Lentini, Centro storico di Lentini e quartieri storici

Vista panoramica del Centro Storico di Lentini dal sito del Castellaccio.

Il centro storico lentinese è uno dei più pittoreschi ed estesi della Provincia di Siracusa che sta venendo del tutto riqualificato e difatti la catalogazione di molti edifici sta avvenendo solo ora dopo anni di abbandono e di degrado (in parte causato anche dal terremoto di Santa Lucia che il 13 Dicembre 1990 causò molti danni alle città del siracusano). Malgrado la bellezza e la varietà dei suoi luoghi da ammirare, il centro storico di Lentini è ancora poco sconosciuto dal turista che si sofferma solo a visitare parte di esso tralasciando molte zone pittoresche ancora inesplorate o del tutto sconosciute. Comunque sia la zona vecchia di Lentini è stata sempre una delle aree più rinomate che si anima specie per la grande festa patronale di Maggio consacrata a “Sant’Alfio” che tocca gran parte dei suoi quartieri. Esso sorge quasi per intero nell’area che nelle epoche greche e romane era nota come “Campi Leontini” poiché l’originario sito abitativo chiamato “Leontinoi” era posto più a sud sui Colli San Mauro e della Metapiccola, mentre a nord lungo la valle del Fiume San Leonardo (in cui affluiscono molti corsi d’acqua) era una vasta distesa di campi coltivati, essendo l’estrema propaggine meridionale della Piana di Catania (seppur con qualche piccolo rilievo collinare).


La Piazza Duomo, posta al centro di Lentini con la monumentale Chiesa di Sant’Alfio.

Il centro storico di Lentini si compone di quattro parti separate; a nord vi è la zona più moderna composta da edifici in stile liberty (anche se vi sono edifici settecenteschi ed ottocenteschi) composta da ampi viali dei quali citiamo la Via Vittorio Emanuele III e la Via Garibaldi da cui partono eleganti vie che conducono in eleganti piazzette occupate da varie aree verdi (su tutte la Villa Comunale “Gorgia da Lentini” e la Villa Marconi che sono le principali della cittadina lentinese) poste nei pressi di importanti edifici come la Biblioteca Comunale di Lentini o il Museo Archeologico cittadino in cui sono posti i reperti archeologici provenienti dal sito di Leontinoi, l’antica città greca che diede vita all’attuale Lentini; ad ovest vi è la parte bassa del centro storico occupata dalla Piazza Duomo in cui si affaccia la Chiesa di Sant’Alfio (il principale monumento cittadino costruito sulla tomba dei “Martiri di Lentini Alfio, Cirino e Filadelfo”) il Palazzo Scammacca (il Municipio di Lentini) e da cui parte la lunga Via Alaimo da Lentini su cui si affacciano chiese (Madonna del Carmine, San Francesco di Paola) e fastosi palazzi nobiliari (Palazzo Aletta su tutti); a sud vi è la zona più antica del centro storico lentinese posta a ridosso dei Colli San Mauro e della Metapiccola li dove sorgeva l’antica Leontinoi che è attraversata dalla Via San Francesco d’Assisi: in questa zona troviamo le belle Chiese della Santissima Trinità, dell’Immacolata (adiacente all’Ospedale Vecchio di Lentini) dei Cappuccini (posta all’interno del cimitero) e soprattutto quella che era la vecchia Cattedrale di Lentini consacrata a “Santa Maria della Cava” ma vi sono anche palazzi nobiliari come il Palazzo Beneventano, appartenente ai Baroni di Lentini; la parte meridionale del centro storico formata dalle Vie Regina Margherita, XX Settembre e Bricinna è collocata tra i siti archeologici di Leontinoi, del Castellaccio (ossia l’antico castello medievale di Lentini) e dell’area delle chiese rupestri di San Giuliano e del Sacro Carcere dei Tre Santi Alfio, Cirino e Filadelfo (cavità rupestre in cui vennero tenuti imprigionati per circa 10 anni) dominata dal Colle Tirone, che era caratterizzata dai quartieri popolari più umili della cittadina lentinese: qui sorgono le Chiese della Fontana (posta sul luogo in cui vennero martirizzati i Santi Alfio, Cirino e Filadelfo), di Santa Lucia e di San Luca, nonché i palazzi nobiliari delle famiglie Sanzà, Falcià e Bugliarello.

