La chiesa consacrata a “San Francesco di Paola” è situata tra la Via Alaimo da Lentini e le Piazze Regina Elena e Guido Rossa; essa è una delle più belle chiese cittadine, edificata nel secolo XVIII in seguito alla ricostruzione di Lentini avvenuta dopo il terremoto del 1693 assieme all’adiacente Convento dei Frati Minimi.
La bella Chiesa di San Francesco di Paola di Lentini.
La facciata settecentesca, posta su una monumentale scalinata che conduce al Sagrato della Chiesa posto in posizione sopraelevata rispetto al limitrofo quartiere, è di forma prismatica convessa centralmente verso l’esterno. L’elegante portale è sovrastato da tre finestroni di cui quello centrale risulta sormontato da una grande arcata triangolare al cui centro è posto un busto raffigurante il Santo a cui è intitolata la Chiesa. La facciata è coronata dal frontone recante quattro pinnacoli a coppa. Sulla sinistra vi è il bel campanile sormontato da timpani spezzati e pinnacoli a coppa. Ma questo non è altro che l’ingresso laterale della Chiesa; l’ingresso principale (posto a sinistra presso la Piazza Guido Rossa) presenta un portale rettangolare sormontato da un elegante mensolone squadrato sopra cui vi è il Campanile appena descritto.
L’interno presenta una sola Navata disposta a “Croce Greca” decorata da stucchi del settecento in cui possiamo trovare molte opere d’arte di pregevole valore tra cui l’Altare Maggiore marmoreo sormontato da un bel baldacchino in cui è posto il dipinto che raffigura “San Francesco di Paola”.
L’interno della Chiesa di San Francesco di Paola.
Negli Altari votivi laterali possiamo ammirare un “Crocifisso” in legno e una bella statua raffigurante la “Madonna Addolorata” (situati nell’ “Altare del Crocifisso”), la statua raffigurante “San Sebastiano” (posta dentro l’ “Altare di San Sebastiano”), la statua che raffigura “Sant’Antonio da Padova” (posta nell’ “Altare di Sant’Antonio”) e infine la statua di “San Francesco di Paola” (posta nell’Altare consacrato al “Santo di Paola” piccola cittadina marinara in Provincia di Cosenza). Ognuno di questi Altari presenta ricche decorazioni scultoree in stucco.
Il “Crocifisso” e la statua della “Madonna Addolorata”.
La statua che raffigura “San Sebastiano”.
La statua che ritrae “Sant’Antonio di Padova”.
La statua che ritrae “San Francesco di Paola”.
Da ammirare anche opere d’arte precedenti al terremoto del 1693 ritrovate miracolosamente tra le rovine degli edifici ecclesiastici crollati a seguito di quel tragico sisma; la più interessante di queste è una bella tela del Gramignani raffigurante “San Michele Arcangelo”, purtroppo rovinata dal tempo.
La tela raffigurante “San Michele Arcangelo”.
Qui inoltre vi è posta una lastra di pietra in cui si presume vi siano impresse le orme dei “Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino” mentre percorrevano il sentiero che li conduceva al luogo in cui vennero martirizzati, noto anche come “U Giru Santu” (infatti la chiesa sorge presso la Via Alaimo, una delle presunte strade percorse dai tre fratelli prima di essere uccisi presso l’attuale sito della Chiesa della Fontana, presso la Via Galliano). Infine sulla Cantoria possiamo ammirare un antico quanto raro Organo a mantice e numerose opere d’arte sacra contemporanee.