Melilli, Chiesa Madre di San Nicolò

La Chiesa Madre di San Nicolò, che sorge presso la Piazza Matrice, è il più antico luogo sacro di Melilli, nonché una delle prime Chiese di origine normanna della Sicilia sudorientale consacrata a “San Nicola di Bari” (primo Patrono di Melilli e di altre città siciliane prima che il suo culto cadde in decadenza a favore di altri Santi locali e no come “San Sebastiano” riconosciuti in quegli anni come “Patroni e Protettori” delle suddette città per via di miracoli o di vari avvenimenti), che in seguito al terremoto del 1693 crollò venendo poi ricostruita in stile misto riconducibile al tardobarocco. La Chiesa venne progettata dall’architetto Michele Trigilio, venendo poi completata nel 1763 ad opera dei fratelli Girolamo e Giuseppe Palizzotto. Il seguito al terremoto del 13 Dicembre 1990 la Chiesa subì gravi danni, ma venne restaurata per essere poi riaperta pochi anni dopo.


La bella Chiesa Madre di Melilli, consacrata a “San Nicola di Bari”.

La facciata della Chiesa Madre di Melilli è piuttosto semplice; essa si presenta in due ordini orizzontali solcati da pilastri in pietra calcarea locale. L’ordine inferiore presenta quattro pilastri che sorreggono la trabeazione liscia (posta al centro della facciata) ma che vanno a dividere l’ordine in tre parti recanti i rispettivi portali. Il portale principale d’ingresso di forma rettangolare presenta un travone decorato con rosette in pietra recante lo scudo bombato che raffigura lo stemma araldico dei Moncada (signori di Melilli), sorretto da pilastrini aventi capitelli in stile corinzio; i due portali laterali sono sempre sormontati da travoni con decorazioni in bassorilievo di cui vanno citate le raffigurazioni di una Mitra e di un bastone curvo noto come Pastorale, simboli di “San Nicolò di Mira” (sul portale sinistro) e del “Miracolo dei tre sacchi di oro di San Nicola” (su quello destro). Sopra i tre portali vi sono finestre di forma rettangolare. L’ordine superiore presenta solo una finestra rettangolare sormontata da un elegante travone. Il frontone triangolare che corona la facciata si presenta sobrio ed elegante. Dietro la Chiesa vi è un interessante campanile a stile architettonico misto; la parte inferiore è in stile romanico ed è stata progettato dai fratelli melillesi La Bella, la parte superiore è barocca ed è stata progettata dall’architetto siracusano Natale Bonaiuto.


L’elegante facciata della Chiesa Madre di Melilli.


Il portale principale della chiesa.


Lo stemma della famiglia Moncada posto sul portale.


Il portale sinistro della Chiesa Madre di San Nicolò.


Particolare della Mitra e del Pastorale scolpiti sul portale sinistro.

L’ala laterale della Chiesa Madre (che si affaccia presso la Piazza Matrice) presenta un’elegante portale laterale in cui, in prossimità del quale, è collocata una bella statua raffigurante la “Madonna col Bambino” (in pietra bianca). Qui possiamo ammirare l’elegante campanile della chiesa.


L’ala laterale della Chiesa Madre di Melilli.


Particolare dell’ala laterale della chiesa.


La statua della “Madonna col Bambino”.


Il campanile della Chiesa Madre di San Nicolò.

L’interno della Chiesa (recentemente restaurato) presenta tre Navate disposte a Croce latina. Qui possiamo ammirare la bella volta lignea in cui è posta la tela del pittore catanese Olivio Sozzi che raffigura “Il Trionfo della fede” (risalente al 1762), e anche uno splendido Pulpito in legno. Nell’area presbiteriale possiamo ammirare lo splendido Altare Maggiore in marmo policromo sovrastato da una splendida tela ovale del 1769 che raffigura “La Gloria di San Nicolò” (opera del pittore catanese Francesco Gramignani). Nel catino absidale possiamo ammirare eleganti stucchi policromi così come nel resto della Navata interna.


