*Ispica, Cava Giovara – Graffetta Superiore

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Ispica

*Cava Giovara – Graffetta Superiore

La cuspide sudoccidentale del territorio ibleo (e comunale) ispicese è ubicata presso l’area nota come “Graffetta”.

Essa è una contrada iblea collocata tra i territori di Pozzallo, Modica e appunto Ispica.

Si tratta di una zona nota anche come “Mandra Vecchia” da cui si originano due cave iblee, a nord la Cava Albarcara (vedi link nella pagina precedente) e a sud la Cava Giovara, quest’ultima nota anche come “Cava Graffetta”.

L’area ricadente nel comune di Ispica è nota come “Graffetta Superiore” ed è solcata dalla “Traversa Marabino – Graffetta” (il cui imbocco è posto sulla S.P. 46 “Ispica – Pozzallo” seguendo le indicazioni per queste due località iblee).

Vi sono diversi ruderi in questa contrada che molto probabilmente apparterrebbero ad antichi insediamenti rurali.

Quelli più interessanti solo però collocati nel retro della Villa Anna (raggiungibili da una traversa alla nostra destra posta dopo questa struttura ricettiva un tempo feudo delle famiglie Statella e Pandolfi, per saperne di più visualizzate il link “Feudo Graffetta – Statella” nella pagina precedente).

Si tratterebbe di ruderi di antichi edifici medievali di cui restano solo i basamenti (anche se potrebbero essere rovine molto più antiche).

In queste alture vi sarebbero anche piccoli ipogei o anfratti utilizzati come “ovili” rupestri di tipo fortificato (utilizzati per proteggere gli animali, specie ovini, dall’assalto di predatori).

In questo punto preciso, ci troviamo presso la sommità del rilievo da cui si originano le Cave Albarcara a nord e Giovara a sud.

La Cava Giovara (nota anche come “Cava Graffetta”) si apre a sud ed è solcata dall’omonimo torrente ormai secco che scorre verso sud fino all’area orientale di Pozzallo, la cui “foce” ormai interrata, è occupata da edifici residenziali e terreni agricoli.

In questa breve cava vi sarebbero varie rovine ancora non catalogate (siti abitativi, aree funerarie, insediamenti rurali?).

Va citata infine la folta vegetazione che ricopre le pareti di questa piccola ma interessante cavità.

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