Lentini Asse Viario Via Matteotti – Via Porta Siracusana (quartieri “Supra a Fera” – “Vutata do Scupitteri”, “Quatteri Cinisi” – “Santa Cruci”)

Completiamo il giro nel centro storico lentinese percorrendo l’area nordorientale posta lungo la Via Giacomo Matteotti andando in direzione della limitrofa cittadina di Carlentini ritornando da Piazza Duomo presso l’area di Piazza Nazionale percorrendo la Via Mazzini fino alla Via Matteotti, e da quest’ultima immettendoci presso la Via Porta Siracusana, dove è posta la Chiesa della Santa Croce, che si apre sulla Valle del Torrente Carrunchio in cui sono poste gran parte delle principali Chiese Rupestri poste nel territorio di Lentini (tra cui la più importante nota come la “Grotta del Crocifisso”).

In questa zona vi sono due quartieri storici sorti agli inizi del 900 in seguito all’espansione edilizia di Lentini noti come “Supra a Fera” e “U Quatteri Cinisi” (che sorsero assieme a quelli noti come “Calata Signureddu”, “Rua Ranni”, “Spitali Vecchiu”, Piazza Nazionale, “Buffetti”, “Villa ‘a Badda”, “Quartarari” e “Matri ‘a Catina” posti però più ad ovest del sito qui descritto) assieme alla costruzione di eleganti edifici abitativi.

  • il quartiere noto come “Supra a Fera” (o “Supra Fera”) è posto ad est della Via Piave e quindi dell’area della Piazza Marconi estendendosi lungo le Vie Matteotti, Mazzini, Gioberti e IV Canti in cui sono posti interessanti edifici in stile liberty; è chiamato così poiché sorgeva nell’area in cui un tempo si svolgeva la “Fiera di San Giorgio” (che si teneva ad Aprile fino ai primi anni del 900) in cui si vendevano all’asta animali, attrezzi agricoli e prodotti tipici;
  • il quartiere chiamato “A Vutata do Scupitteri” (o “Vutata ‘o Scupitteri” o ancora “Gghianata do Scupitteri”) è posto presso la Via Giacomo Matteotti nei pressi della curva tra la Vie Falconello in cui era posta un’armeria in cui riparavano fucili (“Scupitteri” deriva da “Scupetta”, nome siciliano che significa “Fucile”) nel punto più a nord dell’espansione novecentesca avvenuta prima della I guerra mondiale affacciandosi sulla Valle di Falconello (al confine col comune di Carlentini); il quartiere vero e proprio è formato dalle Vie Zara, Trapani, Trento, Trieste, Fiume, Verona, Agrigento, e l’area tra le Vie Falconello e Attilio Regolo;
  • il quartiere denominato “Quatteri Cinisi” o “Falconello” sorto nel secondo dopoguerra in seguito all’espansione edilizia e alla costruzione di nuove case per i lentinesi; si tratta di un’area posta tra le Vie Giacomo Matteotti, Pordenone, Tolmino e Ciricò caratterizzata da un isolato a scacchiera in cui sorgono tipiche case a due – tre piani erette negli anni 50; in passato il quartiere era un’area periferica malsana tant’è che venne chiamato “Cinisi” paragonandolo ai ghetti della Cina comunista ed è per questo che quest’area è nota tuttora come “Quatteri Cinisi”, anche se ora questa è una tranquilla area residenziale di Lentini, oltre ad essere il più moderno quartiere dell’area ricadente nel vasto centro storico lentinese;
  • il quartiere chiamato “Santa Cruci” (in cui sono posti edifici in stile tardoliberty ed edifici moderni) sorge a sud della Via Giacomo Matteotti tra le Vie Giacomo Leopardi, Carlo Rosselli e Porta Siracusana ed era in epoca medievale una zona difensiva piuttosto importante poiché dominava la limitrofa Valle del Torrente Carrunchio sorgendo di fronte al Castellaccio noto come “Battifolle”, collegata al cuore della Lentini medievale dalla “Scala ‘o Suretu” (Via Lanfranco, vedi link “Via XX Settembre” per saperne di più); questo nome deriva dalla presenza dell’omonima Chiesa consacrata a “Santa Maria delle Grazie” sotto la quale erano posti varie edicole votive raffiguranti i “Misteri della Via Crucis” ormai andati distrutti dopo il terremoto del 1693.

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