*Parco Archeologico di Leontinoi, Colle San Domenico

Ad est del sito delle chiese rupestri comprendenti gli oratori del Crocifisso, di Sant’Andrea e del Cristo Biondo vi è la valle del Torrente Carrunchio nota anche come “Cava Ruccia” o “Valle (o Cava) di San Paolo” poiché solcava l’antico quartiere lentinese che sorgeva a ridosso dell’antica chiesa di “San Pietro e Paolo Apostoli” che sorgeva sul sito della Grotta del Crocifisso, noto anche come “U Quatteri de Cusentini” (o “de Calabrisi”) poiché qui viveva una comunità proveniente dalla città di Cosenza in Calabria che si stabilì qui nel medioevo; la zona era nota anche come “Jureca” (o “Iudeca”) o “Quatteri de Iurei” poiché qui viveva anche una folta comunità ebraica, che abbandonò Lentini prima del 1600. Il quartiere franò nel 1693 in seguito al terremoto che devastò tutta la Sicilia sudorientale; il quartiere venne spostato un po’ più a nord dietro l’attuale Chiesa di San Luca.

Questa zona sorgeva sotto il Colle di San Domenico, posto a sudest di Lentini la cui sommità oggi è occupata dalla Chiesa della Santa Croce e dai quartieri noti come “Santa Cruci” (Via Porta Siracusana) e “Quatteri Cinisi” (Via Matteotti). È chiamato così poiché molto probabilmente vi sorgeva una chiesa consacrata a “San Domenico di Guzman” (il cui culto è molto presente nella poco distante città di Augusta). Il colle è raggiungibile da Lentini dalla Via Matteotti ma la zona più importante è quella posta sulla sponda destra del Torrente Carrunchio raggiungibile dalla Via San Paolo, in cui vi sono posti vari siti rupestri appartenenti ad antiche “case – grotta” (ossia case il cui interno era posto all’interno di caverne). Ai piedi di questo colle durante alcune lavorazioni di manutenzione per l’adiacente Quartiere San Paolo sono state rinvenute alcune rovine, forse i basamenti di antichi edifici abitativi o religiosi.

Le rovine sono poste in mezzo ad agrumeti e terrazzamenti agricoli che ricoprono il fondo di questa cava; va citata anche la presenza di antichi sentieri che si inerpicavano sul colle terminando presso l’attuale sito della Chiesa della Santa Croce, che in epoca medievale ospitava l’eremo di “Santa Maria del Battifolle” e alcune fortificazioni medievali che si affacciavano anche sulla limitrofa Valle di Falconello (posta ad est del colle in territorio carlentinese) in cui sono state scoperti altri ambienti rupestri di epoche più antiche (neolitico – sicule, forse necropoli rupestri) raggiungibili da traverse sterrate poste ad est del cosiddetto “Quatteri Cinisi” (area di Via Maniago – Via Tolmino), da cui possiamo ammirare anche un altro sito rupestre posto in territorio comunale di Carlentini posto presso il lato opposto della Valle di Falconello.

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