Ferla, Palmento Pisasale e Ruderi della Chiesa Bizantina

Al termine della Via Orto Peluso vi è una scalinata che scende verso la Via Benedetto Croce formando un piccolo spiazzale in cui vi è un sentiero che scende fino al fondo della Cava San Nicola, dove scorre il piccolo torrente detto dei “Tre Canali”. Qui vi è ubicato l’edificio che ospita il Palmento Pisasale, noto come “U Trappitu” appartenente all’omonima famiglia.

In questo edificio che in origine era un’antica chiesa bizantina sconsacrata, che crollò in seguito al terremoto del 1693, vi era un palmento per la lavorazione delle olive oggi non più in funzione. Si tratta di uno dei tanti palmenti che in origine erano posti all’interno della cittadina medievale ferlese (che basava e basa tuttora la sua economia nella produzione di olio d’oliva). Questo palmento rimase in funzione fino al secondo dopoguerra.

L’interno del palmento ospita quello che in origine era un Oratorio Rupestre, che poi venne racchiuso all’interno di una Chiesa. All’esterno il palmento ha una struttura quadrangolare con portale arcuato (chiuso da una saracinesca in lamiera) e due finestrelle quadrate ai lati. Sul portale vi è una nicchia quadrata su cui vi era scolpita una Croce. Un’altra finestra è posta sulla sommità destra dell’edificio.

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