*Giarratana, Villa Romana di Contrada Orto Mosaico

Giarratana

*Villa Romana di Contrada Orto Mosaico

La Villa Romana di Giarratana posta in Contrada Orto Mosaico (area della periferia sudoccidentale della cittadina giarratanese) è considerata come uno dei siti archeologici di epoca romana più interessanti del ragusano. L’area in cui sono posti i suoi ruderi la si raggiunge tramite la Via Gulfi, (strada raggiungibile dalla parte meridionale del Corso Umberto I imboccando Via Savonarola) e da qui andiamo in direzione sudovest potendo notare alla nostra sinistra un reticolato ed un’inferriata di colore verde al cui centro è posto un cancello da cui si accede all’area archeologica in cui sono posti i ruderi di questo insediamento romano.

La Villa Romana di Contrada Orto Mosaico venne scoperta durante una campagna di scavi archeologici effettuati a partire dall’anno 1989 in seguito a vari studi condotti da studiosi ed archeologi. Gli scavi vennero ripetuti negli anni 1990, 1996 e 2001 e al termine di essi vennero riportati quasi completamente alla luce i resti di una villa risalente al III secolo d.C. (201 – 300 d.C.) che doveva essere parte di un insediamento rurale posto a ridosso della “Via Selinuntina” ossia la strada che collegava le città greche di Siracusa e Selinunte (le cui rovine sono poste presso Castelvetrano in Provincia di Trapani) con pavimentazione in mosaico. Il rinvenimento di questi mosaici fece si che l’area circostante cominciò ad essere chiamata “Orto Mosaico” mentre prima era nota come “Margio”. Dagli studi effettuati molto probabilmente questa villa rimase incompleta venendo abbandonata già nel IV secolo d.C. (301 – 400 d.C.) essendo poi distrutta in seguito ad un’esondazione del limitrofo Torrente Cuccovio che provocò il crollo delle mura dell’edificio; lo strato composto da vari detriti fangosi che ricopre buona parte dei mosaici confermerebbe ciò.

La villa presentava tre edifici distinti che si affacciavano presso un largo cortile centrale, a meridione del quale doveva essere posto l’ingresso principale alla dimora. Ai fianchi del cortile sono posti gli edifici laterali della villa. L’ala nord dell’edificio è composta da una grande stanza centrale affiancata da sei ambienti composti da altrettante stanze (tre per lato, di cui quelle di fianco alla stanza centrale divise da una parete, mentre quelle esterne erano piuttosto simili a quelle centrali). All’interno di queste stanze sono stati rinvenuti i mosaici che danno il nome a questa villa, composti da varie raffigurazioni di motivi geometrici ad alto pregio decorativo composti da tessere di colore verde, marrone, rosso, nero e bianco. A poca distanza dal sito archeologico inoltre è stata rivenuta anche un bassorilievo raffigurante le divinità Hermes e Afrodite, posta presso il Museo Archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa.

L’area archeologica della Villa Romana di Orto Mosaico è sotto vincolo archeologico e tuttora non è possibile visitarla, ma bisogna dire che vanno necessariamente finanziate nuove campagne di scavo al fine di riportare alla luce gran parte del sito di epoca romana con la conseguente antropizzazione che permetterebbe una completa fruizione turistico – culturale di questo importante rudere di epoca romana.

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