Ispica, Corso Vittorio Emanuele

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Ispica

Corso Vittorio Emanuele
(“Quartiere San Giuseppe – Strada Lunga Piazza”)


Il Corso Vittorio Emanuele di Ispica.

Ad est di Piazza Santissima Annunziata troviamo il Corso Vittorio Vittorio Emanuele.

Si tratta di una lunga strada alberata anticamente era nota come “Strada Lunga Piazza” che conduce presso la più antica area del centro storico ispicese, ubicata sul versante nordorientale del Colle Calandra.

Infatti questa lunga arteria urbana, con molta probabilità fungeva da principale asse viario per l’area dell’antica Spaccaforno situata sul rilievo collinare a sud della Cava d’Ispica.

Lungo il Corso Vittorio Emanuele sono posti alcuni dei principali edifici nobiliari settecenteschi di Ispica (perlomeno quelli rimasti integri).

Tra essi va citato l’ex Convento di San Giuseppe la cui chiesa venne demolita negli anni 1960, che da attualmente il nome al limitrofo quartiere formato da un reticolo di strade comunicante con il Corso Vittorio Emanuele.

Altri importanti edifici sono il tardo liberty Palazzo Bruno – Vaccaro – Lentini (facente ad angolo con la Piazza Santissima Annunziata), il Palazzo Tagliarini dal monumentale prospetto tardo neoclassico, l’edificio neoclassico sede dell’Istituto Istituto Ancelle Missionarie Camilliane, il Palazzo Ravalli comprendente un interessante portico barocco, e il settecentesco Palazzo Monaco.

In questa zona vi sono anche molti eleganti edifici privati in stile liberty – neogotico tra i quali va citato il cosiddetto “Castello Moltisanti” di Via Bellini.

Da ammirare anche varie costruzioni barocche di cui ormai non si ha quasi più memoria, che molto probabilmente formavano i primi insediamenti abitativi sorti dopo la distruzione dell’antica città di Spaccaforno in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693.


Il Corso Vittorio Emanuele che si presenta come una lunga strada alberata.

Dal Corso Vittorio Emanuele si accede quindi alle zone più antiche del centro storico, che un tempo erano la zona “alta” dell’antica “Spaccaforno” medievale formate dai quartieri di “Sant’Antonio” e del “Carmine” in cui sono collocate le rispettive chiese.

Da qui si raggiunge il quartiere noto come “Cartidduni”, che forma l’attuale area più antica dell’odierna Ispica, contraddistinta dalla presenza della Chiesa della Sciabica (la costruzione ecclesiastica più antica dell’intera cittadina ispicese) nonché di pittoreschi vicoletti sui quali si affacciano caratteristici edifici noti come “Dammusi”.

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