Comiso, Palazzo Ferreri dei Marchesi dell’Anguilla

Comiso

Palazzo Ferreri dei Marchesi dell’Anguilla

Percorrendo la Via Gioacchino Ferreri dal Corso Vittorio Emanuele II, sulla nostra destra al numero civico 26 possiamo notare un elegante edificio in stile barocco noto come “Palazzo Ferreri” appartenuto un tempo ai Marchesi del Feudo di Anguilla (localmente noto come “Ancidda” ) posto a nord della foce del Fiume Ippari in territorio vittoriese, che comprendeva anche l’attuale centro balneare e marittimo di Scoglitti (principale frazione extraurbana di Vittoria), possedendo anche un piccolo feudo nei pressi della Contrada Cifali a nord di Comiso; della famiglia vi era un ramo che aveva la residenza a Palermo, mentre non si sa se i “Ferreri” di Augusta appartenessero a questo ramo, dato che anche in questa città in Provincia di Siracusa si trova un “Palazzo Ferreri”.

Comunque sia si tratta del più grande edificio nobiliare della città comisana costruito molto probabilmente nella seconda metà del 1700; esso occupa un intero isolato compreso tra le Vie Gioacchino Ferreri (intitolata all’omonimo marchese nonché giureconsulto della città comisana e personalità politica presso l’allora Regno delle Due Sicilie, che dimorava all’interno di questo edificio), XXI Aprile e Silvio Pellico all’interno del quartiere storico noto come “Favacchio”. Oggigiorno l’edificio è sede di appartamenti privati e di un ambulatorio medico.

Il prospetto principale del palazzo si affaccia in Via Gioacchino Ferreri e si presenta diviso in due ordini orizzontali solcati da possenti pilastri con capitello tuscanico che, oltre a sorreggere l’elegante frontone che corona l’edificio, lo dividono in tre distinti corpi. L’ordine inferiore dell’edificio è interamente lastricato con blocchi di “Pietra di Comiso” e presenta nel corpo centrale un elegante portale arcuato inquadrato da due pilastri a capitello tuscanico che sorreggono il balcone soprastante, il tutto arricchito con bugne appuntite (sempre in pietra locale), a destra vi è posta una finestra rettangolare mentre a sinistra vi è un portoncino rettangolare che conduce all’interno del sopracitato ambulatorio (il tutto in stile semplice). L’ordine superiore del corpo centrale possiede l’elegante balcone centrale posto sul portale d’ingresso del palazzo, avente apertura rettangolare sormontata da un elegante travone arricchito da artistici fregi; a fianco vi sono due balconcini sorretti da eleganti mensoloni curvi e racchiusi da inferriate bombate (con aperture simili a quella appena citata). Il corpo destro reca nell’ordine inferiore reca cinque portoncini rettangolari affiancati da finestre della medesima forma, mentre nell’ordine superiore vi sono tre balconi aventi elementi architettonici simili a quelli laterali citati poco prima; il balcone centrale è più grande e possiede due aperture, essendo affiancato da due balconcini più piccoli. Il corpo di sinistra ad angolo con la Via XXI Aprile, presenta rifacimenti in stile neoclassico presentando nell’ordine inferiore un portale arcuato affiancato da due balconcini incassati nella parete, aventi entrambi apertura rettangolare sormontata da travoni. L’ordine superiore presenta tre balconi pressoché simili a quelli del corpo settecentesco dell’edificio. Il prospetto di Via XXI Aprile che fa ad angolo con la Via Silvio Pellico presenta portoncini rettangolari (uno in Via XXI Aprile e due in Via Silvio Pellico) e quattro balconi in sommità (due per prospetto) ed è affiancato dai restanti tre corpi posto nel prospetto posteriore del palazzo che segue la morfologia tortuosa della Via Silvio Pellico. Qui possiamo ammirare innanzitutto un elegante loggiato formato da una balconata racchiusa da artistiche inferriate e comprendente tre aperture arcuate, sotto la quale vi sono due finestrelle; a fianco ad esso vi è posto il retro dell’edificio che si presenta molto più sobrio comprendendo nell’ordine inferiore otto aperture rettangolari (di cui una adibita a garage e l’altra a balcone a pianterreno) e sei balconi di aspetto semplice ad apertura rettangolare sormontata da travoni sull’ordine inferiore. Al centro è posta una veranda in cui si affacciano due aperture simili a quelle dei balconi appena descritti, mentre nell’estrema ala meridionale del prospetto vi sono una semplice porta su cui è collocata una finestrella

L’interno del palazzo, che come detto prima è stato adibito ad appartamenti privati (in gran parte lottizzati) e ad ambulatorio medico. L’area “nobile” è posta al piano superiore ed è raggiungibile da eleganti scalinate. Essa è caratterizzata da eleganti stanze adornate da elementi architettonici e decorativi settecenteschi ed ottocenteschi. Nel piano inferiore vi erano collocate le abitazioni della servitù e i magazzini dell’edificio (alcuni di essi posti in un’area seminterrata). Al centro dell’edificio infine è collocato un elegante cortile interno. 

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