*Ferla, Rovine di Contrada Coste della Casa e Fonte della Chiudenda

Dall’imbocco della S.P. 10 Ferla – Buccheri, presso la rotatoria a nord ovest della città ferlese, prendiamo la traversa di sinistra che conduce nell’area occidentale del territorio ibleo di Ferla presso l’area nota come “Coste della Casa”, ad ovest del Vallone Arancio.

Si tratta di un’area agricola posta su dei piccoli rilievi che si affacciano presso la Cava del Torrente Ferla al confine con il territorio comunale di Buscemi.

Le Coste della Casa sono la più grande contrada di campagna di Ferla che comprendono oliveti, mandorleti, pascoli in cui possiamo incontrare bovini e suini allocati presso le limitrofe masserie ancora utilizzate dai contadini e dagli allevatori. Nelle aree più selvagge poste a strapiombo tra il Vallone Arancio e la Cava del Fiume Ferla (che riceve acque anche dalla Cava Caviglia presso il limitrofo tratto buscemese) vi sono rovine di antichi insediamenti rurali delimitati da distese di pietre e vi è anche la presenza di sparuti blocchi megalitici che segnalerebbero la presenza di siti con frequentazione neolitica. Vi è anche la presenza di grotte lungo le pareti rocciose che dovrebbero essere antiche tombe di epoca neolitico – sicula e, presso l’area nota come “Boschetto” anche un’interessante vegetazione di tipo ibleo incontaminata (per muoversi all’interno di questa contrada conviene aiutarsi con la nostra mappa).

Degna di nota è la zona nota come “Fonte della Chiudenda” posta al centro della contrada da cui si alimenta un piccolo corso d’acqua che si immette presso il Vallone Arancio. È chiamata così poiché sorge presso un appezzamento agricolo.

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