Ispica, Chiesa di Santa Maria di Gesù e Convento

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Ispica

Chiesa di Santa Maria di Gesù e Convento
(Chiesa di Santa Maria di Gesù – Convento Francescano – Biblioteca “Padre Giuseppe Balestrieri” – Cappella “Bruno di Belmonte”)

Al termine della Via Roma, dalla Piazza Padre Pietro Iabichella raggiungiamo il Convento di Santa Maria di Gesù, di cui fanno parte anche l’attigua nonché omonima Chiesa, e la Cappella Sepolcrale appartenente alla famiglia Bruno di Belmonte.

Questo luogo sacro è collocato sullo sperone orientale del rilievo noto come “Colle Calandra” (sul quale è posta l’odierna città ispicese), delimitato a nord dalla breve cavità iblea chiamata “Cava Tuono”, che si affaccia sullo sbocco della Cava d’Ispica corrispondente alle aree di Vignale San Giovanni e Scalaricotta (colme peraltro di ruderi rupestri che formavano antichi insediamenti abitativi e siti funerari).

Il convento è ampiamente visibile dalla SS 115 “Ispica – Rosolini” (venendo dalla città rosolinese) e dall’imbocco della S.P. 47 “Traversa Barriera” (strada che costeggia la Cava d’Ispica conducendo al Parco Forza).

Questo tratto della Cava d’Ispica è collegato al Convento di Santa Maria di Gesù dalla “Scala di San Francesco”, posta in prossimità del tratto orientale della “Via Statale” (tratto urbano della SS 115 per Modica) e delimitata da un’edicola votiva in cui è collocata un mosaico raffigurante “San Francesco d’Assisi” (vedi link “Scala di “San Francesco” nella pagina precedente per saperne di più).


Il Convento di Santa Maria di Gesù posto sulla sommità del Colle Calandra, fotografato dalla SS 115.

Il monastero venne costruito tra il 1515 e il 1522 per volere di Donna Isabella Caruso – Moncada (moglie di Francesco II Statella), venendo affidato ai Frati Terziari Francescani.

Nel 1562 l’edificio conventuale appartenne all’ordine francescano dei Frati Minori Osservanti.

Il terremoto dell’11 Gennaio 1693 danneggiò l’originario edificio monastico, la cui ricostruzione avvenuta nei primi anni del 1700 venne finanziata dal Marchese Francesco V Statella.

Dopo la ricostruzione l’edificio conventuale ospitò la comunità dei Frati Minori Osservanti fino al 1866, anno in cui venne soppresso in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto dal Regno d’Italia.

Nei pressi del convento venne collocato il primo Cimitero di Ispica che rimase in attività dal 1840 al 1894, anno in cui venne costruito l’odierno cimitero cittadino posto in Contrada Garzalla, ad ovest della cittadina ispicese.

I terreni del vecchio cimitero vennero vennero bonificati e acquisiti assieme all’allora sconsacrato convento dal religioso Padre Salvatore Vella essendo sovvenzionato dalla famiglia Bruno di Belmonte.

Dal 1920 venne costruito un edificio scolastico per volere di Padre Giuseppe Balestrieri, a cui è intitolata l’odierna “Biblioteca” ubicata all’interno del convento.

Nel 1935 venne costruita la Cappella Bruno di Belmonte, edificio sepolcrale progettato nel 1926 dall’architetto Ernesto Basile.

Nel secondo dopoguerra, dopo aver ospitato fino agli anni 1980 una sezione delle scuole medie di Ispica, il Monastero di Santa Maria di Gesù è divenuto sede del collegio per i novizi francescani, retto dai Frati Minori, mentre la suddetta Chiesa è tuttora aperta al culto.

Il Convento attualmente può anche ospitare gruppi di pellegrini.

Passiamo alla descrizione dell’edificio sacro.

Il Convento di Santa Maria di Gesù si compone della Chiesa e dell’attiguo edificio monastico che, come detto prima, è raggiungibile sia dalla Via Roma (provenendo dal centro urbano di Ispica) sia dalla sopracitata “Scala di San Francesco” situata nei pressi del tratto della SS 115 noto come “Via Statale” che conduce ad Ispica (tenendo come riferimento il mosaico raffigurante “San Francesco d’Assisi”).

La facciata della chiesa avente un vistoso frontone triangolare su cui è posta una “Croce” in ferro battuto, presenta un elegante portale arcuato sormontato da un travone liscio sopra cui è posta la finestra centrale dell’edificio sacro.

Sul vertice destro è collocata la piccola torretta campanaria.

A sud chiesa è posto l’edificio conventuale caratterizzato da prospetto austero e semplice ma non per questo meno elegante, che domina lo sbocco della Cava d’Ispica.

Di esso possiamo ammirare l’ala più antica è formata da un porticato d’ingresso formato da ampie arcate sotto le quali vi sono gli accessi all’edificio monastico, alla cui sinistra arcate che sorreggono la veranda principale.

A sudovest è posta l’ala moderna del monastero che funge da “centro di formazione scolastica” (costruito nel 1920).

A sudest è collocata la “Cappella Bruno di Belmonte” riconoscibile da una piccola cupola.

