Ferla, Ruderi Medievali di Ferla – Zona Orientale

Dopo aver parlato della parte occidentale del territorio ibleo ferlese, ora andiamo a scoprire la zona orientale, tra le più ricche di rovine archeologiche e di bellezze naturalistiche anche perché comprende la zona facente parte della riserva di Pantalica.

Cominciamo a parlare dei ruderi di origine medievale ubicati ad est di Ferla, presso la Cava Tre Canali, in cui vi sono poste le rovine del castello medievale della città, il cosiddetto “Castel di Lega”, la principale fortezza cittadina che si presume sia stata costruita in epoca greca.

La zona comprende numerosi edifici rustici posti nei pressi della Cava Tre Canali tra la città di Ferla e la Contrade Braida, San Leonardo e Santa Croce; si tratta di stalle, lavatoi (di cui uno restaurato e utilizzato come fontana) e altri edifici restaurati utilizzati come abitazione (posti nei pressi del centro storico ferlese). Da menzionare anche la presenza di rovine presso la Contrada Braida in cui era presente un antico monastero, accanto al quale sorsero i feudi delle famiglie Rau della Ferla e Tarallo – Borgia, nonché la zona archeologica di San Martino in cui è collocata un’importante necropoli bizantina. Altre rovine sono collocate lungo la S.P. 10 per Cassaro tra la confluenza del Vallone Arancio e il Torrente Ferla e presso l’area che si affaccia sul Torrente Tre Canali (altro affluente del corso d’acqua che da il nome alla città ferlese) che appartengono ad edifici (case, chiese e palazzi) dell’antico sito abitativo medievale ormai crollato a causa del sisma che nel 1693 distrusse buona parte delle città del Val di Noto, tra cui anche Ferla, immerse in una lussureggiante vegetazione. Da ammirare infine anche resti di terrazzamenti e insediamenti rupestri utilizzati fino a qualche anno fa.

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