Comiso, Palazzo Iacono – Ciarcià

Comiso

Palazzo Iacono – Ciarcià

Il Palazzo Iacono – Ciarcià è il più antico edificio presente presso la Piazza Fonte Diana, collocato ad angolo tra le Vie Monsignor Francesco Rimmaudo e Emanuele Calogero, a poca distanza dalle rovine delle cosiddette “Terme di Diana”. Si tratta di un edificio nobiliare tra i più importanti della città ipparina costruito nel periodo precedente al terremoto dell’11 Gennaio 1693 e restaurato dopo il medesimo molto probabilmente grazie ad un progetto redatto dall’architetto Rosario Gagliardi. Il palazzo, che apparteneva alle aristocratiche famiglie Iacono e Ciarcià (entrambe proprietarie un tempo di diverse proprietà tra Comiso, Vittoria e Santa Croce Camerina), è contraddistinto da un elegante porticato che viene chiamato dai comisani “L’Archi ri Ronna Pippa” ossia “Gli Archi di Donna Giuseppina” (“Pippa” è il diminutivo siciliano di “Giuseppina” o “Giuseppa”), molto probabilmente derivante dal nome di un’abitante dell’edificio in questione. Oggigiorno il palazzo, che ha subito considerevoli restauri, è sede di diversi bar e ristoranti oltre che di una residenza privata.

Il Palazzo Iacono – Ciarcià è delimitato ai lati da possenti pilastri che ne delimitano i prospetti. La facciata principale del palazzo, divisa oltre che da due ordini orizzontali, anche da due diversi corpi distinti, è posta tra Via Monsignor Francesco Rimmaudo, Piazza Fonte Diana (di fronte all’ex Albergo Casmene) e Via Emanuele Calogero.

Il corpo di sinistra nell’ordine inferiore possiede al centro un elegante portale arcuato racchiuso da un cancello in ferro battuto e delimitato da due pilastri che sorreggono il balcone centrale dell’edificio, con a fianco quattro aperture rettangolari (due a destra e una a sinistra) in stile semplice. L’ordine superiore possiede quattro balconi di cui quello centrale poggiante sul sottostante portale e caratterizzato da un’apertura rettangolare sormontata da un elegante travone, mentre i tre laterali (due a destra e uno a sinistra) si presentano incassati nella parete, avendo aperture simili al balcone centrale.

Il prospetto di Via Monsignor Francesco Rimmaudo, posto di fronte all’ingresso laterale della Chiesa Madre di Comiso, è delimitato da possenti pilastri e presenta nell’ordine inferiore quattro aperture rettangolari, su cui sono posti quattro balconi simili a quelli appena citati, oltre ad un corpo esterno avente un’apertura ed un balcone collocato presso l’estremo vertice nordoccidentale dell’edificio.

Sul fianco sinistro del palazzo che si affaccia in Piazza Fonte Diana, vi è posto il prospetto delimitato dall’elegante porticato chiamato appunto “L’Archi ri Ronna Pippa”, posto nell’ordine inferiore. Esso comprende otto arcate (di cui sei centrali e due laterali) sorrette da sette colonne arricchite da eleganti capitelli (mentre la parte interna del porticato è sorretta dall’ordine inferiore del palazzo); sotto di esso vi sono due portali arcuati al centro affiancati da quattro portoncini rettangolari (due per lato). Sull’ordine superiore, si affaccia la veranda (sorretta dal sopracitato porticato) delimitata da inferriate in ferro battuto di tipo bombato nonché da altre cinque inferriate angolari (sempre con decori in ferro battuto) che delimitano le limitrofe quattro aperture di forma arcuata sorrette da eleganti travoni. Nel vertice destro di questo prospetto (confinante con quello sopracitato posto ad angolo col Via Monsignor Francesco Rimmaudo), su due portoncini rettangolari è posto un elegante balcone in stile prettamente barocco avendo caratteristici mensoloni tondeggianti arricchiti da eleganti bassorilievi geometrici, racchiuso da un’elegante inferriata bombata che racchiudono un’apertura sempre di forma rettangolare e sempre con travone di coronamento.

Il prospetto di Via Emanuele Calogero, collocato di fronte all’ala nord del Municipio di Comiso e alle rovine delle “Terme di Diana”, presenta semplici aperture, finestre e balconcini collocati nell’ala sud dell’edificio, che a seconda del dislivello stradale, presenta tre ordini orizzontali. Sulla limitrofa Piazza delle Erbe si affaccia il retro dell’edificio caratterizzato da eleganti finestre rettangolari con travone di coronamento. L’edificio infine è tutto orlato da un elegante frontone di coronamento.

L’interno del Palazzo Iacono – Ciarcià, che come detto in precedenza ospita bar e ristoranti, possiede eleganti stanze con elementi architettonici del 1700 comprendenti volte “a botte” o “a crociera” posti nel piano inferiore, mentre in quello superiore (adibito ad appartamento privato) vi è un grande salone con decori settecenteschi formati da stucchi ed affreschi decorativi. Da citare l’elegante cortile posto al centro del palazzo, caratterizzato da eleganti aperture e finestre che comunicano con i locali interni dell’edificio settecentesco che si affacciano presso di esso.

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