*Giarratana, Monte Lauro

Giarratana

*Monte Lauro


Il Monte Lauro, la vetta più alta dei Monti Iblei fotografata da Vizzini (CT).

Il Monte Lauro, con i suoi 987 metri d’altezza, è la principale vetta dei Monti Iblei posto tra Province di Ragusa, Siracusa e Catania andando a comprendere i territori di Giarratana, Buccheri (RG) e Vizzini (CT), la cui vetta la si raggiunge dalla S.P. 12 Giarratana – Buccheri (che in territorio siracusano è nota come S.P. 6 Buccheri – Giarratana) superando il bivio con la S.P. 11 per Monterosso Almo e avendo come riferimento le alte antenne poste sulla sua sommità; entrati in Provincia di Siracusa (territorio comunale di Buccheri) bisogna imboccare una traversa alla nostra sinistra che scavalca la SS 124 Buccheri – Vizzini e conduce sull’esatta vetta del Monte Lauro.

Il Monte Lauro è chiamato così per presenta di piante di Alloro (in siciliano “Lauru” ) ed è un rilievo di origine vulcanica formatosi in seguito ad esplosioni vulcaniche sottomarine che hanno fatto man mano innalzare innalzare il fondo marino formando così la cuspide sud orientale della Sicilia formata dai Monti Iblei, vasto altopiano solcato dalle “cave iblee” in cui scorrono importanti corsi d’acqua. Questo vulcano innalzandosi era formato all’attuale Monte Lauro e dai limitrofi rilievi iblei (Monte Contessa e Serra Casale), formava il sopracitato vulcano sottomarino la cui bocca era posta nella sottostante conca di Contrada Guffari, che si innalzò andando a formare la cuspide meridionale della Sicilia e formando una vera e propria “cintura di fuoco” con l’Etna. Il Monte Lauro si troverebbe inoltre al centro di alcune faglie che, andrebbero ad intersecarsi con le viscere del vulcano catanese e con altre del Mediterraneo, tra cui quella quella ubicata nel fondo del Mare Ionio epicentro dei tragici terremoti che hanno sconvolto la Sicilia del 1693, del 1901 e del 1990; infatti l’attività vulcanica di scorrimento delle faglie situate sotto i Monti Iblei è in attività ed è monitorata.

Il Monte Lauro si presenta come un tavolato composto appunto da pareti in pietra lavica circondato da varie aree boschive poste nei territori di Giarratana, Buccheri e Buscemi. Il sottosuolo corrispondente all’antica caldera vulcanica racchiude una grande riserva idrica che da vita ai Fiumi Anapo ed Irminio oltre ad altri corsi d’acqua che si immettono più a nord nei Fiumi Dirillo o San Leonardo.

Il Monte Lauro possiede un’immensa ricchezza naturalistica oltre ai sopracitati boschi, che da rifugio a molte specie animali. In queste aree sono diffuse sia la raccolta di funghi commestibili che la caccia, anche se queste due attività sono fortemente limitate dal Demanio forestale di cui il Monte Lauro e i suoi territori limitrofi, avendo quindi le dovute autorizzazioni e licenze per raccogliere funghi e praticare attività venatorie.

Sulla sopracitata cima del Monte Lauro, in cui svettano alte antenne e ripetitori radiotelevisivi (la cui copertura copra gran parte della Sicilia sudorientale), vi sono le rovine di un piccolo edificio rurale (cappella?) posto di fronte ad un sentiero che conduce alla vicina pineta posta presso la zona di Contrada Santa Maria (in territorio buccherese).

Dalla cima del Monte Lauro si possono ammirare a nordovest le aree del territorio vizzinese vizzinesi occupate da una grande centrale eolica, mentre a nordest possiamo ammirare la valle del Fiume San Leonardo e anche l’imponente sagoma del Vulcano Etna.

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