Marzamemi, Antico stabilimento vinicolo Rudinì e edifici annessi

Lo Stabilimento Rudinì è considerato assieme al Museo della Cantina Nobile, come un importante pezzo di storia dell’industria enologica pachinese. E’ situato in prossimità della Provinciale Pachino – Marzamemi, presso la rotatoria per Portopalo. Esso era di proprietà della famiglia Rudinì, il cui capofamiglia, il Marchese Antonio di Rudinì ne ordinò la costruzione nel 1897 poiché aveva in mente un progetto ambizioso per Pachino, quello di farla divenire il principale centro vitivinicolo della Sicilia, in grado di competere contro la più celebre Marsala (Trapani). Esso è posto in Contrada Camporeale a poca distanza dalla strada che collega Pachino a Marzamemi (Viale Città di Toronto).

Inaugurato nel 1900, esso era considerato uno degli stabilimenti vitivinicoli più all’avanguardia dell’epoca. Qui veniva prodotto sopratutto “Vino da Taglio” (utilizzato per correggere il grado zuccherino dei vini settentrionali, poveri di zucchero rispetto a quelli meridionali).  Varie vicissitudini economico – giudiziarie costrinsero la famiglia Rudinì a venderlo ad altri imprenditori locali, per poi riacquistarlo verso la fine degli anni 30 trasformandolo in cantina sociale, ruolo che ricoprirà fino all’ inizio degli anni 60, anno della sua chiusura. Tuttora la famiglia Rudinì ha un moderno stabilimento vitivinicolo poco lontano da Marzamemi, sulla Provinciale che conduce a Pachino e il palmento, dopo alcuni interventi di restauro, è divenuto fruibile per l’organizzazione di vari eventi culturali o rassegne enogastronomiche incentrate sui prodotti tipici del territorio pachinese. Il Palmento Di Rudinì farà parte del progetto “Ecomuseo del Mediterraneo” che interessa numerose città in Provincia di Siracusa.

L’antico stabilimento si divideva in vari reparti;

  • Palmento (luogo in cui venivano depositati i grappoli d’uva prima della lavorazione), divenuto poi la Cantina vera e propria;
  • Sala di fermentazione, dove vi erano le grandi vasche in cui il mosto fermentava diventando vino;
  • Sala torchi, dove veniva pigiata l’uva;
  • Sala Macchine, dove vi erano i macchinari che controllavano la fermentazione e la pigiatura delle uve;
  • Vinodotto, che serviva tramite delle tubature a far defluire il mosto o il vino alle navi; attraccate nel porto di Marzamemi.

Nei pressi del Palmento Di Rudinì vi sono altri edifici industriali abbandonati da anni quali: l’ex Mattatoio di Pachino (che dovrebbe ospitare il Museo del Mare), una vecchia fornace abbandonata e numerosi capannoni risalenti al primo 900, 

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