Lentini, Ex Chiesa di San Giovanni dei Bagni

Dalla Piazza San Luca proseguiamo per la Via Bricinna per poi percorrere la Via Flavio Gioia alla nostra destra. Qui troviamo una piazzetta chiamata appunto “Piazza San Giovanni” in cui si affaccia la piccola ma interessante Chiesa di prima chiesa in onore di “San Giovanni Battista” meglio nota come “San Giuvanni de Bagni” (“San Giovanni dei Bagni”) che sorse nel XV secolo ad opera dell’ordine dei “Cavalieri di Malta” (difatti questa chiesa è nota anche con il nome di “Chiesa della Commenda di Malta”). Il toponimo “Bagni” le venne dato perché nei terreni limitrofi alla chiesa (area adiacente alla Via Crocifisso?) vi erano delle sorgenti sulfuree di origine vulcanica collegata in qualche modo all’attività vulcanica o dell’Etna ma più verosimilmente alla presenza di numerosi vulcani spenti attorno a questa zona (come per esempio il Monte Pancali posto in territorio carlentinese) che molto probabilmente si presentavano come pozze di fango sulfureo (come quelle situate nei territori a cavallo tra Paternò e Belpasso note come “Salinelle” o come l’area del Lago Naftia presso la vicina Palagonia) utilizzate anticamente per immergervi gli ammalati e i reumatici date le proprietà curative. Il terremoto danneggiò la Chiesa, che venne riedificata nel 1698 per volere dell’ordine lentinese dei Cavalieri di Malta, difatti questa è la Chiesa più antica dell’attuale Lentini mentre le limitrofe fonti sulfuree vennero cancellate dal sisma (anche se non si sa con certezza se si siano esaurite oppure siano state sepolte). Questa Chiesa, che ospitava anche i solenni festeggiamenti in onore di “San Giovanni Battista” (che non vengono più celebrati dal secondo dopoguerra) venne chiusa al culto nel 1951, venendo utilizzata come magazzino. L’incuria del passato ha fatto si che crollassero sia la “Croce di Malta” che sorgeva sulla sommità della chiesa, sia il rosone posto sulla facciata che ritraeva la medesima “Croce”.

L’attuale Chiesa si presenta come un edificio dalla facciata rettangolare recante un portale della medesima forma (recentemente restaurato) sormontato da un travone di pietra sopra cui è posta una finestrella (che recava il rosone che formava la “Croce” dei Cavalieri di Malta). L’interno della Chiesa di San Giovanni, ad unica Navata, presenta ancora tracce degli Altari interni. Le opere d’arte sono state spostate in altre chiese.