Ispica, Festa di Santa Maria del Carmine

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Ispica

Festa di Santa Maria del Carmine

La festa di  “Santa Maria del Carmine” è la principale solennità patronale della città di Ispica, in quanto essa è consacrata alla “Patrona e Protettrice” cittadina.

Essa è una vivace solennità religiosa considerata come una delle più belle feste patronali della Provincia di Ragusa, che assieme alla festa di “Santa Maria Assunta” viene considerata come il principale evento estivo cittadino.

Questa è inoltre una delle più antiche festività della città ispicese celebrata presso l’area nordorientale del centro storico ispicese nota appunto come quartiere del “Carmine”, che un tempo faceva parte della preesistente “Spaccaforno” situata presso la Cava d’Ispica e nella quale presso la Piazza Statella è posta la Chiesa con l’adiacente ex convento, all’interno della quale è venerata la statua della “Madonna del Carmine”.

Ancora oggi la festa viene celebrata con fasto e devozione da parte dei devoti ispicesi verso la “Santa Patrona” cittadina.

I festeggiamenti patronali comprendono la “Festa Liturgica” che ricade il 16 Luglio di ogni anno, la vivace “Festa Esterna” che viene celebrata la Domenica seguente caratterizzata dalla processione della statua della “Patrona” per le vie di Ispica, e la cosiddetta “Ottava” celebrata otto giorni dopo la suddetta “Festa Esterna”.

Se il 16 Luglio ricade di Domenica (a seconda del calendario annuale), le feste liturgiche ed esterne vengono entrambe celebrate nella corrispettiva data.

I festeggiamenti sono curati dalla Confraternita della Madonna del Carmine (avente indumenti di colore marrone), e dai membri del Terz’Ordine Carmelitano.

Essi comprendono i pellegrinaggi votivi alla “Madonna del Carmine”, eventi e spettacoli per bambini, mostre artistiche ed eventi culturali, la suddetta processione, la rassegna gastronomica nota come “Borgo del Carmine in Festa” in cui si possono degustare vari prodotti tipici locali, spettacoli musicali e gli immancabili spettacoli pirotecnici di cui quello principale effettuato presso la Cava d’Ispica.

Il culto ispicese a “Santa Maria del Carmine”

Il culto mariano della “Madonna del Carmine”, il suo nome è dovuto all’ordine monastico dei Carmelitani sorto sul Monte Carmelo in Israele, deriva dall’apparizione della medesima avvenuta nel 1251 al frate “San Simone Stock”.

Durante questo “evento” lei donò al religioso uno speciale “scapolare”, che secondo la tradizione cristiana protegge la persona dal demonio per tutto il resto della sua vita, facendola andare in paradiso (per saperne di più clicca qui).

Il culto alla “Madonna del Carmelo” si diffuse in buona parte dell’Europa quindi anche in Italia e man mano in Sicilia, dove nei principali centri abitati venivano costituiti monasteri carmelitani maschili e femminili.

Presso l’antica Spaccaforno (odierna Ispica), la presenza dei carmelitani era documentata sin dal periodo medioevale, anche se non si sa precisamente il luogo in cui dimorava la comunità carmelitana.

Dal 1500, in seguito all’espansione urbana di Spaccaforno sulle alture del limitrofo Colle Calandra (più precisamente sulla sua cuspide nordorientale), cominciò la costruzione del convento carmelitano che comprese la chiesa consacrata in principio a “Santa Caterina d’Alessandria” costruita nel 1534, a cui si aggiunse nel 1558 l’adiacente convento.

Con molta probabilità la chiesa venne consacrata alla “Madonna del Carmine” nel 1632, in riferimento ad un fregio su cui è impressa questa data posto sul portale d’accesso all’edificio sacro.

In seguito alla costruzione di questo convento, si ebbe inoltre un discreto sviluppo urbano sul versante nordorientale del Colle Calandra, che all’epoca fungeva da “appendice” dell’originaria Spaccaforno ubicata lungo la Cava d’Ispica.

Nel 1644, la “Madonna del Carmine” venne proclamata “Patrona Celeste” dall’allora sovrano di Sicilia (appartenente all’Impero di Spagna), il Re Filippo IV d’Asburgo.

Con questo titolo, “Santa Maria del Carmine” cominciò ad essere venne venerata a Spaccaforno, aggiungendosi ai culti ben radicati al “Santissimo Cristo alla Colonna” e al “Santissimo Cristo con la Croce” celebrati rispettivamente il Giovedì Santo e il Venerdì Santo.

