*Comiso, Valle del Fiume Ippari; Rovine di Serra Carcara e Masseria Feudale

Comiso

Valle del Fiume Ippari

*Rovine di Serra Carcara e Masseria Feudale

L’area nota come “Serra Carcara” è posta nei pressi dell’Aeroporto “Pio La Torre” di Comiso presso la sponda occidentale del tratto iniziale del Fiume Ippari al confine con i territori comunali di Vittoria (ad ovest) e di Chiaramonte Gulfi (a nord) a sud della frazione comisana di Pedalino venendo attraversata dalle S.P. 4 Comiso – Pedalino – Grammichele e S.P. 5 Vittoria – Cannamellito – Pantaleo.

All’interno di quest’area, che è stata interessata dall’ammodernamento delle sedi stradali vista la vicinanza all’Aeroporto di Comiso, durante i lavori effettuati lungo la S.P. 4 nei pressi dell’ingresso dello scalo aeroportuale è stata rinvenuta una necropoli di epoca greca risalente al V secolo a.C. composta da sepolcri a fossa comprendenti fossi quadrangolari scavati nel terreno e rudimentali “sarcofagi” composti da lastre di ceramica. Si doveva trattare di un “cimitero” facente parte di un insediamento rurale abitato anche in epoca romana di cui alcune rovine risalenti al periodo che va dal II al III secolo d.C. (101 – 200 e 201 – 300 d.C.) sono state rinvenute nell’area di Serra Carcara posta al confine col territorio vittoriese tra le S.P 5 e 4 (collegate tra loro dalla S.P. 98 Salme – Favaraggi). Si tratterebbe di un antico insediamento rurale di cui resterebbero solo poche rovine. L’area comunque è tuttora sotto vincolo archeologico ed è soggetta a vari studi e campagne di scavi.

Va detto infine che a nord dell’aeroporto comisano sulla S.P. 5 alla nostra sinistra (venendo da Comiso) è posta anche una masseria feudale diroccata (appartenente alle famiglie Criscione o Occhipinti?) di epoca ottocentesca contraddistinta dalla residenza di due ordini orizzontali in cui quello inferiore avente un portale arcuato d’ingresso mentre quello superiore avente tre balconi ad apertura rettangolare. Di fianco vi sono stalle e magazzini; i medesimi che si affacciano nel cortile interno dell’edificio. L’interno è ormai diroccato e andrebbe restaurato.

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