*Comiso, Valle del Fiume Ippari; Area iblea e rovine di Contrada Targena – Colobria – San Silvestro

Comiso

Valle del Fiume Ippari

*Area iblea e rovine di Contrada Targena – Colobria – San Silvestro

Percorrendo la S.P. 20 Comiso – Santa Croce Camerina, attraversiamo il ponte sulla linea ferroviaria che collega Ragusa a Comiso (facente parte della ferrovia Siracusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi) superando varie traverse delimitate da cancelli, arriviamo all’ottava traversa alla nostra destra (dopo l’attraversamento ferroviario) che conduce alla parte meridionale del sentiero noto come “Traversa Profinni – Targena” (che si può imboccare anche a poca distanza da Comiso dopo il ponte sul Torrente Profinni proseguendo verso sud, vedi link riguardanti le aree di Passo Ippari e Comuni nella pagina precedente per saperne di più) che scende presso la Valle del Fiume Ippari attraversando le aree note come Targena, Colobria e San Silvestro noto appunto come “Sentiero Colobria – San Silvestro – Villalba” che è raggiungibile anche dalla S.P. 18 Vittoria – Piombo (andando in direzione “Vittoria – Scoglitti” dalla S.P. 20) il cui imbocco è posto tra le Contrade Castelluccio e San Lorenzo presso la traversa che precede il ponte sul Fiume Ippari andando in direzione nord (da Vittoria bisogna percorrere Via Girolamo Giardina fino al depuratore comunale, da cui parte il sentiero dall’area opposta).

In ogni caso raggiungiamo un’area posta nell’area nota come “Contrada San Silvestro” in cui è posto un grande agglomerato formato da diversi caseggiati che formano un impianto di sollevamento delle acque alimentato da una sottostante sorgente (vedi più giù) collocato in una particolare zona collocata tra i territori di Vittoria, Comiso e Ragusa ricadente tra le aree note appunto come “Targena” (ad est), Colobria (ad ovest) e appunto San Silvestro. Quest’area è situata nel cuore della Riserva del Pino d’Aleppo che viene appunto attraversata dal Fiume Ippari.

Qui vi sono vari casali rurali di epoca settecentesca ed ottocentesca di cui il più importante è la grande masseria nota come “Case Astuto”. Da ammirare le “Sorgenti di San Silvestro” che davano vita a brevi corsi d’acqua che, dopo aver irrigato i limitrofi campi, si immettevano nel Fiume Ippari. In questa zona è posta anche una necropoli di epoca greca risalente al IV secolo a.C. (400 – 301 a.C.) comprendente varie sepolture.

In territorio vittoriese sono poste le antistanti aree note come “Nipitella”, “Case Villalba”, “Mendolilli” e “Santa Croce” facenti sempre parte della Riserva del Pino d’Aleppo e facilmente raggiungibili dal sopracitato sentiero che attraversa il Fiume Ippari, delimitato da alti canneti; da qui il fiume oltrepassa l’area nota come “Passo di Cammarana” che si immette nell’omonima contrada posta tra i territori costieri di Vittoria e Ragusa prendendo il nome dall’antica città greca di “Kamarina”.

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