*Francofonte, Cava e Mulini del Torrente Canali

A nord di Francofonte è posta la cava in cui scorre il corso d’acqua noto come “Torrente Canali”, piccolo fiumiciattolo che alimenta l’acquedotto francofontese (che raccoglie le acque dei Fiumi San Leonardo e Costanzo) ed è sfruttato come risorsa idrica per l’agrumicoltura locale dedita alla coltivazione dell’Arancia Rossa (infatti la cava è circondata da vasti agrumeti).

Il Torrente Canali nasce presso la Contrada Passaneto in località “Via del Re” in cui è posta una piccola sorgente; il corso d’acqua va man mano ad ingrossarsi attraversando le aree note come Boschetto, Sant’Antonio, Cozzarelli, Annunziata fino all’area dei Canali posta sotto Francofonte. Da qui in poi il corso d’acqua si ingrossa scendendo verso nord est per affluire nel Fiume San Leonardo tra i territori francofontesi e lentinesi.

Presso l’alto corso del Torrente Canali possiamo ammirare campi coltivati ed agrumeti; invece dalla Fonte Canali in poi inizia il tratto più interessante con più portata idrica e più rovine storiche date oltre che dalla presenza delle rovine del Castello di Chadra, anche dalla presenza di importanti sito rupestre posto presso le Contrade Bufilda Inferiore (sotto il sito urbano di Francofonte), Casa Cirasa (a nord ovest del torrente sotto uno sperone roccioso su cui è posta una vecchia masseria) e Casino – Gadera (immediatamente ad ovest delle rovine del Castello di Chadra) raggiungibili tutti dalla Traversa Gadera sulla Strada Comunale Canali (o volendo da Francofonte dalla Via Gadera oltrepassando il corso del torrente). Si tratta di siti di epoca bizantina che formavano un grande villaggio rupestre ospitanti chiese rupestre e catacombe sepolcrali formati da grotte artificiali di varie dimensioni e formati (alcune di esse aventi anche pilastri scavati nella roccia) di cui il sito più importante è formato da una caverna ad interno trilobato (molto probabilmente una “Basilica rupestre). Questo sito rupestre si spinge fino sotto al sito del Castello di Chadra. Altri siti rupestri sono posti sotto il tessuto urbano di Francofonte.

L’altra attrattiva della Cava Canali è la presenza delle rovine di antichi mulini ad acqua posti immediatamente adiacenti al corso del torrente, di cui quello più importante era il Mulino Canali (noto anche come Mulino Cardillo) i cui resti sono posti sotto la Strada Comunale Canali nel suo primo tratto. Possiamo ammirare i resti di una “Saia” ossia di una condotta sopraelevata che convogliava le acque sotto l’edificio principale del mulino (in parte crollato) in cui era posto il palmento in cui venivano macinati i cereali. Un altro mulino posto in cattivo stato di conservazione è posto sul tratto occidentale del Torrente Canali, a poca distanza dalla Chiesa dell’Annunziata (anch’esso avente i resti di canalizzazioni e cisterne idriche, nonché del palmento posto all’interno dell’edificio). Altri mulini erano posti in Contrada Gadera e più a valle in Contrada Petraro nei pressi della confluenza col Fiume San Leonardo ma si preferì smantellarli e utilizzare gli edifici nell’ambito dell’agrumicoltura. Infatti attorno al fiume possiamo ammirare vasti agrumeti nel mezzo dei quali vi sono grandi gebbie, serbatoi circolari in cui immagazzinare le acque irrigue provenienti da fonti sotterranee o dallo stesso torrente.

Infine presso la SS 194 Lentini – Francofonte – Vizzini andando verso la città lentinese, prima del bivio per Scordia (S.P. Francofonte – Ossena – Scordia) possiamo ammirare un antico ponte di pietra che attraversava l’ultimo tratto del Torrente Canali.

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