Melilli, Festa di Santa Maria Immacolata e Natale in territorio melillese

Melilli

Festa di Santa Maria Immacolata e Natale in territorio melillese

I festeggiamenti natalizi di Melilli, comprendenti anche la Festa consacrata a “Santa Maria Immacolata” ed altre feste liturgiche come quelle di “San Nicola di Bari” e di “Santa Lucia di Siracusa”, sono tra i più pittoreschi e sentiti della Provincia di Siracusa, sia perché i riti sacri e no sono riconducibili alle origini contadine di Melilli, sia perché essa è consacrata sia alla “Madonna Immacolata” (il cui culto è stato introdotto dai Frati Cappuccini) alla nascita di “Gesù Cristo”, che divenne amato da “San Sebastiano”, che difese la sua cristianità anche a cambio della sua stessa vita; difatti va notato che a Melilli il triangolo “Cristo – Maria – San Sebastiano” incentrato tra le manifestazioni pasquali e alla solennità sentita del “Corpus Domini” (oltre che alle celebrazioni natalizie) consacrate proprio a “Gesù Cristo”, la grande festività patronale di Maggio in onore di “San Sebastiano” e le varie festività consacrate alla “Madonna” è molto ricorrente; e le festività di Natale di Melilli rappresentano una sorta di “sintesi” di tutte le tradizioni cristiane melillesi, anche dal punto di vista popolare con antiche usanze tradizionali che si rispecchiano anche nella gastronomia locale che a Natale mette in mostra parecchi prodotti tipici del territorio melillese comprendente anche le aree di Villasmundo e Città Giardino in cui vi sono vive tradizioni che si mantengono unitarie a quelle melillesi (seppur influenzate dai centri limitrofi di cui Augusta e Carlentini per quanto riguarda Villasmundo; Belvedere, Siracusa e Priolo Gargallo per quanto riguarda Città Giardino).

Festa di Santa Maria Immacolata


Il Simulacro della “Madonna Immacolata” venerato a Melilli.

Con la Festa consacrata a “Santa Maria Immacolata” i ricchi festeggiamenti natalizi di Melilli hanno inizio. I riti sacri legati al culto della “Madonna Immacolata” iniziano alla fine di Novembre, proprio quando la piccola città montana comincia ad essere addobbata a festa per il Natale.

Il Culto melillese a “Santa Maria Immacolata”

Il culto alla “Madonna Immacolata” risale al 1854 con un proclama dell’allora Papa Pio IX che diede il permesso di festeggiarla l’8 Dicembre di ogni anno. Ma comunque il culto alla “Madonna Immacolata” è senz’altro il più antico tra tutti quelli di tipo mariani, poiché inizia con la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, quando “Dio” (secondo il libro della Genesi) pronunciò queste parole:

“Io porrò inimicizia tra te e la “Donna”,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno”.

La “Donna” in questione è proprio la “Madonna”, che venne concepita “Immacolata” (senza il cosiddetto “peccato originale) che partorì a sua volta “Gesù Cristo” per opera dello “Spirito Santo” sensa intaccare la sua verginità (secondo quello che dice la Bibbia) e così facendo sconfisse il demonio col suo peccato originale, e difatti in molte sue raffigurazioni “Maria” (che ovviamente reca in mano “Gesù Cristo”) si presenta circondata da un fascio di luce e con un piede pesta la testa di un serpente, che raffigura il demonio sconfitto (per saperne di più clicca qui).

“Santa Maria Immacolata” venne molto venerata da “San Francesco d’Assisi” e difatti indirettamente fu lui a introdurre questo culto secoli prima che venisse istituito dalla Chiesa. Difatti i Frati Francescani (in particolare i Cappuccini) veneravano spesso la “Vergine Immacolata” intitolando molte chiese e conventi sia a “San Francesco” sia a “Santa Maria Immacolata” (infatti vi sono numerose chiese riportanti la dicitura “San Francesco all’Immacolata”).

A Melilli il culto alla “Madonna Immacolata” venne proprio introdotto dai Frati Cappuccini nel 1860 quando venne esposta nella Chiesa dei Cappuccini l’attuale Simulacro della “Mmaculatedda” (così come viene chiamato dai Melillesi) che raffigura appunto “Santa Maria Immacolata”. Da allora l’8 Dicembre di ogni anno si svolge una bella festa in onore della “Madonna Immacolata”, molto venerata dai melillesi che abitano la zona più a monte della città.

La “Novena” e l’inizio del periodo in onore di “Santa Maria Immacolata”

I riti sacri consacrati alla “Madonna Immacolata” cominciano l’ultima settimana di Novembre (25 – 29 Novembre) con la “Quaranta Ore” che prevedono Messe e preghiere varie presso la Chiesa dei Cappuccini che si dividono con la solenne Messa Mattutina alle ore 09.30 (preceduta dal Rosario) a cui segue l’Adorazione che termina alle ore 17.30 nel mezzo della quale viene celebrato l’Angelus (ore 12.00); dalle 17.00 alle 18.00 vi è l’Adorazione comprendente i Vespri. Al termine delle “Quaranta Ore” inizia la “Novena a Santa Maria Immacolata” che, sempre nella Chiesa dei Cappuccini, vedrà per i nove giorni che precedono la Festa dell’Immacolata solenni Messe alle ore 18.00 (precedute dal Rosario delle ore 17.30) a cui seguiranno incontri di preghiera e momenti di beneficenza per i poveri.

