Lentini, Chiesa di di Sant’Alfio e Santa Maria La Cava


Il Duomo di Sant’Alfio di Lentini, una delle chiese barocche più belle e grandi della Sicilia sudorientale.

Il Duomo di Sant’Alfio, situato nella Piazza Umberto I (Piazza Duomo) è una delle più grandi quanto belle chiese barocche della Provincia di Siracusa, considerata come il monumento più bello della città di Lentini. Esso è stato edificato tra il 1700 e il 1750 dall’architetto maltese Vincenzo Vella sulle macerie dell’antica Chiesa di Sant’Alfio che sorgeva nel luogo di sepoltura dei tre fratelli martiri che in origine era posta al di fuori della città ma che venne man mano inglobata nel periodo medievale man mano che la città dall’antico sito di Leontinoi si espandeva verso nord abbandonando così il sito originario; ovviamente la chiesa venne distrutta dal terremoto del 1693. Essa venne poi elevata al ruolo di “Chiesa Madre” della cittadina ricevendone il titolo dell’antica cattedrale lentinese di “Santa Maria La Cava” (unendo così due parrocchie che prima del terremoto erano rivali). Nel frattempo la “Diocesi di Lentini” (soppressa nel periodo della conquista araba della Sicilia) divenne “Sede Titolare” ossia vi è solo il titolo di “Diocesi” anche se non sono presenti vescovi. Bisogna dire che in questa grandiosa chiesa, oltre al Patrono di Lentini “Sant’Alfio”, vengono venerati anche i due “Santi Martiri Cirino e Filadelfio” e l’icona della “Madonna del Castello” (un tempo venerata presso la Cattedrale di Santa Maria La Cava). Il Duomo di Sant’Alfio è considerato inoltre come uno dei luoghi cristiani più importanti di tutta la Sicilia, poiché contiene numerosissime Reliquie appartenenti ai “Santi Alfio Filadelfo e Cirino”, importanti ruderi paleocristiani inglobati dentro la Chiesa (i “Sepolcri dei Tre martiri” di cui parleremo più sotto) e numerose opere d’arte sacra la cui catalogazione in questa pagina è stata molto difficile vista la loro quantità, per questo verranno elencate solo quelle più importanti.

La grandiosa chiesa sorge nel cuore barocco della città di Lentini, circondata da una moltitudine di edifici barocchi dominando la Piazza Umberto I col suo imponente prospetto.

Il sagrato, racchiuso da una grandiosa cancellata in ferro battuto, presenta una pavimentazione molto caratteristica fatta di ciottoli bianchi e neri che formano pregevoli motivi geometrici.


Il Sagrato del Duomo di Sant’Alfio.

La fastosa facciata a torre presenta un’impronta tipicamente barocca. Essa, seppur presentando poche decorazioni rispetto alle chiese barocce situate nella vicina Catania, fa parte del cosiddetto “barocco catanese” che prevede l’utilizzo della pietra argillosa (talvolta anche quella lavica però solo nella Provincia di Catania) a discapito della pietra bianca iblea (utilizzata soprattutto per le chiese barocche di Noto, Avola, Siracusa e di buona parte delle zone iblee della provincia aretusea) arricchita da semplici timpani spezzati o semicircolari, ampie finestre e grandiose trabeazioni orlate da minuziose ma alquanto semplici decorazioni geometriche o da ampi travoni lisci o leggermente merlati.


Particolare del portale d’ingresso del Duomo di Sant’Alfio.

L’ordine inferiore presenta tre portali sormontati da timpani spezzati merlettati di aspetto semplice ma elegante. Il portale centrale inquadrato da un doppio ordine di colonne corinzie possiede un’elegante forma arcuata; qui posiamo ammirare lo splendido portone ligneo riccamente intarsiato con raffigurazioni sui “Tre Martiri”. Al centro del timpano spezzato vi è uno scudo scolpito a bassorilievo raffigurante lo stemma dell’allora Diocesi leontina. I portali laterali, anch’essi di forma arcuata, sono inquadrati da due pilastri di tipo tuscanico che sorreggono i timpani spezzati descritti prima. Sopra di essi vi sono due una grandi finestre rettangolari incorniciate con scanalature abbellite da pregevoli decorazioni geometriche. Il secondo ordine della facciata presenta la forma di un trapezio arrotondato da bellissimi contrafforti con scanalature a spirale sormontati da “globi” in ferro battuto. Al centro di due pilastrini vi è la finestra centrale di forma rettangolare incorniciata da scanalature rette e sormontata da un elegante mensolone rettangolare. Nelle estremità del secondo ordine della facciata vi sono due semiobelischi.  Il terzo ordine  è caratterizzato dalle tre celle campanarie arcuate divise da pilastrini semplici. A lati di esse vi sono due piccoli contrafforti a spirale. La torre campanaria è completata da un frontone semicircolare sorretto da un doppio ordine di mensoline, al cui interno vi è un orologio meccanico. La bella Croce in ferro battuto corona infine la splendida facciata di questa chiesa.