Nell’antica Spaccaforno, i due sopracitati “Santissimi Cristi” non svolgevano la funzione di principale “Santo Patrono”, perciò si decise che la città venisse affidata alla protezione della “Madonna del Carmine” (anche per via di alcuni presunti “miracoli”).

La “Madonna del Carmine” divenne quindi in maniera “non ufficiale” Patrona della città di Spaccaforno. 

Il terremoto dell’11 Gennaio 1693 danneggiò gravemente l’edificio sacro carmelitano, che venne ricostruito nel 1730 facendo parte della nuova “Spaccaforno” posta sul Colle Calandra.

Ciò avvenne grazie all’operato dei Marchesi Statella di cui uno dei suoi esponenti, il Marchese Andrea Statella – Gaetani, prese i voti proprio sotto l’ordine carmelitano facendosi chiamare “Padre Salvatore della Santissima Trinità”, vivendo buona parte della sua vita all’interno del convento ispicese (il suo corpo è tumulato all’interno della Chiesa del Carmine).

In questo periodo venne posta anche una statua in cartapesta raffigurante la “Madonna del Carmine”.

La comunità carmelitana dimorò presso il convento fino alla seconda metà del 1800, periodo in cui a causa del decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dall’allora Regno d’Italia, gli ordini monastici (tra cui anche i carmelitani) furono costretti ad abbandonare i loro possedimenti.

La Chiesa della Madonna del Carmine adiacente allo sconsacrato convento, invece rimase aperta al culto.

In questo periodo venne infatti posta sull’altare maggiore dell’edificio sacro, proprio l’attuale simulacro della “Madonna del Carmine” (opera dello scultore palermitano Girolamo Bagnasco), al posto della statua settecentesca in cartapesta che invece venne posta in sacrestia.

Il 3 Giugno 1875, la “Madonna del Carmine” venne proclamata in maniera ufficiale “Patrona di Spaccaforno” (attuale Ispica).

Durante il secolo 1900, nonostante i vari eventi a cavallo delle due guerre mondiali, il culto alla “Madonna del Carmine” ispicese non cessò, facendo in modo che la “Patrona” potesse avere gli attuali fastosi festeggiamenti che ricadono nel periodo limitrofo al 16 Luglio, giorno in cui ricorre la sua festa liturgica.

Oggigiorno la “Madonna del Carmine” si conferma come la “Santa” più venerata in città in quanto “Patrona di Ispica”, e il suo culto è il più radicato all’interno della cittadina ispicese al pari di quello ai due “Santissimi Cristi” della Settimana Santa.

Se i due principali culti ispicesi consacrati al “Santissimo Cristo alla Colonna” eo al “Santissimo Cristo con la Croce” sono ad appannaggio delle comunità dei “Cavari” e dei “Nunziatari” dividendo idealmente la cittadina in due “schieramenti” (vedi link “Pasqua Ispicese” nella pagina precedente per saperne di più), quello a “Santa Maria del Carmine” è invece il culto che “unisce” l’intera comunità ispicese, profondamente devota alla “Madonna”.

Infatti il culto “mariano” è uno dei principali della città di Ispica e da esso derivano molte celebrazioni e feste consacrate alla “Madonna” praticate all’interno della città ispicese.

Ma la più importante di tutte le feste mariane ispicesi è appunto quella patronale di “Santa Maria del Carmine”, il cui simulacro è divenuto oggetto di una profonda devozione da parte di “tutti” gli ispicesi.

Essendo una celebrazione “allegra”, che ricade nel mese di Luglio durante il periodo estivo, la festa consacrata alla “Madonna del Carmine” viene celebrata con vivacità e gioia da parte degli ispicesi,  racchiudendo riti sacri solenni come pellegrinaggi, processioni e donazioni di ex voto, a cui si affiancano vivaci manifestazioni popolari, concerti musicali, sagre di prodotti tipici e gli immancabili fuochi pirotecnici.

I festeggiamenti ispicesi in onore di “Santa Maria del Carmine”

La solennità in onore della “Beata Maria Crocifissa Curcio” (4 Luglio)

I riti in onore della “Madonna del Carmine” cominciano ufficialmente il 4 Luglio con la solennità in onore della “Beata Maria Crocifissa Curcio”.

