Giarratana, Chiesa di Sant’Antonio Abate e Santa Maria della Neve

Giarratana

Chiesa di Sant’Antonio Abate e Santa Maria della Neve

La barocca Chiesa di Sant’Antonio Abate consacrata al culto di “Santa Maria della Neve”, è l’edificio monumentale più bello della piccola cittadina iblea giarratanese oltre ad essere la seconda chiesa più grande della cittadina iblea dopo quella intitolata al Patrono “San Bartolomeo Apostolo”. Essa è posta a sudest del quartiere noto come “U Cuozzu”, collocata tra le Vie Giuseppe Verdi e Savonarola affacciandosi su di uno scenografico sagrato, mentre ad est si affaccia sul tratto settentrionale del Corso Umberto I da cui la si raggiunge tramite una scalinata.

La prima chiesa consacrata a “Sant’Antonio Abate” era presente presso l’antica Giarratana situata sul colle di Terravecchia venendo citata sin dal secolo 1300 come “Chiesa Sacramentale” consacrata al culto della “Madonna della Neve” la cui immagine era collocata all’interno di questo edificio sacro. In seguito all’editto redatto il 20 Maggio 1643 dall’allora regnante di Sicilia Filippo IV d’Asburgo, “Santa Maria della Neve” venne proclamata il 19 Marzo 1644 “Patrona” di Giarratana, venendo festeggiata il 5 Agosto di ogni anno. Il titolare della chiesa “Sant’Antonio Abate” invece veniva celebrato il 17 Gennaio. La chiesa venne completamente distrutta assieme a tutta la cittadina di Giarratana in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693. In seguito alla ricostruzione della nuova Giarratana sul colle noto come “Puoju di li Ddisi”, più a sud rispetto al sito di Terravecchia, cominciò il cantiere con cui venne costruita la nuova Chiesa consacrata sia a “Sant’Antonio Abate” che a “Santa Maria della Neve”. L’edificio sacro venne progettato dall’architetto siracusano Mario Diamanti (colui che curò la ricostruzione della Chiesa di San Sebastiano presso la vicina Palazzolo Acreide) e costruito completamente nel 1748. La nuova chiesa però venne ufficialmente consacrata il 21 Settembre 1783 dall’allora Arcivescovo Giovanni Alagona, a capo dell’Arcidiocesi di Siracusa (che allora comprendeva anche il territorio ragusano, tra cui anche Giarratana). La chiesa è rimasta aperta al culto facendo parte della Parrocchia retta dalla Chiesa Madre di Santa Maria Annunziata, subendo vari interventi di manutenzione durante gli anni. Oggi questa chiesa è considerata come una delle più importanti dell’area montana della Provincia di Ragusa ma anche come il principale monumento tardobarocco da ammirare all’interno della cittadina giarratanese.  

La Chiesa di Sant’Antonio Abate si affaccia su un ampio sagrato delimitato ai vertici da quattro obelischi che sostengono inferriate in ferro battuto che delimitano una specie di “veranda panoramica da cui si può ammirare dall’alto gran parte della cittadina giarratanese, i cui accessi sono posti lungo la Via Giuseppe Verdi (ai lati dell’edificio sacro).

La facciata barocca della chiesa è del tipo “a torre”, e si divide in tre ordini orizzontali. L’ordine inferiore è solcato da due colonne al centro e da quattro pilastri ai lati (aventi tutti capitelli tuscanici), che inquadrano i portali d’accesso dell’edificio sacro e reggono la trabeazione centrale delimitata da un’inferriata. Il portale centrale è di forma arcuata e ai lati reca due pilastrini che sorreggono l’architrave dell’apertura d’accesso; su di esso è posto un bassorilievo in pietra asfaltica raffigurante uno stemma araldico retto da un’acqua bicipite. I due portali laterali sono di forma rettangolare e sono sormontati da timpani triangolari che poggiano su eleganti travoni aventi fregi decorativi di tipo geometrico – floreale, su cui sono poste finestrelle di forma poligonale. L’ordine centrale è caratterizzato da un corpo al cui centro vi è posta l’elegante finestra centrale di forma poligonale con sommità arcuata sormontata da un elegante timpano barocco e recante un’artistica vetrata raffigurante “Sant’Antonio Abate e Santa Maria della Neve”, affiancata da due colonne e da due pilastri (uno per lato) tutti a capitello corinzio che sorreggono la trabeazione (anch’essa delimitata da un’inferriata in ferro battuto) su cui è adagiato l’ordine superiore dell’edificio sacro. Ai lati vi sono due contrafforti recanti pinnacoli a coppa che sorreggono dei “carciofi” di pietra (tipici ornamenti dello stile tardobarocco del Val di Noto), affiancati da due statue che raffigurano “San Francesco di Paola” e “Sant’Antonio di Padova” (opere dello scultore romano Mario Moschetti). L’ordine superiore della facciata è formato da un corpo avente tre nicchie campanarie arcuate delimitate da quattro pilastri a capitello corinzio che sorreggono il frontone superiore dell’edificio sacro, con ai vertici due pinnacoli a coppa terminanti anch’essi con “carciofi” di pietra (uno per lato). All’interno della nicchia centrale è posta una campana del 1647 su cui è inciso il “titolo” che la consacra alla “Madonna della Neve”. Il frontone superiore, delimitato ai vertici sempre dal medesimo tipo di pinnacolo (due per lato), riporta eleganti fregi in bassorilievo raffiguranti delle coccarde decorative, reggendo tramite un pinnacolo sferico la grande Croce in ferro battuto.

