facciata di Via Gioacchino Iacono presenta nell’ordine inferiore sei aperture arcuate (composte da un’apertura vera e propria di forma rettangolare e da una finestrella arcuata in sommità) di cui le due esterne sono delimitate dai sopracitati pilastri a capitello ionico (quattro di cui due per arcata) che sorreggono la trabeazione merlata, mentre sull’ordine centrale vi sono cinque balconi ad apertura rettangolare sormontata da un travone, infine sull’ordine superiore vi sono altrettanti balconi ad apertura arcuata di cui quelli laterali delimitati da imponenti pilastri che fungono da proseguimento di quelli sottostanti a capitello ionico (terminanti con robusti contrafforti che sorreggono il frontone). Nel vertice meridionale è posto un corpo laterale avente un’apertura arcuata simile a quelle citate prima, oltre a due finestre negli ordini superiori (una rettangolare nell’ordine centrale ed una arcuata in quello superiore).

La facciata di Via Nicola Cabibbo reca al centro un portone rettangolare sormontato da una finestra arcuata nell’ordine inferiore, mentre una lunga finestra di forma arcuata è collocata nei due ordini superiori, affiancato aperture arcuate secondarie sopra le quali sono posti quattro balconi (due per ordine) simili a quelli citati in precedenza. Nel resto del prospetto vi sono due aperture sopra le quali vi sono quattro finestre (due per lato ed una per ordine), il tutto inquadrato da pilastri simili a quelli già citati, mentre a fianco del corpo angolare con Piazza Fonte Diana vi è un altro corpo minore con apertura arcuata e due finestre soprastanti.

L’interno del Palazzo Criscione ospita un istituto bancario ma anche appartamenti privati posti nei piani superiori dell’edificio. Vi sono comunque eleganti stanze aventi elementi architettonici e decorativi in stile tardoliberty.

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