Lei era una religiosa carmelitana nata a Spaccaforno (Ispica) il 30 Gennaio 1877 che dopo aver vissuto prima ad Ispica e poi a Modica presso il “Conservatorio Polara – Landolina”, venne inviata a  Santa Marinella in Provincia di Roma dove fondò l’ordine delle Suore Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù, morendovi il 4 Luglio 1957 per poi essere beatificata il 13 Novembre 2005 (per saperne di più visita il sito web www.madrecrocifissa.org).

Ad oggi ad Ispica, l’unica celebrazione in onore suo ricade appunto il 4 Luglio di ogni anno, comprendendo la solenne Messa celebrata presso la Chiesa della Madonna del Carmine alle ore 19.00, culminante con una benedizione collettiva impartita con una reliquia appartenente alla religiosa ispicese.

Con questa solennità, si apre il mese di Luglio consacrato alla “Madonna del Carmine”.

Il Pellegrinaggio Vicariale e l’inizio della solennità in onore della “Madonna del Carmine” (secondo Giovedì di Luglio)

Dopo la solennità in onore della “Beata Crocifissa Curcio”, il secondo Giovedì di Luglio cominciano le celebrazioni ufficiali in onore della “Madonna del Carmine” con il “Pellegrinaggio Vicariale”  dei devoti alla “Madonna del Carmine” e membri delle associazioni cattoliche cittadine, che viene compiuto verso la chiesa consacrata alla “Patrona di Ispica”.

Alle ore 19.45 circa, i partecipanti al pellegrinaggio si raduneranno all’inizio del tratto occidentale del Corso Umberto I (imbocco da Via Statale), recando un cero in mano.

Alle ore 20.00 comincia il pellegrinaggio percorrendo il Corso Umberto I fino alla Piazza Unità d’Italia, proseguendo lungo il Corso Garibaldi per arrivare in Piazza Santissima Annunziata.

Quando i pellegrini imboccheranno il Corso Vittorio Emanuele, verso le ore 20.30 verranno accese le artistiche luminarie che addobbano a festa il centro storico cittadino in occasione dei festeggiamenti patronali.

L’accensione avviene di solito con uno spettacolo musicale, mediante il quale si accendono in maniera solenne le variopinte luci che caratterizzano l’illuminazione artistica allestita per la festa.

Il pellegrinaggio prosegue quindi lungo il Corso Vittorio Emanuele, proseguendo lungo la Via del Carmine per concludersi in Piazza Statella, di fronte alla Chiesa della Madonna del Carmine

Il corteo entrerà in chiesa verso le ore 21.00, culminando con l’esposizione della statua di “Santa Maria del Carmine” salutata dal calore dei fedeli e dal grido di invocazione “E ‘pa Patrona!!!” a cui verrà risposto “Viva Maria!!!”.

Con il rito di ringraziamento collettivo, termina il Pellegrinaggio Vicariale mediante il quale il periodo in onore della “Madonna del Carmine” è stato avviato.

Il “Novenario della Madonna del Carmine” (secondo Venerdì di Luglio – Vigilia della Festa Esterna)

Dopo l’apertura del periodo in onore della “Madonna del Carmine” con il Pellegrinaggio Vicariale, durante la giornata del secondo Venerdì di Luglio inizia il “Novenario alla Madonna del Carmine”, ossia il periodo preparatorio di nove giorni che termina la sera della Vigilia della “Festa Esterna”, comprendendo la festività liturgica del 16 Luglio (se non ricadente di Domenica).

I riti del novenario comprendono la recita del “Rosario alla Madonna del Carmine” delle ore 19.30, a cui segue la solenne Messa serale delle ore 20.00 seguita da un buon numero di devoti.

Al termine della Messa, si svolge il sorteggio di beneficenza e la raccolta di generi alimentari da devolvere ai bisognosi.

Durante il periodo preparatorio, saranno in molti i devoti che in pellegrinaggio vanno ad onorare la “Patrona di Ispica”, donando anche numerosi “ex voto” come ringraziamento per varie grazie ricevute.

Va inoltre detto che durante il novenario, all’interno dell’ex Chiesa di Sant’Anna (posta tra il tratto orientale del Corso Vittorio Emanuele e l’imbocco delle Vie Barriera e Capponi), si terrà una mostra fotografica sulla devozione alla “Madonna del Carmine”.

Infine, i giorni del Novenario prevedono anche eventi per bambini, rassegne e spettacoli di vario tipo curati da artisti locali, che variano in base al programma annuale dei festeggiamenti.

