Ispica, Piazza Unità d’Italia

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Ispica

Piazza Unità d’Italia
(Villetta Comunale – Monumenti ai Caduti – Fontana)


La Piazza Unità d’Italia di Ispica.

Al termine del Corso Umberto I arriviamo presso la Piazza Unità d’Italia.

Essa è la più grande piazza centrale di Ispica essendone di fatto quella principale.

Questa piazza prima era intitolata alla Regina Margherita di Savoia (in passato era nota anche come “Piazza Maria Josè”) e comprendeva due piazzali che erano entrambe sede di aiuole fiorite.

In in seguito ai restauri completati nel 2011, la piazza è stata intitolata all’Unità d’Italia divenendo un vero e proprio ampio “spazio” che prende il posto dei sopracitati piazzali.

Lo sviluppo dell’odierna piazza è stato oggetto di parecchie perplessità da parte degli ispicesi, di cui in molti rimpiangono l’assetto originario, ma soprattutto la mancanza di alcuni edifici storici non più esistenti e sostituiti con costruzioni moderne tipo la celebre “Torre dell’Orologio” di cui parleremo più sotto.

Questa piazza è ritratta anche in un fotogramma del celebre film “Divorzio all’Italiana” del regista Pietro Germi.

La Piazza Unità d’Italia, localmente nota come “A Ciazza ra Matrici” per la presenza della Chiesa Madre di San Bartolomeo, è posta tra la zona moderna e quella antica del centro storico ispicese.

Come accennato in precedenza, essa è la più grande della città ed è occupata da una grande area di verde pubblico che funge da “villa comunale”, in cui sono posti i Monumenti ai Caduti delle due guerre mondiali.


L’area della “Villa Comunale” posta all’interno di Piazza Unità d’Italia.

Il primo monumento è quello ai caduti della I guerra mondiale posto sul vertice meridionale della piazza.

Esso è stato scolpito dallo scultore catanese Mario Moschetti e ultimato nel 1922.

Il monumento raffigura due angeli che incoronano un soldato, posti su un obelisco di marmo nero in cui sono riportati i nomi dei caduti ispicesi durante la guerra.


Il Monumento ai Caduti della I guerra mondiale.

Il secondo monumento è quello in onore dei “Martiri della Resistenza” (ossia ai caduti della II guerra mondiale) posto nel vertice settentrionale della piazza, che venne scolpito dallo scultore ispicese Salvatore Monica nel 1972.

Esso raffigura una donna con le braccia in alto posta su un blocco granito riportante la scritta “Alla Resistenza”.


Il Monumento ai “Martiri della Resistenza”.

Presso il vertice sudoccidentale della piazza possiamo ammirare anche una grande fontana provvista di una grande vasca quadrata, caratterizzata per i suoi giochi d’acqua e di luce.

Al centro di essa è posta la statua di un bimbo nudo, che originariamente era posta presso un’altra fontana facente parte del vecchio assetto della piazza.


La fontana di Piazza Unità d’Italia.

Un’altra piccola fontana è posta sotto le scalinate (anch’esse modificate rispetto alle originarie) che conducono alla Chiesa Madre cittadina.

Essa è contraddistinta da una vasca di pietra su cui è ubicata una nicchia nella quale è posta un’immagine raffigurante la “Madonna delle Lacrime” venerata a Siracusa (vedi link “Chiesa Madre di San Bartolomeo” nella pagina precedente per saperne di più).

In questa piazza si affacciano edifici storici molto importanti quali la già citata Chiesa Madre di San Bartolomeo di epoca settecentesca, il Palazzo un tempo appartenente alla famiglia Bruno di Belmonte (simile a quello posto sul Corso Umberto I).

Inoltre va citata la presenza di interessanti edifici residenziali in stile barocco, neoclassico e liberty, tra cui vanno menzionati il Palazzo Cerruto e il Palazzo Vella.


La Chiesa Madre di San Bartolomeo.


Il Palazzo Bruno di Belmonte di Piazza Unità d’Italia.


Il Palazzo Cerruto.


Il Palazzo Vella.

Vicino alla Chiesa Madre era posto il Convento dei Frati Francescani con l’attigua Chiesa, caratterizzati da una torretta avente un orologio meccanico.

Questo complesso monastico era abbandonato da molti anni ed era in rovina, venne demolito nel secondo dopoguerra per fare spazio all’odierno edificio scolastico oggi noto come “Istituto Comprensivo Luigi Einaudi”, avente anch’esso una torre con un orologio di aspetto moderno, quest’ultima divenuta anch’essa uno dei principali simboli della città ispicese.

La costruzione di questo edificio non venne vista di buon grado dagli ispicesi, di cui ancora oggi molti non apprezzano questa costruzione che visibilmente stride con gran parte degli edifici storici di questa piazza (come ad esempio la limitrofa Chiesa Madre di San Bartolomeo).


La Torre dell’Orologio di Ispica.

Presso la Piazza Unità d’Italia, che non a caso è considerata il principale punto d’incontro e di passeggio di Ispica (anche per la presenza di molti locali di ritrovo) si tengono tutti i maggiori eventi cittadini di Ispica quali feste religiose, sagre enogastronomiche e concerti.

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