Comiso, Porte Medievali del tratto occidentale di Corso Vittorio Emanuele II (presunte Porte della Posteria e del Castro)

Comiso

Porte Medievali del tratto occidentale di Corso Vittorio Emanuele II
(presunte Porte della Posteria e del Castro)

Proseguendo nel tratto occidentale del Corso Vittorio Emanuele II troviamo i resti di due porte medievali che molto probabilmente dovevano appartenere alle “Porte della Posteria” e del “Castro”.

La prima porta è posta al numero civico 245 in cui è collocato un edificio settecentesco che ingloba un portico ricavato da una porta medievale. A seconda degli studi topografici questa porta molto probabilmente era la cosiddetta “Porta della Posteria” che era collocata a meridione della medievale Comiso ed era una delle principali porte d’accesso della città assieme alla Porta del Cassero (tuttora esistente e posta all’incrocio tra il Corso Vittorio Emanuele II e la Via Tenente Meli), la Porta del Castro (posta ad ovest della città molto probabilmente nei pressi della Chiesa di Santa Maria dell’Itria, di cui parleremo dopo), la Porta di San Biagio (posta un tempo presso Via San Biagio a nord di Comiso a poca distanza dal Castello dei Conti Naselli, che venne demolita) e infine la Porta del Pero (posta a nordovest della città). Il nome “Posteria” indicava nel periodo medievale un grande “negozio” in cui venivano venduti vari generi alimentari (antenato degli attuali “supermercati” e molto probabilmente il nome di questa porta deriverebbe dalla vicinanza a questo punto vendita. Questa porta in questione viene anche citata anhe come “Porta della Posterla”, termine che invece significa “porta secondaria” o addirittura “segreta”. Solo un’accurata indagine storica potrebbe rivelare se questa porta sia quella “della Posteria” o meno. Comunque sia da questo portico si entra nel pittoresco Ronco Pier Capponi in cui si affacciano interessanti edifici storici settecenteschi, ottocenteschi e novecenteschi. Il palazzo in cui è collocata questa porta è posto ad angolo tra il Corso Vittorio Emanuele II e la Via Biagio Pace, presentando un elegante portale arcuato con artistica chiave di volta nell’ordine inferiore (oltre a varie porticine d’accesso) con a fianco due balconcini incassati nella parete (ad apertura rettangolare), mentre nell’ordine superiore vi è una lunga balconata con eleganti aperture rettangolari sormontate da travoni; a destra del portico vi sono due balconate poste negli ordini superiori. A destra, tramite un artistico cancello in ferro battuto, si entra nel giardino interno del palazzo, che doveva appartenere a qualche famiglia notabile di Comiso. L’interno dell’edificio ospita appartamenti privati.

La seconda porta è posta in un vicoletto adiacente al numero civico 166 di Corso Vittorio Emanuele II e si presenta come un arco di pietra sorretto dai due edifici limitrofi. Che si tratti dell’antica “Porta del Castro” che, a seconda di alcuni dati, è localizzata “a poca distanza dalla Chiesa della Madonna dell’Itria” (quest’ultima collocata ad angolo tra il Corso Vittorio Emanuele II e la Via Amedeo); questa porta molto probabilmente conduceva nei pressi del Castello Aragonese divenuto poi la residenza dei Conti Naselli di Comiso.

Va comunque detto che per i dati che sono stati analizzati fino ad ora su queste due porte dovrebbero combaciare con i sopracitati toponimi, anche se un accurato studio potrebbe fornire dati molto più plausibili.

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