La Festa Liturgica di “Santa Maria del Carmine” (15 – 16 Luglio)

La Marcia Cittadina “In Cammino verso Maria” 

Il 15 Luglio si celebra la Vigilia della “Festa Liturgica” consacrata alla “Madonna del Carmine”.

I riti iniziano con l’esposizione del Santissimo Sacramento delle ore 17.00 all’interno della Chiesa della Madonna del Carmine, a cui segue l’Adorazione eucaristica delle ore 18.00.

Alle ore 19.00 avviene la recita del Rosario, seguita alle ore 19.30 dai vespri alla “Madonna del Carmine”.

Alle ore 20.00 viene celebrata la solenne Messa serale che prevede la partecipazione di numerosi fedeli, mediante la quale ha inizio la solennità liturgica.

Alle ore 23.00 circa inizia il pellegrinaggio notturno noto come Marcia Cittadina “In Cammino con Maria”, al quale partecipano numerosi devoti alla “Madonna del Carmine” oltre a varie associazioni cattoliche cittadine.

I pellegrini si incontreranno presso la Piazza Statella, dalla quale percorreranno la S.P. 47 meglio nota come “Strada della Barriera” costeggiando la Cava d’Ispica recando un cero in mano.

L’arrivo del pellegrinaggio è previsto per le ore 24.00 presso la rotatoria tra la SS 115 “Ispica -Rosolini”, la S.P. 46 “Ispica – Pozzallo” e la “Via Statale”, in cui è posta una grande statua raffigurante la “Madonna del Carmine”.

All’arrivo presso la suddetta rotatoria, ci sarà un momento di preghiera a cui seguirà un omaggio floreale posto sotto la statua raffigurante la “Patrona di Ispica”.

Nel frattempo, la chiesa rimarrà aperta permettendo ai devoti ispicesi che non partecipano al pellegrinaggio di rendere onore alla “Madonna del Carmine”.

Durante la notte tra il 15 e il 16 Luglio, gli ispicesi accendono una candela di fronte alla propria abitazione recitando varie preghiere mariane; questa candela rimarrà accesa per tutta la notte fino all’indomani mattina.

La solennità liturgica di “Santa Maria del Carmine”

La “Consegna delle Chiavi della Città” alla “Patrona di Ispica” (16 Luglio)

Dopo la nottata in cui molti pellegrini hanno dato omaggio alla “Madonna del Carmine” con la marcia notturna, alle ore 06.30 vengono aperte le porte della Chiesa consacrata alla “Patrona di Ispica”. 

Alle ore 07.00 lo sparo di 16 colpi di cannone annunzia l’inizio della solennità liturgica in onore di “Santa Maria del Carmine”.

Per tutta la mattinata vengono celebrate solenni Messe alle ore 07.00, 08.00 e 09.00.

Alle 09.45 avverrà la consacrazione dei bambini (maschi e femmine) alla “Madonna del Carmine” vestiti col saio carmelitano, e nel frattempo verranno donati vari ex voto alla “Patrona”.

Alle ore 10.30 inizia la solenne Messa cantata, seguita alle ore 12.00 dalla supplica alla “Madonna del Carmine” che conclude i riti mattutini della solennità.

La chiesa rimarrà aperta per tutta la giornata.

Nel tardo pomeriggio alle ore 19.15, con la recita dei vespri all’interno della Chiesa della Madonna del Carmine, iniziano i riti serali in onore della “Patrona” ispicese.

Alle ore 19.30 dal Palazzo Bruno di Belmonte, ossia il Municipio di Ispica, inizia il solenne corteo a cui partecipano le autorità politiche ed ecclesiastiche cittadine accompagnate dalla banda musicale cittadina, che renderanno omaggio alla “Patrona” cittadina.

Il corteo, con a capo il sindaco di Ispica che reca in mano le “chiavi della città”, dal Palazzo Bruno di Belmonte percorre il tratto orientale del Corso Umberto I fino a Piazza Unità d’Italia, da dove imboccherà il Corso Garibaldi fino alla Piazza Santissima Annunziata, dalla quale poi percorrerà il Corso Vittorio Emanuele arrivando presso la Piazza Statella, di fronte alla Chiesa della Madonna del Carmine.

Il corteo entrerà nel suddetto edificio sacro dove verrà celebrata la solenne Messa delle ore 20.00.

Durante la celebrazione, seguita da un alto numero di fedeli e ovviamente dalle suddette autorità, il sindaco di Ispica porrà le “chiavi nella città” sulle mani del simulacro della “Madonna del Carmine” mediante l’atto di affidamento della città alla sua Patrona.

