Giarratana, Centro urbano e storico di Giarratana

Giarratana

Centro urbano e storico di Giarratana

Il centro urbano di Giarratana è il meno esteso tra i comuni della Provincia di Ragusa, ma la sua poca estensione è compensata da un preciso assetto urbano dovuto alla distruzione avvenuta in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 della preesistente cittadina medievale posta sul poco lontano colle di Terravecchia (a nord dell’attuale Giarratana), che venne ricostruita a partire dal 1700 sull’attuale sito posto suò rilievo ibleo noto come “Puoju di li Ddisi” ossia “Poggio delle Dise”, toponimo derivante dalla presenza di numerose piante di ampelodesmo (in siciliano “Disa” ).

La città giarratanese, posta sul sopracitato rilievo ibleo, è lambita da due corsi d’acqua che confluiscono entrambi presso il Fiume Irminio a sud del centro urbano; essi sono il Torrente Tiracavalli ad est (che per un consistente tratto è inglobato sotto la periferia orientale cittadina) e il Torrente Cuccovio ad ovest.

L’attuale cittadina giarratanese è collocata sulla direttrice solcata dalla SS 194, strada che collega a Ragusa oltre alla limitrofa Monterosso Almo, i centri dell’area sudorientale della Provincia di Catania (Licodia Eubea, Vizzini, Militello ecc…) e dell’area nord del siracusano (Francofonte, Carlentini e Lentini, quindi anche all’Autostrada Catania – Siracusa). Giarratana quindi è un attivo centro di “transito” che viene agevolato anche grazie alla costruzione delle “Circonvallazioni” poste a sudest e a nordovest del tessuto urbano giarratanese mentre in precedenza il traffico veicolare entrava all’interno del centro storico giarratanese.

L’assetto urbano di Giarratana forma una grande “scacchiera” formata da strade intersecanti di cui le principali sono il Corso Umberto I (direttrice nord – sud e viceversa) e il Corso XX Settembre (direttrice est – ovest) che, incrociandosi, dividono la cittadina in quattro distinte aree perfettamente collegate tra loro tramite il sopracitato reticolo stradale e che fungeva da “attraverso urbano” della SS 194.

I quartieri più moderni sono collocati a sud e ad est lungo la sponda del Torrente Tiracavalli (che come detto in precedenza è stato convogliato nel sottosuolo di quest’area cittadina). In queste aree vi sono i ruderi della Villa Romana di Orto Mosaico posta a sudovest di Giarratana lungo la Via Gulfi, la piccola Chiesa di Santa Maria delle Grazie con la limitrofa Villa Comunale posti al termine del tratto orientale del Corso XX Settembre all’imbocco della S.P. 57 per Palazzolo Acreide, e la fontana – abbeveratoio nota come “U Rugghiu” collocata in Via delle Ninfe presso l’imbocco della strada che costeggia il Torrente Cuccovio.

Il centro storico, composto da interessanti edifici settecenteschi, ottocenteschi e novecenteschi , è posto a ridosso dell’incrocio tra i Corsi Umberto I e XX Settembre; in quest’ultima strada si affacciano interessanti palazzi in stile neoclassico di cui va citata la sede della Biblioteca Comunale cittadina e la barocca Chiesa di San Bartolomeo Apostolo consacrata al “Patrono” di Giarratana. Poco più a nord all’incrocio tra la Via Garibaldi ed il Corso Umberto I, è posta la Piazza Vittorio Veneto che è la principale della cittadina giarratanese, in cui possiamo ammirare la Chiesa Madre di Santa Maria Annunziata consacrata a “San Giuseppe”, il Palazzo Municipale e il Monumento ai Caduti della I guerra mondiale. Proseguendo per il Corso Umberto I tramite una scalinata raggiungiamo la Chiesa di Sant’Antonio Abate consacrata a “Santa Maria della Neve”, venerata come “Patrona” cittadina.

 Nell’area nordoccidentale del centro storico giarratanese tra le Vie Roma e Cavallotti, è posto il pittoresco quartiere noto come “U Cuozzu”, abbarbicato presso l’area più alta del “Puoju di li Disi” considerato come un vero e proprio “Museo a cielo aperto” in cui possiamo ammirare interessanti edifici settecenteschi di cui il più importante è il “Palazzo Barone” posto tra le Vie Cavallotti e Nino Bixio (ad ovest della Chiesa di Sant’Antonio Abate), oggi sede del Museo Ibleo dell’Emigrazione. La sommità del quartiere “U Cuozzu” è dominata da un rilievo ibleo posto in corrispondenza del vertice nordoccidentale della cittadina giarratanese, in cui sono poste le rovine del “Castello dei Settimo” la residenza settecentesca dell’omonima famiglia aristocratica più importante di Giarratana che oggi risulta diroccata, posta all’interno di un’interessante area di verde pubblico.

Il centro storico di Giarratana si anima in occasione della “Sagra della Cipolla” e durante le festività religiose, in maniera particolare quelle legate a “Sant’Antonio Abate”, “San Giuseppe”, “Santa Maria della Neve” e “San Bartolomeo Apostolo”.

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