L’interno della Chiesa di Santa Maria di Gesù possiede un’unica Navata con volta a botte adornata da eleganti stucchi (opera dello stuccatore palermitano Giuseppe Gianforma) di cui quelli posti all’ingresso del Presbiterio, tra i più eleganti della città di Ispica.

Nelle pareti laterali sono collocati sei Altari in stile barocco, opera dello scultore catanese Tommaso Privitera che li realizzò tra il 1770 e il 1771 (tre per lato).

All’interno di essi sono poste varie opere d’arte sacra tra cui vanno citati un “Crocifisso” ligneo, le statue di “Sant’Antonio di Padova” (che viene festeggiato ogni anno a Giugno), “San Francesco di Assisi”, “Santa Chiara di Assisi”, “Sant’Elisabetta di Ungheria” e “San Pasquale Baylon”.

Sull’Altare Maggiore settecentesco in marmo policromo adornato da statue di Angeli (opera dello sculture catanese Giambattista Marino) e formato da colonne che sorreggono un elegante frontone, è posta la statua di “Santa Maria Immacolata”.

Nelle pareti laterali del presbiterio vi sono due dipinti del pittore ispicese Giuseppe Assenza raffiguranti “La Natività” e “L’Assunzione di Maria” (dipinti rispettivamente nel 1934 e nel 1935).

Sotto il pavimento della chiesa vi sono le cripte sepolcrali in cui venivano deposti i frati (ormai murate).

L’interno dell’adiacente monastero presenta ancora le celle in cui dimoravano i frati, che si affacciano sul Chiostro interno delimitato da arcate che formano eleganti portici.

Qui vi è posto un giardino mediterraneo, al centro del quale è posta una scultura bronzea raffigurante “San Francesco d’Assisi”, opera dell’ispicese Vincenzo Assenza, collocata li dove vi era una cisterna sotterranea.

Il 4 Ottobre di ogni anno, ai piedi di questa statua viene posta una lampada ad olio votiva dal sindaco di Ispica in occasione dei festeggiamenti liturgici consacrati al “Santo Umbro”.

Il convento ospita anche la sopracitata “Biblioteca Padre Giuseppe Balestrieri” in cui sono posti vari manoscritti ecclesiastici.

Sul punto in cui era posto l’antico Cimitero di Ispica, è collocato l’istituto “Santa Maria di Gesù” in cui vengono formati i novizi francescani.

Esso comprende gli edifici scolastici ed un piccolo campetto sportivo. Qui vi è anche un ampio giardino – vialetto in cui sono posti bassorilievi raffiguranti le “Stazioni della Via Crucis” (opera dello sculture ispicese Salvatore Monaca).

Sull’estremità sudorientale è posta la Cappella Bruno di Belmonte, costituita da una costruzione in cemento armato.

Essa venne progettata nel 1926 dall’architetto palermitano Ernesto Basile (colui che progettò anche il Palazzo Bruno di Belmonte, attuale sede del municipio ispicese) per volere dell’omonima famiglia, che qui vi collocò il proprio “mausoleo” sepolcrale.

La costruzione della cappella venne portata a compimento dai capomastri Antonino e Salvatore Caruso nel 1935.

La cappella si presenta come una torre a pianta ottagonale presentante un portico d’ingresso di forma arcuata in stile liberty neogotico delimitato da due coppie di colonne con capitelli in stile corinzio che sorreggono il frontone triangolare merlato, il quale va a ricoprire un piccolo loggiato d’ingresso.

Sotto il frontone è collocato il portale d’accesso di forma rettangolare su cui è collocata una lunetta semicircolare.

Il sopracitato prospetto è arricchito anche da artistici fregi decorativi.

In sommità è posta l’elegante cupola, sul cui tamburo di coronamento è posta una “Croce” in ferro battuto.

L’interno della cappella, oltre ad un interessante Altare, possiede vari bassorilievi e decorazioni in marmo che adornano i sepolcri di alcuni esponenti della famiglia Bruno di Belmonte.

Nell’area inferiore della cappella è tumulato anche il sopracitato Padre Giuseppe Balestrieri, colui che ridiede vita a questo monastero francescano.


La Cappella Bruno di Belmonte fotografata dalla SS 115.

Va detto infine che dal Monastero di Santa Maria di Gesù vi è collocato un ottimo punto panoramico dove poter ammirare la limitrofa area iblea della Cava d’Ispica, il litorale ispicese di Santa Maria del Focallo e l’area di Pozzallo e del suo porto,.

Da qui si possono inoltre ammirare l’area limitrofa del Promontorio di Pachino e dei Pantani Cuba e Longarini (situata al confine tra le Province di Ragusa e Siracusa), e infine la punta meridionale della Sicilia delimitata dalle isole di Capo Passero e delle Correnti (aree poste nella limitrofa provincia siracusana all’interno del comune di Portopalo di Capo Passero).

Per informazioni più dettagliate visitate i siti www.ofmsicilia.it, www.quadernibalestrieri.it e le pagine facebook del Convento di Santa Maria di Gesù (vecchia paginanuova pagina).

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