Ispica, Centro urbano e storico di Ispica

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Ispica

Centro urbano e storico di Ispica

Uno scorcio di Ispica, cittadina ubicata sul Colle Calandra.

Il centro urbano di Ispica è interamente collocato sulla sommità del Colle Calandra.

Esso è formato dai quartieri periferici ubicati lungo il versante sudoccidentale del rilievo ibleo, mentre a nordest è posto il centro storico cittadino.

La piccola cittadina ispicese è attraversata dalla Via Statale (che è il tratto urbano della SS 115 che si va a collegare alle città di Modica e Ragusa) delimitante i quartieri “167” e  “Santa Maria delle Grazie” collocati lungo l’area sudoccidentale del centro urbano.

In queste zone di Ispica sono posti interessanti monumenti quali la Villa Bruno di Belmonte, le Chiese moderne di San Giuseppe, Santa Maria Immacolata e di Santa Maria delle Grazie, mentre ad ovest è posto il settecentesco Eremo della Madonna delle Grazie.

Il centro storico di Ispica, seppure non sia molto esteso, è uno dei più interessanti della Sicilia orientale per i suoi edifici in stile liberty e per la bellezza delle sue chiese barocche.

Esso è delimitato dalla Via Statale a sud, dall’area periferica di “Santa Maria delle Grazie” a nordovest e dalla Cava di Ispica a nordest.

Il centro storico ispicese è diviso a sua volta in due parti:

  • l’area più moderna posta ad ovest sulla sommità del Colle Calandra, caratterizzata da eleganti palazzi liberty che si affacciano su vie che si incontrano in maniera ortogonale formando isolati a scacchiera;
  • l’area più antica che si affaccia sulla cuspide nordorientale del Colle Calandra presso la Cava d’Ispica.

In mezzo a queste due zone del centro storico è ubicatala centrale Piazza Unità d’Italia di cui parleremo più sotto.

Ad ovest di Ispica vi è la zona nota come “Santa Maria delle Grazie”, oggigiorno inglobata all’interno della periferia occidentale cittadina e raggiungibile facilmente dalla Via Statale. 

Qui possiamo ammirare la moderna Chiesa della Madonna delle Grazie e il limitrofo nonché omonimo Eremo settecentesco.

La principale strada di accesso al centro storico è il Corso Umberto I, lungo viale alberato divenuto zona a traffico pedonale che collega la Via Statale alla centrale Piazza Unità d’Italia. 

In questa strada, oltre a vari esercizi commerciali e locali di ritrovo che di essa ne fanno di essa la principale “strada di passeggio” della cittadina, vi si trovano l’elegante Palazzo Bruno di Belmonte (che tuttora ospita il Municipio cittadino), il vecchio Mercato cittadino e il portico dell’antico Palazzo Statella.

Le Vie Duca degli Abruzzi, Vittorio Veneto e Rapisardi sono anch’esse molto importanti e sono le arterie principali della zona occidentale del centro storico, di cui fanno parte anche le Piazze Mazzini e Antonio Brancati.


Il Palazzo Bruno di Belmonte

Dopo aver percorso il Corso Umberto I, arriviamo presso la Piazza Unità d’Italia in cui si affacciano la settecentesca Chiesa Madre di San Bartolomeo, un altro monumentale Palazzo liberty appartenuto alla famiglia Bruno di Belmonte, e il Palazzo Cerruto.


La Piazza Unità d’Italia di Ispica.

Un tempo qui era presente anche il Convento dei Padri Cappuccini con la torre campanaria che fungeva da orologio, che però venne danneggiato durante la II guerra mondiale e demolito.

Al suo posto è stato edificato il moderno Edificio Scolastico di Ispica con una moderna torre orologio.

Al centro della piazza vi è un’ampia area di verde pubblico che funge da “villa comunale”, in cui è posto il Monumento ai Caduti della I guerra mondiale.

L’area attorno alla piazza, comprendente buona parte della zona moderna del centro storico ispicese. è nota come “Quartiere della Matrice”, in cui vi sono molti edifici piuttosto eleganti come i Palazzi Modica – Quattrocchi (Piazza Brancati), Favi (Via Foscolo), Favi – Denaro (Via Matteotti) e Zuccaro (Via Vittorio Veneto).