L’interno del Duomo di Sant’Alfio è suddiviso da tre ampie Navate disposte a croce latina decorate da splendidi stucchi settecenteschi incorniciati da superbi bassorilievi.


L’interno del Duomo di Sant’Alfio con fastose decorazioni barocche.

La Navata centrale presenta degli splendidi affreschi risalenti al secolo XVIII raffiguranti “Episodi della vita dei Tre Martiri” incorniciati da splendidi stucchi policromi e uno splendido Pulpito ligneo. Nel Presbiterio troviamo un arco trionfale splendidamente decorato da stucchi e da decorazioni geometriche scolpite a bassorilievo che sovrasta il monumentale Altare Maggiore in marmo policromo. Ai lati dell’area presbiteriale troviamo tele del XVII e XVIII secolo raffiguranti vicende storiche del clero lentinese. Il fondo all’Abside troviamo un Organo a canne sempre dell’XVIII secolo. Da ammirare la     bella cupola interamente decorata con stucchi policromi associati a splendide decorazioni geometriche scolpite a bassorilievo.


L’Altare Maggiore del Duomo di Sant’Alfio.

Nella Navata sinistra troviamo molti altari votivi tra cui vanno menzionati l’ “Altare di Santa Rita” e l’ “Altare del Crocefisso”. Alla fine della Navata vi è ubicata la grandiosa “Cappella del Santissimo Sacramento” decorata con marmi pregiati. Qui possiamo trovare la tavola risalente all’XI secolo che raffigura la “Compatrona di Lentini”, ossia la “Madonna della Cava” (o “Del Castello”), scampata miracolosamente al terremoto del 1693.

 Nel fondo della Navata di destra possiamo ammirare la “Cappella del Sacro Cuore”, dove vi è il sontuoso Altare in cui vi è situata la cameretta dove vi sono racchiuse la “Cassa – Reliquiario” contenente le ossa dei “Tre Santi”; un ostensorio contenente parte dell’osso del braccio di “San Filadelfo”, donato alla “Confraternita dei Devoti Spingitori di Sant’Alfio” dalla Chiesa di San Filadelfo di San Fratello (ME); e la Reliquia considerata come “la più importante”; quella del “Cuore di Sant’Alfio”, rimasto incorrotto per quasi 2000 anni e racchiuso in una piccola ma preziosa teca che verrà poi inserita all’inizio dei festeggiamenti patronali nel Busto – Reliquiario raffigurante appunto “Sant’Alfio”, situato nella Chiesa della Campana. Da ammirare una bella statua raffigurante “Il Sacro Cuore di Gesù”.


La statua che raffigura il “Sacro Cuore di Gesù”.

Dopo aver ammirato le opere d’arte situate negli Altari consacrati alle “Anime del Purgatorio” e a “Sant’Antonio”, non resta che ammirare il monumentale “Altare dei Santi Martiri” al cui centro vi è la tela raffigurante “Il Trionfo dei Tre Martiri di Lentini”.


La Cappella consacrata ai “Tre Martiri di Lentini”.


La tela che raffigura il “Trionfo dei Tre Martiri di Lentini”.

Accanto vi è la “Cappella di Sant’Alfio” in cui vi è situata la nicchia contenente il magnifico Simulacro argenteo di “Sant’Alfio” (restaurato nel 1997) che, assieme alle Reliquie dei Santi Martiri Lentinesi viene portato in Processione il 10 e l’11 Maggio, una tavola raffigurante i “Tre Martiri” (ritrovata negli anni 70) e le tre statue dei “Martiri Lentinesi”. Da questa cappella si accede all’ipogeo rupestre situato dietro l’Altare dei “Tre Martiri” chiamato “Sepolcro dei Tre Martiri”, in cui vi sono tre piccole cavità ad arcosolio, resto di un antico complesso catacombale dove sarebbero stati sepolti appunto i “Santi Alfio Cirino e Filadelfo”. Inoltre vi è un prezioso affresco presumibilmente bizantino raffigurante la “Mater Domini”, il “Cristo Pantocratore” e “San Giovanni Battista”, situato dentro la nicchia ad arcosolio in cui era sepolto “Sant’Alfio”.


Il Simulacro che raffigura “Sant’Alfio”, Patrono di Lentini.


Le Catacombe in cui vennero sepolti i “Santi Martiri di Lentini”.

Infine possiamo ammirare altre opere d’arte sacra tra cui numerosi dipinti sparsi nelle due Navate, il prezioso Battistero marmoreo situato nella Navata Sinistra e un Casserizio ligneo (armadio in cui venivano riposti i Paramenti Sacri) del XVIII secolo raffigurante “Santa Tecla” (colei che diede aiuto e conforto ai “Tre Martiri”) e “Santa Giustina”.<

 Da visitare anche la “Biblioteca Padre Castro” in cui vi sono importanti manoscritti ecclesiastici riportati alla luce dopo anni di studio dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa.

Per informazioni più dettagliate visitate il sito www.chiesasantalfio.it.

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