Così termina la festa liturgica del 16 Luglio in onore della “Madonna del Carmine”.

La fine del Novenario, la Vigilia della “Festa Esterna” e la rassegna “Borgo del Carmine in Festa” (Sabato successivo al 16 Luglio)

Dopo la festività liturgica del 16 Luglio, il periodo preparatorio prosegue fino al Sabato di Vigilia della “Festa Esterna” in onore della “Madonna del Carmine”.

In questa giornata viene sempre celebrato il “Rosario alla Madonna del Carmine” delle ore 19.30, e a seguire la Messa delle ore 20.00.

Ma la sera della Vigilia è anche sinonimo di divertimento grazie alla rassegna “Borgo del Carmine in Festa”, organizzata in Piazza Statella e nei suoi dintorni appartenenti all’antico quartiere “del Carmine”.

La manifestazione enogastronomica nata nel 2018, che in verità inizia il Venerdì che precede la suddetta Vigilia, di fatto apre in maniera ufficiale i festeggiamenti esterni comprendendo degustazioni di piatti tipici, e spettacoli curati da artisti locali.

L’evento inizia verso le ore 21.00 protraendosi fino a tarda serata, svolgendosi anche l’indomani in occasione della festa in onore della “Madonna del Carmine” (per saperne di più visita la pagina facebook “Sicilian Food Ispica”).

La Festa Esterna di “Santa Maria del Carmine” (Domenica posteriore al 16 Luglio)

I riti mattutini in onore della “Madonna del Carmine”

La mattina della Domenica posteriore al 16 Luglio (o il 16 Luglio stesso se ricadente di Domenica), inizia ufficialmente la “Festa Esterna” in onore di “Santa Maria del Carmine”.

La città di Ispica viene svegliata alle ore 07.00 da allegri scampanii, e da vari colpi di cannone che annunziano l’arrivo della tanto attesa festività in onore della “Patrona di Ispica”.

Presso la Chiesa del Carmine alle ore 07.30, e 09.30 vengono celebrate le prime Messe mattutine.

La Messa più solenne è però quella delle ore 10.30 circa, che vedrà la partecipazione di moltissimi fedeli.

Alle 11.45 circa, presso l’ex Chiesa di Sant’Anna verrà prelevata “A Vara”, ossia il fercolo mediante il quale la “Madonna del Carmine” verrà condotta in processione per le vie di Ispica durante le ore serali, che verrà portato presso la Chiesa della Madonna del Carmine.

Alle ore 12.00, tra le grida di invocazione dei fedeli, avviene la “Scinnuta” ossia la discesa della statua della “Madonna del Carmine” dall’Altare Maggiore, essendo posta sulla suddetta “Vara”.

Scampanii e accensioni pirotecniche chiuderanno i riti mattutini in onore della “Madonna del Carmine”, mentre la chiesa rimarrà aperta per tutta la giornata facendo in modo che i fedeli ispicesi continuino a rendere onore alla “Patrona”.

La Processione Serale della “Madonna del Carmine”

Dopo un vivace pomeriggio festoso, i festeggiamenti in onore della “Madonna del Carmine” cominciano ad entrare nel vivo.

Alle ore 19.00 verrà celebrata la solenne Messa serale in onore della “Patrona” all’interno della Chiesa della Madonna del Carmine, alla quale parteciperà un alto numero di devoti.

Questa celebrazione è quasi sempre presieduta dal Vescovo della Diocesi di Noto, a cui Ispica appartiene.

Al termine della celebrazione gli esponenti della Confraternita del Carmine (contraddistinti da fazzolettoni di colore marrone riconducibili al colore dello “scapolare” della “Madonna del Carmine”), sistemano il fercolo mediante il quale porteranno la statua della “Patrona” in giro per la città ispicese.

Alle ore 20.00 circa il vivace scampanio e le grida di gioia dei fedeli annunziano l’uscita in Processione della “Patrona di Ispica”.

Nel momento in cui il fercolo varca il portale della chiesa, avviene il rito della “Sciuta” con il lancio di numerosi bigliettini colorati, a cui segue l’accensione di fuochi d’artificio, creando così una particolare coreografia tipica di molte festività celebrate nella Sicilia sudorientale.

Dopo il rito della “Sciuta”, la “Madonna del Carmine” viene portata con molta fatica e devozione dai membri della sua confraternita, essendo di conseguenza seguita da molti devoti all’interno del centro storico cittadino.

