Ferla, Festa di Santa Maria delle Grazie

Ogni anno il 31 Maggio viene festeggiata “Santa Maria delle Grazie”, che si venera nell’omonima Chiesa sita nella parte alta del centro storico ferlese. Questa festa è una piccola ma pittoresca ricorrenza che apre le feste estive ferlesi in cui viene toccato l’apice della venerazione della “Madonna delle Grazie”, il cui culto a Ferla si perde nella notte dei tempi.

Il Culto a Ferla della “Madonna delle Grazie”

Il culto alla “Madonna delle Grazie” di Ferla risale al 1600 quando presso la non più esistente Chiesa della Madonna del Mulino Nuovo venne collocato un dipinto che raffigurava la “Madonna col Bambino”. Dopo la distruzione dell’antica città di Ferla avvenuta il seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 tra le macerie di questa chiesa (posta sulla riva del Torente Ferla) venne ritrovato intatto il quadro della “Matri Razia” che venne così collocato presso l’attuale Chiesa posta sul sito alto del centro storico ferlese. La “Matri Razia” (nota anche come “A Scauzza”) viene venerata dai contadini e dagli allevatori ferlesi che a Lei affidano le loro preghiere affinché il raccolto sia abbondante e il lavoro sia propizio.

Un tempo la festa veniva celebrata in estate ma ora viene celebrata stabilmente il 31 Maggio di ogni anno andando così a chiudere il mese consacrato alla “Madonna” (Maggio) essendo così la festività mariana più importante della cittadina ferlese.

I Festeggiamenti in onore della “Madonna delle Grazie”

Il Triduo di Preparazione alla festa (28, 29, 30 Maggio)

Il 28 Maggio presso la Chiesa della Madonna delle Grazie inizia il consueto Triduo di Preparazione alla Festa del 31 Maggio, durando fino alla sua Vigilia (30 Maggio). Vengono celebrate solenni Messe alle ore 18.00 circa a cui partecipano molti fedeli.

La Festa della “Madonna delle Grazie”

La mattina del 31 Maggio verso le ore 08.00 vengono sparati vari colpi di cannone per avvisare la popolazione del giorno di festa consacrato alla “Madonna delle Grazie”. Dopo una mattinata passata in Pellegrinaggio verso la Chiesa per adorare il Quadro che raffigura la “Madonna delle Grazie”. Nell’arco della giornata verranno celebrate Messe Solenni in Suo onore di cui la più solenne è quella delle ore 18.00 seguita da moltissimi fedeli.

Dopo la Messa alle ore 19.00 vi è la Processione del “Sacro Quadro” e del Simulacro che raffigura appunto la “Madonna delle Grazie”, posti entrambi su di una piccola “Vara”. Il quadro verrà portato a spalla dalle donne ferlesi che sono devote a questa “Madonna” mentre la statua verrà portata da portatori maschi. I Simulacri della “Vergine” verranno salutati dal sontuoso sparo di fuochi d’artificio e di “Nzareddi” (strisce di carta multicolore che vengono sparate da piccoli cannoncini in occasione delle processioni diurne) che la saluterà tra le invocazioni e gli applausi dei fedeli.

La Processione della “Vergine” girerà per il centro cittadino e per le “Portatrici” non è poca cosa portare a spalla il pesante catafalco con sopra il quadro seicentesco della “Madonna” e per di più per le tortuose e ripide viuzze del centro storico ferlese; ma la loro devozione verso la “Madonna” le fa continuare (stessa cosa dicasi per i portatori maschi). Dopo aver girato per circa due ore per il centro ferlese e aver effettuato una sosta di preghiera presso la Chiesa di San Sebastiano, la Processione ritornerà presso la Chiesa della Madonna delle Grazie. Dopo la solenne Processione, il Simulacro della “Madonna delle Grazie” rientrerà nella sua chiesa d’appartenenza salutato da un buon fuoco artificiale.

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