Francofonte, Natale Francofontese

Francofonte

Natale Francofontese

Il Natale Francofontese è uno dei più belli tra quelli festeggiati nella Zona nord della Provincia di Siracusa (così come lo è la Pasqua Francofontese) comprendente importanti riti popolari come l’allestimento delle “Cone” e la recita delle “Ninnarò” durante il periodo della Novena di Natale, oltre a vari eventi di tipo natalizio che allietano la città francofontese di cui il più importante è il “Presepe Vivente” che si tiene presso il sito del Castello di Chadra a poca distanza dalla città francofontese, oltre alla preparazione di tradizionali piatti tipici durante il periodo natalizio.

La solennità dell’Immacolata e l’inizio del periodo natalizio francofontese

I festeggiamenti iniziano con la solennità consacrata alla “Madonna Immacolata” (per saperne di più sul suo culto clicca qui), molto importante per i francofontesi poiché inaugura le festività natalizie in questa cittadina montana dai riti sacri non dissimili a quelli delle limitrofe cittadine iblee (come per esempio Buccheri). Questa festa è prevalentemente liturgica poiché si hanno solo Messe solenni celebrate in pompa magna presso la Chiesa dell’Angelo Custode alle ore 11.00 e 18.00 circa, alla presenza della statua della “Madonna Immacolata”.

Il Natale Francofontese

Le “Cone”, “A Nuvena re Ninnarò”, “U Cantu do Iadduzzu”

Dopo la festività di “Santa Maria Immacolata”, la città francofontese si appresta a celebrare il “Santo Natale” (per saperne di più clicca qui) venendo riccamente addobbata a festa con luci, addobbi natalizi e presepi in vetrina posti nei negozi del centro storico francofontese. Presso alcune case del centro storico vengono allestite le “Cone”, altarini recanti statuette o immagini sulla “Natività di Gesù Bambino” incoronati con ghirlande di asparago selvatico e agrumi (quest’usanza è comune anche nelle vicine città di Carlentini e Lentini). Nel frattempo in città vengono organizzati numerosi spettacoli incentrati sul “Natale” e per le strade possiamo incontrare i “Ciarameddari” che con le loro “Ciaramedde” (zampogne) suoneranno canzoni natalizie tradizionali per le strade del centro storico francofontese. Un’altra usanza è cantare “A Nuvena re Ninnarò”, ossia la “Novena delle Ninnenanne”; per i nove giorni che precedono la Vigilia di Natale vengono cantate delle nenie in dialetto francofontesi simili a ninnenanne incentrate sulla fanciullezza di “Gesù Bambino”. Una di queste recita queste parole;

Siciliano

“Quantu jè bedda Maria oh
quantu jè Santa
‘dda mudestia cu cui
*Gesuzzu teni
tutta giuliva la ninna ci canta
jè supra li rinocchia lu manteni
cu santa rivirenza si l’ammanta
jè l’Angili ca sonunu tratteni
jè mentri Gesuzzu dormi jè vigilanti
pri tia sta Bedda Matri
in ogni stanti”.

Italiano

“Quanto è bella Maria oh
quanto è Santa
con quella modestia con cui
Gesù Bambino tiene
tutta giuliva la ninna gli canta
e sopra le ginocchia lo mantiene
con santa reverenza se l’abbraccia
è gli Angeli che suonano trattiene
e mentre Gesù dorme è sveglia
per te la Bella Madre
in ogni istante”.

* nome con cui in Sicilia viene chiamato “Gesù Bambino”.

Le novene si concludono il 24 Dicembre con il “Cantu do iadduzzu” (“Canto dei galletto”) che risuona in città per la mattina della “Vigilia di Natale”. Durante questa “Novena” si organizzano anche piccoli spettacoli pirotecnici.