Alla processione parteciperanno le autorità cittadine, le varie confraternite religiose e associazioni cattoliche, e ovviamente ci sarà la banda musicale ad allietare il percorso suonando allegre melodie.

Nel frattempo in Piazza Statella e nei dintorni, continua la rassegna enogastronomica “Borgo del Carmine in Festa”, comprendendo alle ore 21.30 circa uno spettacolo musicale curato da artisti locali.

Intanto la Processione dalla Piazza Statella percorrerà le Vie Carmine e Capponi per arrivare lungo il tratto orientale del Corso Vittorio Emanuele.

Il corteo percorrerà le Vie Cantù, Raffaello e Roma, arrivando nella centrale Piazza Unità d’Italia.

La “Vara” su cui è posta la “Madonna del Carmine” percorrerà la Via XX Settembre imboccando da qui le Vie Galliano, Michelini, Monti Iblei, Neghelli e Madonie, facendo poi ritorno in Via XX Settembre, percorrendo dalla medesima le Vie Silvio Pellico, Ruggero Settimo, Fois, Bologna, Pisa, Brindisi, Spadaro e Duca degli Abruzzi.

Tramite il Viale Mario Rapisardi, la processione raggiungerà il Corso Umberto I all’altezza del Palazzo Bruno di Belmonte (Municipio di Ispica) dove avverrà la benedizione collettiva della città.

Il corteo riprende ritornando in Piazza Unità d’Italia, dalla quale esso percorrerà il Corso Garibaldi fino alla Piazza Santissima Annunziata, dalla quale imboccherà il Corso Vittorio Emanuele.

La processione raggiunge la Via Barriera (imbocco della S.P. 47 per la Cava d’Ispica) verso le ore 23.30.

Non appena il corteo raggiunge quest’ultima strada, inizia il sontuoso spettacolo pirotecnico effettuato presso la Cava d’Ispica in onore della “Madonna del Carmine”.

I fuochi d’artificio illuminano a giorno il suggestivo scenario della Cava d’Ispica lungo l’area del Parco Forza.

Dopo i fuochi, la processione si appresta a fare ritorno in Piazza Statella, dove avverrà il rientro in chiesa della “Madonna del Carmine”.

Alle ore 24.00 avviene il toccante rito dell’entrata in chiesa del simulacro della “Madonna del Carmine”, acclamata con devozione da un gran numero di fedeli.

Il simulacro della “Madonna del Carmine” viene posto al centro della chiesa, sancendo la fine dell’allegra “Festa Esterna” in suo onore.

L’Ottava della Festa

L’Ottavario della Festa di Santa Maria del Carmine

Dopo la vivace festa esterna della “Madonna del Carmine”, ricorre il solenne “Ottavario” che comprende gli otto giorni dopo la suddetta celebrazione principale, mediante il quale si conclude il periodo consacrato alla “Patrona di Ispica”.

Durante l’ottavario, presso la Chiesa della Madonna del Carmine si tiene la recita del Rosario delle ore 19.30, seguita dalla Messa delle ore 20.00.

L’Ottava della festa in onore della “Madonna del Carmine”

La Messa all’aperto in Piazza Statella e la conclusione dei festeggiamenti (Domenica successiva alla Festa Esterna)

La Domenica di Luglio successiva alla “Festa Esterna” (di solito l’ultima del mese), ricorre l’Ottava della Festa di Santa Maria del Carmine, mediante la quale si concludono i festeggiamenti in onore della “Patrona di Ispica”.

Alle ore 20.00 circa, la statua della “Madonna del Carmine” viene condotta sul sagrato della chiesa in Piazza Statella. 

Qui verrà celebrata la solenne Messa all’aperto alla quale parteciperà un alto numero di devoti, che rendono onore alla “Patrona di Ispica” un’ultima volta.

Dopo la celebrazione, verso le ore 21.00 la statua della “Madonna del Carmine” verrà riportata in chiesa, e riposta nella nicchia posta sull’Altare Maggiore della chiesa tra le toccanti invocazioni dei devoti ispicesi.

Con questo ultimo rito, termina così il lungo periodo consacrato alla “Madonna del Carmine”, il cui simulacro verrà venerato durante l’anno dai suoi devoti, che la potranno celebrare nuovamente con i festeggiamenti patronali dell’anno successivo.

Per informazioni più dettagliate visitate le pagine facebook Santuario della Madonna del Carmine e Ispica in Festa.

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