*Francofonte, Rovine del Castello di Ossena

Dalla S.P. 13 Francofonte – Scordia raggiungiamo il bivio Scordia – Militello andando in quest’ultima direzione imboccando così la S.P. 47 Francofonte – Militello. Subito alla nostra sinistra presso l’ingresso di una villa con una nicchia in cui è posta una “Madonna”, vi è una traversa sterrata di campagna che scende presso il corso del Fiume Ossena. Scesi presso il fiume dobbiamo andare in direzione sud ovest presso un inghiottitoio posto tra la confluenza dei Torrenti Ossena (posto a nord ovest) e Sperone (invece posto a sud ovest). Qui vi è una sentiero scosceso che ci conduce a sud ovest sul rilievo montano in cui sono posti i ruderi del Castello di Ossena, che ricadono in un fondo privato in parte utilizzato come campo agricolo.

Esso era una fortezza di origine medievale eretta presso un casale rurale sorto su un centro abitato semi rupestre di origine bizantina per sorvegliare uno dei punti di transito tra la zona centrale ed orientale della Sicilia. Dopo il terremoto del 1693 sulle rovine del castello venne eretta una masseria, anch’essa abbandonata e quindi caduta in rovina. Oggi possiamo ammirare i resti di questa masseria (di cui si salvano i muri perimetrali) e i basamenti originari dei bastioni di guardia del castello sotto cui vi sono degli ipogei ancora rimasti intatti.

A poca distanza dal sito occupato dal castello vi sono i ruderi di un villaggio semi rupestre di origine greca ma abitato anche in epoca romana e bizantina in cui sono visibili ancora edifici abitativi in parte posti dentro grotte ed anfratti. Qui vi è posta anche una Basilica rupestre con tracce di affreschi. Queste case rupestri vennero utilizzate dai pastori e dai contadini locali fino alla prima metà del 900.

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