Comiso, Quartiere della Madonna delle Grazie e Villa Monsignor Rosario Sgarioto

Comiso

Quartiere della Madonna delle Grazie e Villa Monsignor Rosario Sgarioto

L’area più occidentale del centro storico comisano è nota come “Quartiere della Madonna delle Grazie” che localmente è noto come “Bedda Matri a’ Razia”, chiamato così per la presenza dell’omonima chiesa.

Il quartiere è delimitato a nord dalle aree note come “San Francesco” e “Passaporto”, ad ovest dall’area chiamata “Vigna del Conte”, ad est dal quartiere di “Santa Maria dell’Itria” (facente parte dell’area dell’Annunziata) e a sud dalla “Cava delle Grazie”, antico impianto di estrazione della “Pietra di Comiso” a ridosso della quale sono poste le aree dei Cappuccini e di Monserrato; esso è attraversato dall’estremo tratto occidentale del Corso Vittorio Emanuele II che inizia dall’incrocio col Corso San Francesco, in cui si affaccia appunto la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (di origine seicentesca ma con rifacimenti effettuati a partire dal secondo dopoguerra).

Il quartiere venne popolato a partire dal 1600 in seguito allo sfruttamento della limitrofa “Cava delle Grazie” venendo abitato principalmente da “cavatori” che ne estraevano i blocchi di quella tuttora nota come “Pietra di Comiso” (anche se vi erano anche famiglie di pastori, contadini ed artigiani). Il quartiere era collocato all’imbocco della “Regia Trazzera” (attuale S.P. 20) che si collegava alla costa ragusana bagnata da Mare Mediterraneo passando per Santa Croce Camerina e lambendo la limitrofa Valle del Fiume Ippari. All’interno di questo quartiere venne costruita l’attuale Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che successivamente divenne oggetto di sostanziali rifacimenti.

Proprio attorno a questa chiesa si andò a formare l’attuale quartiere caratterizzato da un isolato le cui strade sono disposte a griglia, diviso in due aree poste rispettivamente a nord e a sud del tratto occidentale del Corso Vittorio Emanuele II che svolge sempre il compito di “via di passeggio” e di luogo di incontro (anche grazie alla presenza di molti negozi e di locali di ritrovo).

L’area settentrionale del quartiere si affaccia presso la valle in cui il Fiume Ippari scende verso il Mare Mediterraneo ed è attraversata al centro dalla Via Francesco Crispi (a senso unico da ovest ad est), mentre alle spalle della Chiesa della Madonna delle Grazie vi è posta la Via Camarina (a doppio senso da est ad ovest e viceversa), solcata a sua volta da varie vie che si mettono in comunicazione con il limitrofo Corso Vittorio Emanuele e il Viale Mediterraneo (che lambisce la vallata in cui scorre l’Ippari). Qui possiamo ammirare vari edifici novecenteschi antichi e moderni che ospitano esercizi commerciali e appartamenti privati.

L’area meridionale del quartiere è invece la più antica, che è invece solcata da est ad ovest e viceversa  dalle Vie Flavio Gioia e Domenico Farini attraversate da pittoresche stradine all’interno delle quali vi sono poste anche scenografiche scalinate come quelle delle Vie Alfredo Cappellini, San Giuseppe, Solferino, Curtatone, Legnago, Peschiera, Volturno e Fratelli Cassarino, oltre ad eleganti edifici ottocenteschi e novecenteschi dominati dalla Cava delle Grazie, il cui tratto inferiore caratterizzato dalle pareti rocciose scavate durante i lavori di estrazione della “Pietra di Comiso”, costeggiate dalla Via Domenico Farini. Buona parte di questa zona era collocata nel medievale quartiere noto come “Banchitelli” posto a ridosso del belvedere della soprastante Via Monferrato.

Tra I Corsi Vittorio Emanuele e San Francesco, di fronte alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, è posta la “Villa Monsignor Rosario Sgarioto”, area di verde pubblico inaugurata nel 1998 in onore dell’omonimo parroco a cui si deve l’ammodernamento della limitrofa chiesa e la crescita della sua parrocchia. Essa si presenta come un’area alberata in cui è collocato un piccolo parco giochi, collegata alle due limitrofe vie tramite una scalinata affiancata da aiuole fiorite. Qui un tempo era posta la seicentesca “Fontana delle Grazie”, oggi non più esistente. Qui è posta anche una piccola Cappella privata contenente all’interno una statua raffigurante “Santa Maria delle Grazie” che venne acquistata nel 1971 che venne portata in Processione, fino a quando non venne restaurato l’originario simulacro posto nella vicina Chiesa della Madonna delle Grazie.

Il quartiere si anima durante i festeggiamenti in onore di “Santa Maria delle Grazie” che si tengono la prima Domenica di Settembre.

Torna indietro