L’interno della Chiesa Madre di San Nicolò.


La volta in legno affrescata della Chiesa Madre.


Particolare dell’affresco raffigurante “Il Trionfo della Fede”.

Nella Navata sinistra vi sono quattro altari recanti altrettanti dipinti che raffigurano “I Santi Mauro, Placido e Benedetto”, “Sant’Antonio di Padova mentre predica ai pesci”, “Il Transito di San Giuseppe” e “Santa Maria Immacolata tra San Carlo Borromeo e San Filippo Neri” (ad eccezione del dipinto che raffigura “San Giuseppe” che è opera del pittore Romualdo Formosa, tutte le tele sono dipinte dal pittore catanese Francesco Gramignani).

Nella Navata destra vi sono posti quattro dipinti posti su altrettanti Altari che raffigurano “San Gaetano e il Crocifisso”, “La Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Caterina”, “San Francesco di Paola”, “San Pietro e San Paolo” (tutte opere dipinte sempre da Francesco Gramignani, ad eccezione del dipinto di “San Francesco di Paola” di cui non si conosce l’autore).

Da ammirare anche le belle Cappelle consacrate al “Santissimo Sacramento” e a San Giuseppe”.

La Cappella del Santissimo Sacramento reca un bel Tabernacolo marmoreo posto presso un’Altare formato da stalagmiti naturali prese dalla vicina Grotta di Mastro Pietro (ubicata a sud di Melilli); qui vi sono due dipinti settecenteschi che raffigurano “La Strage degli Innocenti” (dipinto da Giovanni Tuccari) e “Le Anime del Purgatorio assieme alla Madonna Immacolata e a San Filippo Neri” (dipinto da un pittore ignoto).


La Cappella consacrata al “Santissimo Sacramento”.


Particolare dell’Altare della Cappella.

La Cappella consacrata a “San Giuseppe” reca un Altare formato da una nicchia arcuata decorata con bassorilievi floreali e da un mascherone fanciullesco posto sulla sua sommità, che contiene la bella statua che raffigura “San Giuseppe”; qui possiamo ammirare un “Crocifisso” ligneo e due statue che raffigurano “Santa Maria Addolorata” e “Santa Lucia”. Da ammirare anche un gruppo scultoreo rivestito con vernice dorata che raffigura “San Giuseppe e Gesù Bambino”.


La statua che raffigura “San Giuseppe” venerata a Melilli.


Il “Crocifisso” con le statue della “Madonna Addolorata” e di “Santa Lucia”.


Il gruppo scultoreo raffigurante “San Giuseppe e Gesù Bambino”.

Nel transetto sinistro della Chiesa è posto il monumentale Altare marmoreo consacrato a “San Nicola di Bari” che sulla sua sommità reca la statua che raffigura il “Santo Vescovo” anticamente venerato come “Patrono di Melilli” (il cui culto decadde a favore di “San Sebastiano” ma che ora è venerato il 6 Dicembre con una festività liturgica).


Il transetto sinistro in cui è posto l’Altare di San Nicola.

Nel Transetto destro della Chiesa vi è una Cappella che riproduce la “Grotta di Lourdes” (opera in pietra pomice dell’architetto Mario Moschetti nel 1916) in cui vi è posta una statua raffigurante “Santa Maria di Lourdes”. L’ingresso di questa cappella è sormontato da un interessante timpano barocco con timpano spezzato aperto verso l’esterno (unico esempio in Provincia di Siracusa) sorretto da colonne corinzie, abbellito con “pinnacoli a carciofo”.


La “Grotta di Lourdes” posta all’interno del transetto destro della Chiesa Madre di Melilli
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All’interno della chiesa vi sono poste anche la statue della “Madonna” raffiguranti la “Madonna Immacolata”, “Maria Ausiliatrice” e la “Madonna di Pasqua” utilizzata per le processioni pasquali del Venerdì Santo e della Domenica di Pasqua.


La statua raffigurante la “Madonna di Pasqua” venerata presso la Chiesa Madre di Melilli.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Chiesa Madre di Melilli.

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