I prospetti laterali dell’edificio sacro che si affacciano presso la Via Savonarola e il Corso Umberto I sono di aspetto sobrio; possiamo ammirare comunque il portale laterale della chiesa di forma rettangolare posto in Via Savonarola, abbellito da un travone con artistica chiave di volta, su cui è posto un timpano spezzato; mentre sul Corso Umberto I vi sono alcune eleganti finestre rettangolari appartenenti alla sagrestia e alla casa canonica.

L’interno della Chiesa di Sant’Antonio Abate presenta tre ampie Navate disposte a “Croce Latina” divise da ampie arcate sorrette da pilastri con eleganti capitelli corinzi, che sorreggono l’elegante volta (delimitata da un’inferriata smaltata) che reca eleganti stucchi decorativi di colore dorato.

Presso la Navata centrale possiamo ammirare: il cartiglio in stucco dorato riportante la targa con cui si attesta la consacrazione della chiesa avvenuta nel 1783 ad opera dell’Arcivescovo Giovanni Alagona (posto sull’ingresso centrale dell’edificio sacro), due acquasantiere in pietra basaltica (posti sempre presso l’ingresso della chiesa), un interessante Organo a canne e un Pulpito ligneo (posti l’uno di fronte all’altro rispettivamente alla nostra sinistra e alla nostra destra, venendo dall’ingresso). Da menzionare anche la pavimentazione formata da piastrelle in maiolica settecentesche.

Al termine della Navata è posto l’ampio Presbiterio, delimitato da un’elegante inferriata in ferro battuto avente un cancelletto d’ingresso. Nelle pareti laterali possiamo ammirare l’interessante Coro ligneo mentre al centro vi è collocato lo stupendo Altare Maggiore in stile barocco decorato da stucchi dorati, composto da due eleganti colonne con capitelli corinzi che sorreggono un ampio timpano spezzato sopra cui è collocato l’elegante frontone di coronamento abbellito da statue di Angeli; al centro è posta la nicchia arcuata in cui è collocata la statua cinquecentesca proveniente dall’antica Giarratana raffigurante la “Madonna della Neve”, Patrona cittadina posta nell’artistico fercolo che viene portato in processione il 5 Agosto di ogni anno per le vie del centro abitato giarratanese.

Nelle due Navate laterali possiamo ammirare eleganti Altari in stile barocco in cui sono poste varie opere d’arte sacra che sono: i dipinti raffiguranti “Il Martirio di Santo Stefano” e “I Santi Francesco di Paola e Corrado”, la statua di “Santa Maria Assunta” scolpita nel 1904 dallo scultore Giuseppe Giuliano da Palazzolo Acreide (SR), il dipinto seicentesco raffigurante “La Gloria di Sant’Antonio”, la tela che raffigura “Santa Maria della Neve” dipinta nel 1865 dal pittore Gaetano Di Stefano di Chiaramonte Gulfi e infine la statua raffigurante il “Cristo Risorto” che viene celebrata durante il periodo pasquale.

Presso la Navata destra possiamo ammirare inoltre la bella Cappella laterale in cui è posta la statua del 1626 raffigurante “Sant’Antonio Abate” (proveniente dall’antica chiesa posta presso la preesistente cittadina giarratanese distrutta dal sisma del 1693) che viene portata in processione per le vie di Giarratana la Domenica limitrofa alla data del 17 Gennaio.


La statua di “Sant’Antonio Abate” venerata a Giarratana.

Alla fine delle due Navate possiamo ammirare le Cappelle del “Santissimo Sacramento” e di “Santa Maria Addolorata” a sinistra e a destra del Presbiterio, presentanti eleganti Altari oltre ad opere d’arte sacra. Nella “Cappella del Santissimo Sacramento” è posto un elegante Altare in marmo policromo sul cui Tabernacolo è posta una statua raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù”. Nella “Cappella di Santa Maria Addolorata” oltre all’elegante Altare (sempre in marmo policromo) e agli stucchi decorativi è posto il gruppo scultoreo che raffigura la “Madonna dei Dolori” che reca in grembo il “Cristo Morto”; sull’Altare è posto un dipinto raffigurante la “Deposizione di Cristo”.

Va inoltre detto che nel periodo della “Settimana Santa” viene esposta la grande “Taledda” ossia un telone su cui sono raffigurate la “Passione e morte di Cristo”.

Possiamo ammirare infine la Sacrestia in cui sono poste varie opere d’arte sacra.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Parrocchia di Santa Maria Annunziata.

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