La Vigilia, il Giorno di Natale e il Presepe Vivente di Francofonte

Il 24 Dicembre è usanza invitare amici e parenti per trascorrere la serata natalizia tutti insieme. La giornata passerà prevalentemente cucinando le pietanze per la sera intramezzando qualche giocata o a carte (soprattutto a Poker, “Scala 40”, “Scupuni”, “Briscula”, “Setti e Menzu”, “Zicchinettu” ecc…) oppure a Tombola. Arrivata la sera tutti gli invitati si ritroveranno insieme per cenare con deliziose focacce caserecce denominate “Scacciati”, “Scacciuna”, “Sfinciuna”, “Cudduruna” e “Mpanati”, farcite con ingredienti vari (salumi, formaggi, pomodori, verdure selvatiche, broccoli, ricotta, pomodori secchi, baccalà, patate ecc…) e con i dolciumi tradizionali del Natale tra cui i “Mustazzola” (pani dolci a base di miele), torroni al miele a base di mandorle, nocciole o sesamo, i Torroncini all’arancia, la “Cutugnata” (marmellata indurita di mele cotogne avente forme fantasiose), i “Cassateddi” con la ricotta dolce e altri dolci tipici locali perlopiù a base di agrumi. Dopo la cena gli invitati si ritroveranno a giocare a carte in attesa della Mezzanotte voce verranno scartati i tradizionali doni natalizi. Dopo c’è chi va alla Messa notturna con cui si commemora la “Nascita di Gesù Bambino”, oppure si resta a giocare fino a note inoltrata (certe volte anche fino alle prime luci dell’alba).

L’indomani, “Giorno di Natale” (25 Dicembre) gli stessi invitati della sera prima si ritroveranno per il tradizionale “Pranzo di Natale” molto simile a quello pasquale per le ricette, tranne che per i dolci, che sono quelli tipici di Natale (vedi più sopra). Dopo aver mangiato si va tutti insieme al Presepe Vivente di Francofonte che, se organizzato, si tiene presso le antiche rovine del castello di Chadra.

Questo Presepe è perlopiù organizzato da organizzazioni giovanili francofontesi che, tramite esso, cercano di riportare alla luce le vecchie tradizioni contadine incentrate sul Natale festeggiato secoli fa nelle campagne francofontesi, facendo conoscere i vecchi mestieri campestri dei tempi passati. Difatti, come nella maggior parte dei Presepi Viventi in Provincia di Siracusa,troviamo figuranti vestiti con gli abiti dei contadini siciliani delle epoche settecentesche e ottocentesche che recitano le parti del “Pasturi” (il pastore che curava le pecore), del “Furnaru” (colui che faceva il pane), del “Cannistraru” (colui che intrecciava i “Panari”, i “Cannistri” e le “Cavagne”, recipienti utilizzati anticamente dai contadini), “U Ricuttaru” (colui che faceva la ricotta e il formaggio) “U Firraru” (il fabbro) e infine spiccano le figura del “Massaru” (il tipico contadino siciliano dei secoli passati) e della “Massara” (la moglie del “Massaru”). Poco più in la vi è la “Mangiatura” (“Mangiatoia”) dove vi viene rappresentata la “Nascita di Gesù” da due figuranti che fanno la parte di “San Giuseppe” e di “Maria” assieme ad un bue e ad un asino. “Gesù Bambino” è quasi sempre raffigurato da una statuina che lo ritrae o da un bambolotto. Bisogna dire che il Presepe Vivente di Francofonte inizia il 25 – 26 Dicembre e termina quasi sempre il 6 Gennaio,

Il Capodanno e la conclusione del Natale Francofontese

Passato il Natale, dopo una settimana verrà festeggiato il Capodanno, che verrà passato sempre tra amici e parenti. Il programma della “Vigilia di Capodanno” (31 Dicembre) si presenta simile a quella di Natale, soltanto che cambiano le specialità. Difatti assieme al tradizionale Zampone con le lenticchie, troviamo quasi sempre ghiotte pizze caserecce condite con ingredienti vari (pomodori, salumi, pesce, formaggio, ortaggi ecc…) a cui seguono i tipici dolci natalizi. Dopo la cena la serata verrà passata giocando in attesa dello scocco della Mezzanotte. Arrivata quest’ultima vi sono grida e applausi a cui seguono brindisi a base di spumante. Dopo si va tutti in strada a salutare l’Anno Nuovo a suon di petardi e di ogni sorta di fuoco artificiale. Dopo aver sparato o si ritorna a giocare fino all’alba, o si va insieme nei vicini locali notturni di Brucoli,,Agnone Bagni, Lentini, Augusta e Catania, oppure s va a cercare nei bar i celebri “Cornetti caldi” appena sfornati.

L’indomani per il “Giorno di Capodanno” (1 Gennaio), si pranzerà tutti insieme con le specialità sopraelencate. Dopodiché si farà un’ultima giocata tutti insieme oppure si andrà a fare una passeggiata presso una delle vicine località turistiche (Lentini, Augusta, Siracusa, Catania, Vizzini, Militello e Caltagirone).

I festeggiamenti natalizi termineranno il 6 Gennaio con l’ “Epifania”, dove verranno organizzati vari spettacoli con cui si saluteranno le feste natalizie. Tra essi va citato il piccolo ma interessante Presepe Vivente organizzato dalla Parrocchia di San Francesco di Assisi.

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