Comiso, Piazza Fonte Diana

Comiso

Piazza Fonte Diana

Dalle Vie Gioacchino Iacono e San Biagio (venendo rispettivamente dal Corso Vittorio Emanuele II e dall’asse viario noto come “Circonvallazione” che si mette in comunicazione con i tratti della SS 115 per Ragusa e Vittoria), raggiungiamo la principale nonché più elegante piazza della città di Comiso, la “Piazza Fonte Diana” chiamata così poiché è posta in prossimità della cosiddetta “Sorgente di Diana” che alimenta la soprastante fontana, considerata a tutti gli effetti il principale “simbolo” della città ipparina ma anche come una delle più importanti e rinomate “piazze principali” della Provincia di Ragusa nonché dell’intera area della Sicilia sudorientale.


La Piazza Fonte Diana, la principale della città comisana.

Essa è posta al centro della città di Comiso e ricalca l’antica “piazza centrale” sorta al centro del primo “nucleo” urbano da cui si è andata a formare man mano la città ipparina. Infatti attorno a quella fonte che per i greci ed i romani era di origine mitologica in quanto consacrata alla dea Diana in cui, secondo un’antica leggenda in essa la dea si dissetava durante le sue battute di caccia (in quanto questa divinità era la protettrice dei cacciatori e della fauna) e all’interno di essa la stessa dea si “rilassava” immergendovi in essa. Infatti le acque di questa fonte vennero ritenute “divine e curative” dagli abitanti dell’antico villaggio identificato prima col nome di “Casmene” poi col nome di “Komidzo – Jhomisus” (ossia l’attuale Comiso) che qui vennero a stabilirsi, e secondo un’altra leggenda le acque di questa fonte sarebbero state capaci di riconoscere la “purezza” delle persone. Comunque sia la fonte è alimentata da una sorgente sotterranea che, andrebbe ad alimentare anche il limitrofo Fiume Ippari; difatti a poca distanza venne costruito un impianto termale le cui rovine sono poste in Via Emanuele Calogero. Durante i secoli attorno a questa sorgente venne costruita l’attuale piazza, che un tempo era nota anche come “Piazza della Fontana”. Durante i periodi storici successivi la fontana e la limitrofa piazza vennero quindi circondati dall’attuale centro storico comisano, di cui quest’area venne identificata col termine dialettale “Favacchio” (che doveva derivare dall’arabo “Fawwara” ossia “Fonte”). A partire dal 1500 attorno a questa piazza vennero costruiti imponenti edifici nobiliari che poi crollarono in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693. Dopo la ricostruzione settecentesca la piazza venne completamente ristrutturata e tra il 700, l’800 e la prima metà del 1900 al suo interno vennero costruiti i palazzi nobiliari delle famiglie Iacono, Iacono – Ciarcià (noto per un elegante porticato in stile barocco chiamato localmente “Archi ri Ronna Pippa” ), Criscione e Leopardi – Romano – Melfi (quest’ultimo oggi sede di un lussuoso albergo), oltre al palazzo che oggigiorno è l’attuale sede del Municipio di Comiso, costruito lì dove un tempo era posto un Monastero consacrato a “San Giuseppe” occupato dalle Suore Carmelitane (che venne fondato nel 1620 dal religioso comisano Pietro Palazzo, ma che venne demolito nel 1875) e all’edificio che un tempo ospitava l’Albergo – Ristorante Casmene (uno dei primi edifici alberghieri sorti all’interno della città di Comiso). 

La Fonte di Diana venne restaurata nel 1937 grazie all’opera dello scultore umbro Umberto Diano da Spoleto (PG) che, oltre a “rimodernare” la fontana, scolpì e sistemò su di essa la scultura che raffigura la Dea Diana. Presso la piazza venne costruito anche un palco di pietra sopraelevato posto dietro la fontana, oggi non più esistente.

Oggigiorno la Piazza Fonte Diana, dopo un restauro subito nel 2008 curato dall’ingegnere Vincenzo Romeo e dall’architetto Salvatore Catalano, si presenta come una delle piazze più eleganti non solo di Comiso, ma come detto in precedenza anche tra una delle più celebri del ragusano sia dal punto di vista architettonico che da quello legato ai vari eventi che si tengono all’interno della città comisana, difatti all’interno di questa larga piazza a planimetria trapezoidale si tengono i principali eventi e spettacoli all’aperto della città comisana ma ricoprendo il ruolo di principale “punto d’incontro” per i comisani giovani e no durante tutti i giorni dell’anno sia perché (come detto in precedenza) ricopre il ruolo di “Piazza Principale” della città, ma anche per la presenza di molti locali di ritrovo (bar, gelaterie, ristoranti ecc…) posti all’interno di essa o nelle limitrofe strade che si collegano tutte alla grande piazza. Esse sono le Vie Gioacchino Iacono a sud (che si collega al Corso Vittorio Emanuele II), degli Studi a sudovest (che conduce presso la Piazza dell’Annunziata), Monsignor Francesco Rimmaudo a nordovest (che si mette in collegamento con il sagrato della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle, posto in posizione sopraelevata rispetto alla limitrofa Piazza delle Erbe), con Via Gioacchino Ferreri a sudest (che conduce all’area orientale del quartiere noto come “Favacchio” in cui è collocato il Palazzo dei Marchesi Ferreri) e che con l’incrocio tra le Vie San Biagio e Giuseppe Di Vita posto a nordest della piazza (da cui si va presso la Piazza San Biagio verso nord, mentre verso est si raggiungono i quartieri “Saliceto” e “San Giuseppe”). Da ammirare anche la pavimentazione della piazza lastricata con blocchi di “Pietra di Comiso” con un’area circolare attorno alla fontana che forma eleganti motivi cromatici e  geometrici.

La Piazza Fonte Diana è caratterizzata anche da piccole aiuole fiorite disposte attorno al perimetro della piazza e presso la fontana che da il nome alla piazza, in cui troviamo rispettivamente alberi di palma e piante di papiri, nonché da due piccole fontane di pietra formate da vasche circolari sorrette da colonnine (poste a poca distanza dalla Fontana di Diana).

Va detto infine che Piazza Fonte Diana è un’area pedonale “a traffico veicolare limitato” percorribile solo a piedi o al massimo in bicicletta, per cui è severamente vietato l’accesso con veicoli a motore non autorizzati.

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