La Chiesa Madre di San Bartolomeo.


La torre dell’orologio di Piazza Unità d’Italia.


Il Palazzo Bruno di Belmonte di Piazza Unità d’Italia.

Da questa piazza raggiungiamo gli imbocchi delle Vie XX Settembre, Roma e il Corso Garibaldi, che conducono rispettivamente nelle zone meridionali, orientali e settentrionali del centro storico ispicese.

Da Via XX Settembre raggiungiamo la Piazza di Santa Maria Maggiore in cui è posta l’omonima Chiesa barocca posta di fronte ad un elegante loggiato semicircolare progettato dall’architetto netino Vincenzo Sinatra e candidato ad entrare nei luoghi Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nell’ambito delle Città Barocche del Val di Noto.

Nel circostante Quartiere che prende il nome della Chiesa sopracitata vi sono molti edifici storici, di cui quello più importante è il settecentesco Palazzo Gambuzza.


La Piazza di Santa Maria Maggiore col suo Loggiato.


La Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Dal Corso Garibaldi, in cui si affacciano il Palazzo Modica e l’ex Municipio di Ispica, si raggiunge la Piazza Santissima Annunziata in cui è posta la bella e omonima Chiesa.

A poca distanza è posta l’ex Chiesa di San Biagio.

Questa è la zona più a nord di Ispica, i cui limitrofi quartieri prendono il nome dai suddetti edifici di culto.

Il Corso Garibaldi.


La Piazza Santissima Annunziata, nella quale è ubicata l’omonima Chiesa.

Dalla Piazza Santissima Annunziata, tramite il Corso Vittorio Emanuele, entriamo nella zona nordorientale del centro storico ispicese, posta su uno sperone roccioso che si affaccia presso la Cava d’Ispica.

Essa è l’area più antica dell’attuale cittadina ispicese che un tempo faceva parte dell’antica “Spaccaforno” posta presso il limitrofo fondo della cavità in cui scorreva il Torrente Favara (ora ridotto allo stato di corso d’acqua meteorico, caratterizzato da un consistente scorrimento idrico che si manifesta in concomitanza di forti temporali).

Questa strada attraversa i quartieri di Sant’Antonio, che comprende l’area nota come “Cartidduni” che è la zona più antica dell’attuale città ispicesa.

Lungo il Corso Vittorio Emanuele possiamo ammirare molti edifici settecenteschi come l’ex Convento di San Giuseppe, i Palazzi Bruno – Vaccaro – Lentini, Tagliarini, Ravalli e Monaco, le Chiese di Sant’Antonio Abate e della Sciabica (quest’ultima di origine cinquecentesca) in prossimità della Piazza Sant’Antonio, e la Chiesa di Sant’Anna (ora “Auditorium Beata Maria Crocifissa Curcio”) posta alla fine della strada.


Il Corso Vittorio Emanuele.

Ad est del Corso Vittorio Emanuele raggiungiamo il pittoresco quartiere del Carmine posto nella cuspide nordorientale del sito collinare su cui è posta la cittadina ispicese.

Qui possiamo ammirare la Piazza Statella presso la quale si affaccia il Convento barocco della Madonna del Carmine, la principale “Patrona di Ispica” a cui è consacrata anche l’attigua Chiesa.

Poco più a sud, la Cava Tuono separa questa zona dal Quartiere di Santa Maria di Gesù (raggiungibile dalla Via Roma), collocato su di uno sperone roccioso che si affaccia sullo sbocco della Cava d’Ispica.

Qui è collocato il Convento Francescano di Santa Maria di Gesù con l’attigua Chiesa (visibili dalla SS 115 che da Rosolini conduce ad Ispica), comprendente anche la Cappella Bruno di Belmonte al cui interno sono sepolti gli esponenti di questa importante famiglia aristocratica ispicese.

Il centro urbano e storico di Ispica infine presenta pittoresche stradine e vicoli in cui si affacciano interessanti edifici abitativi, molti di essi divenuti sede di strutture ricettive.

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