Comiso, Palazzo Leopardi – Romano – Melfi

Comiso

Palazzo Leopardi – Romano – Melfi

Presso il vertice nordorientale di Piazza Fonte Diana, ad angolo tra le Vie Giuseppe Di Vita (all’incrocio con Via San Biagio) e Gioacchino Ferreri. è posto il Palazzo Leopardo – Romano – Melfi, semplicemente noto anche come “Palazzo Melfi”. È uno dei più eleganti palazzi della città di Comiso appartenuto un tempo alla famiglia dei Baroni Melfi di Sant’Antonino, che detenevano la proprietà di un vasto feudo compreso nell’attuale area della frazione comisana di Pedalino. L’edificio venne progettato nel 1694 (un anno dopo il terribile terremoto che l’11 Gennaio 1693 distrusse gran parte dei centri abitati della Sicilia sudorientale, tra cui anche l’attuale Provincia di Ragusa di cui fa parte la città di Comiso ) venendo edificato nei primi anni del 1700. Negli anni successivi passò alle famiglie Leopardi e Romano, subendo vari rifacimenti tra il 1915 e il 1930 che gli hanno fatto assumere l’attuale elegante aspetto neoclassico con alcuni elementi in stile liberty. Il palazzo è stato inoltre restaurato tra il 2014 e il 2016 ed è tuttora sede di un lussuoso albergo (va detto che presso un edificio posto a nord della Piazza Fonte Diana, vi era un tempo la sede dell’Albergo Casmene, una delle prime strutture ricettive ad essere edificata all’interno della città comisana) e di altri esercizi commerciali.

Il palazzo all’esterno possiede tre prospetti con facciate di colore rosso scuro, delimitati da eleganti pilastri in pietra bianca locale con eleganti capitelli. Il prospetto di Piazza Fonte Diana nel suo ordine inferiore presenta sei aperture rettangolari in stile semplice (quella centrale conduce all’interno dell’albergo, le altre sono adibite ad ingresso di negozi), l’ordine centrale presenta una balconata centrale sorretta da eleganti mensoloni con fregi decorativi in bassorilievo, racchiusa da inferriate in ferro battuto e avente tre aperture rettangolari sormontate da eleganti travoni con bassorilievi geometrico – floreali decorativi, affiancato da due balconcini più piccoli aventi elementi architettonici simili; l’ordine superiore presenta cinque balconi (di cui quello centrale poco più grande) che si presentano simili a quelli già citati, anche se le aperture sono coronate da timpani triangolari arricchiti sempre da eleganti fregi. Il prospetto di Via Giuseppe Di Vita è più stretto, ma presenta nei tre ordini due aperture (ordine inferiore) e quattro balconi su quelli superiori (due per ordine) simili a quelli già citati. Il prospetto di Via Gioacchino Ferreri è quello più interessante dal punto di vista architettonico e decorativo e si può dire che è quello “principale” dell’edificio. Esso presenta solo due ordini orizzontali (in quanto la Via Gioacchino Ferreri è leggermente più sopraelevata rispetto alla Piazza Fonte Diana e proprio di fronte a questo prospetto del palazzo comincia ad essere “in pendenza”) di cui quello inferiore recante al centro un elegante portale d’ingresso arcuato (che funge sempre da ingresso all’albergo posto all’interno dell’edificio) delimitato da due pilastri con capitello ionico che sorreggono un elegante travone, con affiancato da balconi incassati nella parete (due a sinistra ed uno a destra) di forma rettangolare sormontati da un timpano arcuato in stile liberty avente fregi geometrici e mascheroni fanciulleschi al centro (oltre a varie finestrelle lucernaie che illuminano i vani del seminterrato dell’edificio), mentre sull’ordine superiore (oltre ad una finestrella lucernaia posta poco sopra il portale sopracitato) vi sono quattro balconi sono sorretti da eleganti mensole con decorazioni in bassorilievo. Quello centrale è composto da un corpo avente tre aperture unite tra loro di cui la centrale è di forma arcuata, mentre quelle laterali sono di forma rettangolare, il tutto sormontato da un timpano semicircolare a base aperta decorato da fregi decorativi, su cui è collocato un mascherone di pietra caratterizzato da una corona floreale. I tre balconi laterali (sempre due a sinistra ed uno a destra rispetto a quello centrale) sono più piccoli e possiedono un’unica apertura rettangolare sormontata da un timpano in stile liberty arricchito da vari fregi decorativi. Un elegante frontone merlato sorretto dai sopracitati pilastri corona l’intero edificio, che a sud confina col limitrofo Palazzo Iacono (vedi link sulla pagina precedente per saperne di più).

L’interno del palazzo presenta nel piano inferiore i due accessi all’esercizio alberghiero posto al suo interno (posti presso Piazza Fonte Diana e Via Gioacchino Ferreri) mentre nell’ala laterale (sempre in Piazza Fonte Diana e in Via Giuseppe Di Vita) vi sono vari esercizi commerciali. Comunque sia da eleganti scale si accede ai piani superiori dell’edificio che comprendono eleganti stanze d’albergo suddivise nei vari appartamenti collocati all’interno dell’edificio (di cui una di esse avente ancora affreschi decorativi sulla volta). Dai balconi su Piazza Fonte Diana si può infine godere di un ottimo panorama sulla città comisana.

Per informazioni più dettagliate visitate il sito palazzomelfi.com.

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