*Parco Archeologico di Leontinoi, Santuario Ellenistico di Contrada Caracausi – Santuzzi

Parco Archeologico di Leontinoi

*Santuario Ellenistico di Contrada Caracausi – Santuzzi

Spostandoci dall’area limitrofa a Leontinoi, riattraversiamo Lentini andando verso la Via Agnone per immetterci presso la vecchia strada che collegava Lentini al centro balneare di Agnone Bagni (limitrofo all’area lentinese – carlentinese ma appartenente al comune di Augusta) proseguendo in direzione Carlentini entrando così presso la Contrada Caracausi confinante con l’area dei “Santuzzi” (posta tra Lentini e Carlentini Nord) nota per la presenza di una cava di pietra e di uno stabilimento di materiali edilizi ormai abbandonato di cui resta in piedi una vecchia ciminiera. Alla nostra sinistra possiamo ammirare un insieme di caverne poste nei pressi del bivio con Via del Mare (in territorio di Carlentini) facenti parte di un vecchio sito rupestre di epoca ellenistica ma riutilizzato durante il periodo paleocristiano – bizantino.

Nei pressi di questo complesso rupestre vi sono tracce di un’antica “Latomia” ossia una cava estrattiva di epoca greca che venne sfruttata fino a qualche secolo fa (difatti qui vi sono i ruderi di un’antica fornace utilizzata per la produzione di blocchi di pietra e calce). Il sito rupestre (sormontato da una croce di ferro) che si compone di varie grotte. Si doveva trattare di un sito sacro molto simile a quello posto presso i ruderi di Akrai e di Noto Antica in cui era praticato il culto degli Heroa (dei defunti). L’ambientazione del sito sembra molto simile ma non si sa se il culto sia stato lo stesso, si sa soltanto che qui negli anni 70 vennero trafugati vari reperti di epoca greca che tuttora si sta provvedendo a riportare a Lentini dopo esser caduto in varie mani anche grazie all’incuria e all’abbandono in cui queste rovine sono state poste per tanti anni. L’ambiente rupestre si compone di varie caverne scavate in un piccolo rilievo roccioso e alcune di esse molto probabilmente ospitava un eremo rupestre posto a poca distanza dalla grande Chiesa scavata nella roccia consacrata al culto di “Santa Margherita”, collocata allo sbocco settentrionale della Cava di Falconello. Nel retro del sito rupestre (Via del Mare in territorio di Carlentini) vi sono i resti di una Latomia facilmente riconoscibile grazie ai tagli regolari della roccia.

Va detto infine che a poca distanza, andando a sud verso Carlentini seguendo la Via del Mare, troviamo la cosiddetta “Casa dello Scirocco”, abitazione di epoca romana caratterizzata da un sistema di raffreddamento dell’area basato su gallerie rupestri e particolari caratteristiche edilizie (visitate la sezione “Carlentini” per saperne di più).

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