Floridia, Ex Ferrovia SR – RG – Vizzini (tratto Giustiniani – Floridia – Solarino)

Presso le campagne ad est e ad ovest di Floridia vi sono ancora le tracce del vecchio tracciato floridiano della Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini, che nonostante sia quasi andato perduto a seguito delle lottizzazioni dei terreni, e a sue porzioni ormai occupate da abitati, strade e da quartieri abitati (vedi il link “Quartiere Stazione” nella pagina riguardante il centro abitato di Floridia) è possibile da ricostruire anche grazie alla presenza di edifici come caselli ferroviari e di quella che era la vecchia Stazione di Floridia, ormai occupata da una casa privata. Purtroppo l’unico tratto valorizzato di questa tratta ferroviaria che venne chiusa negli anni 50 è quello che costeggia buona parte della Valle dell’Anapo tra Palazzolo e l’area di Pantalica. Va detto che buona parte di questa tratta ricade in zone private in cui non è possibile entrare liberamente.

Il tracciato, compreso tra le Contrade Giustiniani (posta presso l’area occidentale del territorio comunale siracusano la cui vecchia stazione è posta presso la SS 124 alla nostra destra andando verso Siracusa) e Finaiti – San Demetrio (presso quella orientale di Solarino) attraversa la città di Floridia nei pressi della sua periferia settentrionale e buona parte di essa è inglobata presso le Vie Firenze, Romagnosi e Nenni, mentre fuori dal perimetro urbano essa occupa porzioni della S.P. 52 e della Traversa Muragliamele (in cui sorge anche un casello ferroviario ora adibito a casa di campagna). La stazione ferroviaria di Floridia (ormai modificata e adibita a casa privata) sorge invece in un terreno privato raggiungibile dalla Via Pio La Torre, mentre presso alcuni caseggiati rurali vi è un cancello posto presso la vecchia tratta ferroviaria che sorge logicamente in un fondo privato. Alcune zone sono poste in mezzo alle campagne e sono adibite a strade rurali interpoderali (tratto Floridia – Giustiniani e Floridia – Solarino) e (se non ricadenti in fondi privati) potrebbero essere riutilizzati come sentieri percorribili a piedi tra le campagne siracusane e solarinesi.

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