Ispica, Eremo della Madonna delle Grazie

Homepage – IspicaEremo della Madonna delle Grazie

Ispica

Eremo e Chiesa della Madonna delle Grazie

Presso la periferia nordoccidentale di Ispica è posto il settecentesco Eremo della Madonna delle Grazie con l’attigua Chiesa.

Esso è raggiungibile dalla Piazza Comandante Antonino Ferla o da Via Sardegna rispettivamente tramite le Vie Eremo Madonna delle Grazie e della Colonia.

Questo Eremo venne fondato intorno all’anno 1656 per il volere della famiglia Statella di Ispica (in particolare di Felicia Rau – Requisenz, moglie del Marchese Antonio II Statella) in un’area che allora era piuttosto “lontana” dall’originario nucleo abitativo ispicese (collocato tra l’attuale centro storico e la sottostante Cava d’Ispica).

L’Eremo, retto da una comunità francescana, venne aperto al culto nel 1660 ricevendo negli anni a venire anche visite da parte dei Vescovi di Siracusa (città alla cui diocesi apparteneva allora l’attuale Provincia di Ragusa, di cui centri orientali vennero inglobati in quella di Noto a partire dalla sua fondazione avvenuta il 15 Maggio 1844).

L’eremo venne danneggiato dal terremoto dell’11 Gennaio 1693, venendo poi ricostruito all’inizio del 1700 per volere di Francesco V Statella essendo però declassato a semplice “Cappella di Campagna”.

L’edificio venne rielevato al ruolo monastico di “Eremo” nel 1796 dal Marchese Francesco Maria Statella – Napoli (ultimo esponente della famiglia a governare ad Ispica prima della soppressione delle feudalità in Sicilia).

L’Eremo venne nuovamente soppresso nella seconda metà del 1800 passando prima sotto la giurisdizione della ormai non più esistente Chiesa di San Giuseppe, poi sotto quella della Chiesa Madre di Ispica e, infine, sotto l’attuale Parrocchia della Madonna delle Grazie.

Nella prima metà del 1900 qui visse l’ultimo Frate Eremita, “Fra’ Antonio da Avola” (il cui vero nome era Salvatore Mallia ed era originario della cittadina avolese) che qui vi dimorò fino alla sua morte.

Oggigiorno l’Eremo ospita vari locali appartenenti alla limitrofa Parrocchia della Madonna delle Grazie.

L’Eremo è composto  dalla piccola Chiesa consacrata alla “Madonna delle Grazie” e dall’adiacente Monastero che, oltre ad ospitare una piccola comunità monastica, venne utilizzato durante il periodo fascista come “Colonia”.

La Chiesa ha un prospetto piuttosto semplice formato da un portale rettangolare sormontato da un travone sopra cui è posta una finestrella ovale, il tutto coronato da un frontone triangolare.

Sul fianco sinistro è posta la piccola torretta campanaria.

L’interno della Chiesa presenta un’unica Navata in cui sono collocate varie opere d’arte sacra.

Da ammirare l’Altare marmoreo proveniente dalla cinquecentesca Chiesa della Sciabica (posta nel centro storico ispicese) sopra cui è posta la nicchia in cui è collocato il venerato gruppo scultoreo della “Madonna delle Grazie” raffigurante la “Vergine Maria e il Signore Risorto”.

Essa è la copia dell’antica statua che un tempo veniva portata in Processione durante la festività della “Madonna della Grazie”, che andò distrutta durante un incendio mentre era collocata all’interno della Chiesa Madre di Ispica.

Di fianco alla Chiesa vi è l’ingresso al retrostante Eremo.

Questo edificio in stile rustico comprende un ampio giardino su cui si affaccia il Convento retto fino alla prima metà del 1900 da alcuni frati eremiti (tra cui anche il sopracitato Fra’ Antonio da Avola) mentre ora ospita locali appartenenti alla Parrocchia della Madonna delle Grazie.

Possiamo anche ammirare l’ex Colonia, formata da un edificio in stile tardo liberty con eleganti finestre e un ingresso arcuato, al cui interno vi sono sempre locali appartenenti alla suddetta parrocchia.

L’Eremo è meta di pellegrinaggi durante il periodo della festa in onore della “Madonna delle Grazie” (celebrata la prima Domenica di Luglio).

Per saperne di più visita la pagina facebook della Chiesa della Madonna delle Grazie.

Torna indietro