*Comiso, Valle del Fiume Ippari; Feudo e Rovine di Contrada Cifali

Comiso

Valle del Fiume Ippari

*Feudo e Rovine di Contrada Cifali

L’estrema area settentrionale del territorio di Comiso interessata dalle principali sorgenti del Fiume Ippari è nota come “Cifali” e fa parte di un’area pianeggiante collocata al confine col territorio comunale di Chiaramonte Gulfi e l’Aeroporto “Pio La Torre” di Comiso. L’area era un tempo feudo della famiglia dei Marchesi Ferreri che qui avevano varie masserie feudali di loro proprietà. L’area la si raggiunge dalla Via Caduti di Nassirya fino all’ingresso dell’ex Base NATO percorrendo la strada che costeggia l’aeroporto (delimitata da reticolati con filo spinato). 

All’interno di quest’area rurale in cui è posta la principale fonte che alimenta l’Ippari, dalla prima traversa dopo la Via Caduti di Nassirya percorribile dalla S.P. 7 alla nostra sinistra venendo da Comiso, raggiungiamo i resti di una grande masseria rurale oltre ad un vasto casale rurale in stile rustico che ancora possiede funzioni agricolo – zootecniche. 

Rispettivamente dalla seconda traversa dopo Via Caduti di Nassirya raggiungiamo l’area di confine tra i territori di Comiso e Chiaramonte Gulfi in cui notiamo un villino in stile tardoneoclassico (appartenuto alla famiglia Ferreri?) posto in un’area in cui secondo varie mappe topografiche è posto il “Mulino Cifali” che doveva essere un impianto molitorio ormai dimesso. Qui vi è posta un’altra grande masseria che per metà è dimessa mentre una buona parte di essa assume funzioni abitative. 

All’interno della Contrada Cifali sono stati rinvenuti resti di epoca romana riconducibili ad insediamenti rurali risalenti al periodo tra il II e il III secolo d.C. (101 – 200 e 201 – 300 d.C.) con un adiacente sito funerario comprendente fosse sepolcrali oltre ad una canaletta idrica che farebbe presagire la presenza di antiche “terme”. L’area è tuttora sotto vincolo archeologico ed è soggetta a scavi e a vari studi.

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