*Parco Archeologico di Noto Antica, Rovine del Palazzo Senatorio


I ruderi del Palazzo Senatorio dell’antica Noto.

Presso il settore nordorientale della “Piazza Maggiore” di Noto Antica, tra le Vie Maestra e degli Orti del Carmine, era collocato il “Palazzo Senatorio” di Noto Antica, imponente edificio governativo eretto intorno al 1570 su un preesistente edificio adiacente alla non più esistente Chiesa Madre di San Nicola di Bari della città netina.

L’edificio venne progettato dall’architetto toscano Bartolomeo La Scala venendo edificato grazie ai capomastri netini Francesco Cerami e Giacomo Siracusa nel 1570, venendo arricchito con l’artistica “Fontana del Laocoonte” (raffigurante la morte del sacerdote Laocoonte e dei suoi due figli divorati da mostri marini in seguito ad un episodio legato al mito del “Cavallo di Troia”) progettata dal netino Giovanni Manuella. L’edificio presentava nel suo vertice meridionale l’elegante prospetto principale in stile manierista che si presentava diviso in tre ordini con un portale arcuato nella parte centrale dell’ordine inferiore, mentre negli ordini superiori erano collocate le finestre dell’edificio. Nel prospetto occidentale che si affacciava presso la Via Maestra era collocato un elegante porticato, mentre ad oriente era collocata la sopracitata “Fonte del Laocoonte” oltre ad un arco rampante si collegava con la limitrofa Chiesa Madre dell’antica Noto. All’interno dell’edificio vi era collocata la sede del comune netino che si affacciava presso un cortile interno. Nel prospetto destro dell’edificio  Il palazzo e la Fonte del Laocoonte crollarono in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 venendo completamente distrutti.

Oggigiorno del Palazzo Senatorio rimangono solo i basamenti delle fondamenta dell’edificio principale e del porticato che lo arricchiva; della Fonte del Laooconte non rimane niente. Comunque sia possiamo trovare ancora frammenti ceramici della pavimentazione e tracce di capitelli e fregi sparse nel terreno. Di fronte ai ruderi del palazzo vi sono i basamenti di quattro edifici a pianta quadrangolare che molto probabilmente erano antiche “botteghe” collocate nei pressi della Piazza Maggiore.

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