Oltre a questa suddivisione che lo divide in quattro parti, il centro storico di Lentini è a sua volta diviso in tanti piccoli quartieri popolari il cui nome è legato o a fatti avvenuti in passato o a luoghi non più esistenti. Essi sono (in ordine alfabetico):

  • Badduzza (Vittorio Emanuele III – Via Manzoni);
  • Badia (Piazza Dante – Via San Francesco d’Assisi);
  • Bedda Matri a Catina (Piazza degli Studi);
  • Biviratura (Via Alaimo – Via Francofonte);
  • Buffetti (Via Giuseppe Verdi);
  • Cacciri (Piazza Regina Elena – Guido Rossa);
  • Calata ‘e Signureddu (Via Murganzio – Via Giuseppe Verdi);
  • Campana (Piazza Alemagna – Via San Francesco d’Assisi);
  • Carmine – ‘Gghianata do Canonicu Finucchiaru (Via Conte Alaimo – Via Euclide);
  • Cuddaria – Sant’Antonio (Piazza Raffaello);
  • Funtana – Santu Carciri (Via Roma – Via Lisso – Via Fontana – Via Paradiso);
  • ‘Gghianata a Matri i Diu (Via del Progresso);
  • ‘Gghianata de Pupazzi (Via Salita Puccetti – Via Paradiso);
  • ‘Gghianata do spidali vecchiu (Via dei Vespri);
  • Lavatoriu (Via Focea);
  • Machina ‘o ghiacciu (Via Vittorio Emanuele III – Via Termini);
  • Maronna ‘o Casteddu (Via Focea);
  • Mastrarua (Via Regina Elena);
  • Matrici – Sant’Alfiu (Piazza Duomo);
  • Ortu Aranci (Via Ventimiglia);
  • Ponti (Via Silvio Pellico – Via Nobile);
  • Potta Iaci (Piazza Oberdan);
  • Purrazzitu (Via Porrazeto – Piazza Plebiscito);
  • Puttazza (Via Alaimo – Via Nisida);
  • Quattarari (Via Ercole – Via Casale);
  • Quatteri Cinisi (Via Giacomo Matteotti);
  • Roggiu – San Giuvanni ‘e Bagni – Castiddazzu (Via Flavio Gioia – Via San Giovanni – Via Bricinna);
  • Rua Ranni (Via Giulio Cesare);
  • San Cristofuru (Via Vittorio Emanuele III – Via Caltanissetta – Via Termini);
  • San Giulianu (Via Bricinna);
  • San Giuvanni (Via Flavio Gioia – Piazza San Giovanni);
  • San Paulu (Via Rossini – Salita San Paolo);
  • Santa Cruci (Via Porta Siracusana);
  • Santa Mara Vecchia (Piazza Oberdan – Piazza Alemagna);
  • Santa Mariula (Via Niccolini – Via Mentana);
  • Santuzzi (Via Etnea – Carlentini Nord);
  • Scala (Via Conte Alaimo – Via Scala);
  • Scala ‘o suretu (Via Lanfranco);
  • Scanneria (Piazza Vittorio Veneto – Via dell’Agorà);
  • Sibba – Immacolata – Cappuccini (Via Ospedale);
  • Supra a fera (Via Piave – Via Matteotti);
  • Tririci vaneddi (Vie Murganzio – Agnone – Solferino);
  • Urfaneddi – Sant’Antonio Abate (Piazza Raffaello);
  • Villa a Badda (Via Piave – Villa Gugliemo Marconi);
  • Vutata ‘o Santu (Via Alaimo – Via Niccolini);
  • Vutata do scupitteri (Via Giacomo Matteotti – Via Falconello).

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