Giarratana, Quartiere “U Cuozzu” (Edifici storici, Edicola Votiva e “Museo a Cielo Aperto”)

Giarratana

Quartiere “U Cuozzu”
(Edifici storici, Edicola Votiva e “Museo a Cielo Aperto”)

Il quartiere storico noto come “U Cuozzu” è considerato come l’area più pittoresca della cittadina di Giarratana. Esso è collocato nella parte più alta del colle noto come “Puoju di li Ddisi” a ridosso del “Castello dei Settimo” ossia la residenza dell’omonima famiglia nobiliare che deteneva la feudalità di Giarratana e del suo territorio limitrofo. Il nome “Cuozzu” indica appunto la presenza di questo rilievo montuoso di matrice iblea su cui è stato edificato l’omonimo quartiere caratterizzato da vicoletti e scalinate, delimitato dalle Vie Roma e Cavallotti e solcato dalle Vie Cairoli, Giuseppe Verdi, Nino Bixio, Ruggero Settimo e Pietro Novelli. Questa zona la si può raggiungere più facilmente tramite il Corso Umberto I superando la scalinata d’accesso alla Chiesa di Sant’Antonio Abate per poi arrivare all’imbocco di Via Cairoli; tramite quest’ultima via accediamo al quartiere noto appunto come “U Cuozzu”.

Questo quartiere è composto da interessanti edifici settecenteschi composti da “Dammusi” dal basso tetto e “Case Terragne” in stile rustico (che possono presentare anche cortili interni) che si affacciano presso pittoresche scalinate che fungono da strade di accesso all’area più alta del quartiere posta nel vertice nordoccidentale di Giarratana. Questi edifici erano abitati perlopiù da artigiani, pastori e contadini.

All’incrocio tra le Vie Cairoli e Roma è posta una stupenda Edicola Votiva composta da una nicchia arcuata in cui è collocato un bassorilievo raffigurante l’Ostensorio, affiancata da formelle che raffigurano Angeli in preghiera sopra cui sono poste lapidi riportanti le diciture “Mostraci Signore il tuo volto” (vertice sinistro) “e noi saremo salvi” (vertice destro), mentre sotto la nicchia vi è incisa la scritta “Sia lodato Gesù Cristo“; la parte superiore riporta un mascherone raffigurante il “Cristo incoronato di spine”, sopra cui vi è un travone che reca un artistico frontone aventi decori scultorei geometrici e riportante al centro la figura di un cuore. Un pinnacolo sferico sorregge una grande “Croce” in ferro battuto.

Presso il quartiere noto come “U Cuozzu” possiamo ammirare il “Museo a Cielo Aperto”, uno spazio espositivo etno – antropologico istituito il 14 Agosto 1997 presso l’area più antica della cittadina giarratanese formata dai sopracitati edifici in stile rustico che formano questa pittoresca zona di Giarratana.

Questo museo è formato da vari ambienti in cui sono stati ricreati scenari che riproducono lo stile di vita della Sicilia sudorientale tra gli anni 1700 e la prima metà del 1900, popolata in prevalenza da pastori, contadini e artigiani (ossia le categorie di gente che abitavano “U Cuozzu” di Giarratana). Nei vicoletti possiamo quindi ammirare all’interno delle rustiche abitazioni del quartiere le riproduzioni degli arredi delle epoche sopracitate, ma anche molti strumenti di lavoro tra cui strumenti per la tessitura, la produzione di alimenti (pane, formaggio ecc…), carretti e attrezzi agricoli ecc…

Presso la parte meridionale del “Cuozzu” tra le Vie Giuseppe Verdi e Cavallotti, vi sono comunque eleganti edifici abitativi di cui va citato il “Palazzo Barone” che è il più importante edificio aristocratico della cittadina di Giarratana sede del Museo Ibleo dell’Emigrazione, oltre alla barocca Chiesa di Sant’Antonio Abate consacrata al culto di “Santa Maria della Neve” (Patrona della cittadina giarratanese).

A nord invece sono poste le rovine del “Castello dei Settimo”, collocate nella parte più alta del colle in cui è posta l’attuale Giarratana e circondate da un vasto parco urbano, raggiungibili dal tratto settentrionale di Via Nino Bixio e dalla Via Catania al termine del quale è posto un edificio ospitante serbatoio idrico di fianco al quale vi è posto il sentiero che conduce ai ruderi del palazzo che un tempo ospitava la residenza dei Marchesi di Giarratana. In questa zona è posto anche un piccolo abbeveratoio di pietra su cui è posta una statua raffigurante la “Madonna”.

Va detto infine che presso “U Cuozzu”,durante il periodo natalizio viene organizzato un interessante “Presepe Vivente” organizzato dall’associazione “Amici Ro Cuozzu”, considerato tra i migliori del ragusano (assieme a quelli di Monterosso Almo e Ispica) la cui scena della “Natività” è rappresentata presso il poco lontano “Castello dei Settimo”; per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook del Presepe Vivente di Giarratana, mentre per saperne di più come visitate il “Museo a Cielo Aperto” e “U Cuozzu” in generale visitate le pagine facebook dell’Ufficio Turismo Giarratana o delle associazioni “Giarratana on the way” e “Amici Ro Cuozzu”.

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