Ferla, Chiesa di Santa Maria di Odigitria e Convento dei Frati Cappuccini

Ad est della Via Calvario, troviamo la bella Chiesa di Santa Maria di Odigitria detta localmente “ri l’Itria”, che ospita anche il monumentale Convento dei Frati Cappuccini di Ferla. Situato nella zona nordorientale del Monte Rigoria, il sito collinare su cui sorge Ferla, il Convento dei Cappuccini è un interessante complesso monastico comprendente anche la Chiesa settecentesca consacrata alla “Madonna d’Odigitria” (parola greca significante “Colei che guida”). Essi sono situati su di una piccola collinetta e sono raggiungibili da una lunga scalinata abbellita in entrambi i lati da piante mediterranee.


La Chiesa della Madonna di Odigitria con l’attiguo Convento dei Frati Cappuccini.

Dal punto di vista architettonico, la chiesa ed il convento, così come le numerose chiese di campagna del siracusano, non presentano il fastoso stile barocco dei luoghi sacri dentro le città, ma bensì uno stile architettonico semplice, ma bello allo stesso tempo, che è più consono alla natura campestre e alla semplicità monastica dei Cappuccini.

Il Convento dei Cappuccini è molto vasto e si estende su buona parte della collina in cui esso è ubicato. La parte più bella (e visitabile) di questo convento è il grande Chiostro interno dove possiamo ammirare le splendide meridiane settecentesche (una sorta di orologio solare), il bel porticato in blocchi di pietra calcarea e il grande cortile in cui i Cappuccini meditavano nelle ore libere in cui non bisognava pregare, dove è posto un antico pozzo. Poco lontano vi è un giardino avente piante mediterranee varie. E’ opportuno dire che la Biblioteca del vecchio Convento dei Cappuccini possiede ancora numerosi testi sacri molto antichi quanto preziosi (alcuni di essi sono risalenti addirittura alla prima metà del 1500).

La Chiesa consacrata alla “Madonna d’Odigitria”, facente parte del Convento, presenta una facciata di stile piuttosto semplice. Essa si presenta liscia caratterizzata solo da un architrave in pietra posto sul portale d’ingresso e dalla torre campanaria posta a destra del vertice della facciata.

L’interno di questa chiesa presenta solo una Navata anch’essa di aspetto piuttosto semplice. Dentro di essa possiamo ammirare le splendide iconostasi lignee del settecento e l’arredo presbiteriale che annovera splendidi mobili settecenteschi e stupendi arredi del primo novecento, questi ultimi opera di Sebastiano De Marco. Inoltre è possibile ammirare uno stupendo armadio ligneo risalente al 1773 situato presso la Sacrestia. Ma l’opera più ammirevole rimane la pregevole statua lignea raffigurante la “Madonna d’Odigitria”, posta sullo stupendo Altare Maggiore risalente all’XVIII secolo, interamente intagliato nel legno di noce. Da ammirare anche la statua che raffigura “San Francesco d’Assisi”.


L’interno della Chiesa di Santa Maria di Odigitria con l’Altare Maggiore in legno di noce.


L’armadio ligneo settecentesco della Sacrestia della chiesa.

Nei pressi del Convento è possibile raggiungere uno splendido belvedere dove si può ammirare buona parte della Valle dell’Anapo.

Torna indietro