*Giarratana, Area iblea e sito archeologico di Contrada Monterotondo

Giarratana

*Area iblea e sito archeologico di Contrada Monterotondo

A sudest di Giarratana è posta l’area iblea di Contrada Monterotondo, chiamata così per la presenza di un curioso rilievo montuoso che si può raggiungere dalla “Strada Comunale Monterotondo” (il cui imbocco è posto a sudest di Giarratana presso la Via dei Martiri) o dalla S.P. 59 Modica – Giarratana (il cui imbocco è posto dopo il ponte sul Fiume Irminio sulla SS 194 Giarratana – Ragusa). In ogni caso bisogna tenere come punto di riferimento il sito montuoso che si presenta di forma troncoconica, la cui sommità la si raggiunge tramite la stradina che collega tra loro la strada “Monterotondo” e la S.P. 59 (la prima traversa asfaltata posta rispettivamente alla nostra destra e alla nostra sinistra venendo da Giarratana a seconda delle strade che percorriamo) tramite un sentiero delimitato da due pali della luce (e chiuso da una sbarra di ferro) che conduce sulla vetta di questo curioso colle posto in mezzo ad un’area agricola.

Sul colle di Contrada Monterotondo troviamo i ruderi di un’antica masseria rurale sorta molto probabilmente sui resti di una fortezza medievale nota come “Castello di Contrada Monterotondo” di cui ora restano i basamenti, facente capo all’omonimo feudo medievale appartenente un tempo all’antica Giarratana posta sul colle di Terravecchia (l’odierna cittadina giarratanese è stata edificata nell’area appartenente ai feudi di Monterotondo e Donna Scala). Questa fortezza molto probabilmente sorgeva su un preesistente insediamento esistito in epoca tardoellenistica – romana la cui presenza è attestata dal rinvenimento di frammenti ceramici risalenti alle preesistenti epoche la cui datazione va dal II al IV secolo d.C. nel periodo compreso tra i secoli 100 e 300 d.C.

Le pareti del sito montuoso presentano vari ipogei rupestri di epoca neolitica ma riutilizzati durante il periodo bizantino (V secolo d.C. nel periodo compreso tra i secoli 401 e 500 d.C.), di cui il più grande si presenta simile a quello del limitrofo bosco di Contrada Calaforno che è stato studiato a partire dal 1991. La grotta presenta un corridoio che precede una serie di tredici “stanze”; doveva molto probabilmente trattarsi di un sito abitativo anche se non si esclude un utilizzo di tipo “funerario”.

Va detto infine che dalla sommità del rilievo di Contrada Monterotondo si può ammirare un ottimo panorama su Giarratana e sulle limitrofe vallate fluviali comprendenti il corso del Fiume Irminio e dei suoi affluenti (i Torrenti Liequa, Tiracavalli e Cuccovio) oltre ad un’ampia visuale sul bosco di Calaforno (verso sudovest).

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