Lentini, Via Regina Margherita (quartieri Mastrarua – Carcere dei Santi – Fontana)

Dalla Piazza Oberdan, percorriamo la Via Regina Margherita per ritornare presso l’area di Piazza Duomo completando così il perimetro del centro storico lentinese (se si è in auto bisogna invece percorrere la adiacente Via Vittorio Emanuele II visto che la strada è a senso unico da Piazza Duomo fino a Piazza Oberdan).

In questa strada, nota anticamente come “Mastrarua” o “Via Maestra” poiché univa l’area di Santa Maria La Cava con quella di Sant’Alfio, cosa che avviene tuttora; e soprattutto era la medievale “strada dei nobili lentinesi” le cui dimore erano poste in buona parte presso questa via. Dopo il terremoto del 1693 molti nobili preferirono elevare i loro palazzi altrove a differenza della famiglia Fuccio di Sanzà che rimase ad abitare presso il palazzo a loro intitolato. Oltre a questo palazzo bisogna citare anche la residenza della famiglia aristocratica Bugliarello (oggi Archivio di Stato di Lentini) posto tra la Via Regina Margherita e la scalinata nota come Via Teocle, ma anche altri pittoreschi edifici che ospitano abitazioni private e esercizi commerciali.

Presso quest’area vi è anche una zona molto cara ai devoti di Sant’Alfio compresa tra le Vie Vittorio Emanuele, Lisso, Paradiso e Fontana. In questa zona infatti vi sono il “Carcere Rupestre” in cui i “Santi Alfio, Cirino e Filadelfo” sarebbero stati rinchiusi per parecchio tempo prima di esser stati martirizzati compiendo anche molti miracoli verso la popolazione lentinese (questa cavità è infatti nota localmente come “U Cacciri de Tri Santi”). Questa grotta,presumibilmente un’antica Latomia che si affacciava presso l’area nota in epoca greco – romana come “Campi Leontini” dove tuttora sorge l’attuale città lentinese, è posta presso la Via Paradiso, nel Vicolo Tre Santi. A poca distanza, presso la Via Fontana, è posta la Chiesa della Fontana intitolata a “San Mercurio Martire” e ai “Tre Martiri di Lentini”. Difatti proprio sul sito in cui sorge questa chiesa sarebbero stati martirizzati i “Santi Alfio, Cirino e Filadelfo” in maniera piuttosto atroce; difatti si dice che a “Sant’Alfio” venne strappata la lingua che, cadendo a terra, formò tre pozzi di cui quello centrale noto per il cosiddetto “Miracolo dell’Acqua” che si svolge durante la festa dei Martiri di Lentini; l’acqua cresce di livello arrivando certe volte quasi a sgorgare dal pozzo. Di fronte a questa chiesa è posto il Palazzo Perrotta, appartenente all’omonima famiglia aristocratica lentinese.

A poca distanza è posta anche la bella Piazza Bellini, in cui un tempo si svolgeva il mercato giornaliero della città, tant’è che uno spazio ospita ancora il “Mercato Chiuso” della cittadina lentinese. Qui è posto il Palazzo Conversano – Falcia, appartenente ad un’altra famiglia nobile originaria di Lentini.

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