I festeggiamenti in onore di “Santa Maria Immacolata”

Dopo la Novena dell’Immacolata, l’8 Dicembre la città di Melilli viene svegliata da forti spari di salve che alle ore 08.00 annunziano l’arrivo della festività consacrata a “Santa Maria Immacolata”. Dopodiché durante la mattinata si terranno solenni Messe di cui quelle delle ore 09.00, 10.30 (quella più solenne) e delle 12.00 presiedute dai Frati Cappuccini di Melilli e della Provincia di Siracusa.

Dopo l’intensa mattinata in cui si sono svolti gran parte dei principali riti liturgici, alle 16.00 l’artistico Simulacro della “Mmaculatedda” uscirà in Processione dalla Chiesa dei Cappuccini per percorrere buona parte della città melillese seguito da un folto numero di fedeli. Dopo un giro per le ripide e pittoresche vie del centro storico percorrendo le Vie Pellico, Piazza Umberto, Rudinì, dei Mille, Vittorio Emanuele, Emanuele Filiberto, Abramo, Caminito, Regina Margherita, Piazza San Sebastiano, Via Iblea, Messina, Cavour, Roma, Piazza Salvatore Rizzo, Piazza Matrice, nuovamente Via Iblea, Matteotti, Pacini, Piazza Umberto I, per poi risalire le Vie Tristaino e Cappuccini, il Simulacro di “Santa Maria Immacolata” rientrerà nella sua Chiesa di appartenenza, salutato da uno stupendo spettacolo pirotecnico. Al termine dei fuochi si tiene un sorteggio benefico seguito dall’ultima Celebrazione Eucaristica in onore della “Madonna Immacolata” (per saperne di più visita il sito www.fraticappuccini-melilli.com).

Anche a Villasmundo viene celebrata la “Madonna Immacolata” con solenni Messe durante l’arco della giornata che si tengono presso la Parrocchia di San Michele Arcangelo mentre di pomeriggio la “Madonna” viene portata in Processione per le vie della frazione villasmundese. A Città Giardino si tengono solo solenni Messe.

Il Natale in territorio melillese (Melilli – Villasmundo – Città Giardino)

L’inizio del periodo natalizio, l’allestimento dei “Presepi Artistici” e la “Novena di Natale” (9 – 23 Dicembre)

Dopo la breve e pittoresca festa consacrata a “Santa Maria Immacolata”, Melilli così come le sue principali frazioni Villasmundo e Città Giardino, è addobbata a festa per le ricche festività natalizie consacrate alla “Nascita di Cristo” (per saperne di più clicca qui) che allieteranno il territorio comunale melillese da Dicembre fino al 6 Gennaio. In questo periodo come detto prima vengono celebrate anche le festività liturgiche di “San Nicola di Bari” (6 Dicembre) e di “Santa Lucia” (13 Dicembre) con solenni Messe che si tengono presso la Chiesa Madre di San Nicola.

Per le strade di Melilli arricchite da stupende luminarie natalizie, possiamo ammirare numerosi Presepi nelle vetrine nei negozi, o volendo si può andare a visitare la “Mostra dei presepi del Mondo” presso la Chiesa Madre di San Nicolò, in cui viene allestito anche uno splendido “Presepe Artistico” composto da statuette e ambientazioni tipiche del Presepe siciliano riproducendo la città di Melilli in miniatura. Il Presepe raffigura umili contadini e pastori del 700 e dell’800 che vanno ad onorare “Gesù Bambino”. Un’altro Presepe di questo tipo viene allestito presso la sede della Misericordia (Protezione Civile) di Melilli mentre in tutte le chiese melillesi (di cui anche la Basilica di San Sebastiano) vengono altrettanto esposti Presepi artistici. Va detto infine che sempre presso la Chiesa Madre di Melilli viene organizzata anche una mostra in cui sono esposti vari “Presepi” provenienti da altre nazioni europee e no.


Foto del Presepe che raffigura Melilli in miniatura esposto presso la Chiesa Madre di San Nicola.

Per strada possiamo incontrare anche suonatori di strumenti a fiato o zampognari suonare nenie e canzoni natalizie tradizionali o più o meno famose per i 9 giorni che precedono il Natale; questa è la cosiddetta “Novena di Natale” (da non confondere con la “Novena” vera e propria che comprende varie preghiere all’indirizzo di “San Giuseppe” e della “Madonna”).

Va detto inoltre che il periodo che va da 9 Dicembre al 6 Gennaio è ricco di eventi benefici che si tengono a Melilli, Villasmundo e Città Giardino per aiutare le famiglie povere locali (ma anche zone disastrate nel terzo mondo), spettacoli musicali per grandi e bambini, offerte di doni per i bimbi piccoli, giochi tipici del Natale (tra cui vanno citate giocate collettive a “Tombola” i cui ricavati vengono dati in beneficenza) e preparazioni nonché degustazioni di prodotti tipici natalizi.

La Vigilia di Natale e la “Natività di Gesù” (24 – 25 Dicembre)

Il 24 Dicembre, Vigilia di Natale, si usa passare il pomeriggio e la serata festeggiando tra amici e parenti che passano il loro tempo giocando a carte in attesa della cena. La “Cena della Vigilia” sarà a base di “Impanate”, “Scacciate” (focacce rustiche della tradizione culinaria della Sicilia orientale farcite con ingredienti vari come broccoli, salsiccia, patate, ricotta, bietole selvatiche, tonno salato, pomodori secchi, salumi, pesce, formaggio, salsa di pomodoro ecc…) ma soprattutto col cosiddetto “Cudduruni a miliddisa”, una pizza rustica a base di acciughe, pomodori secchi “Capuliati” (sminuzzati), cipolle, origano, olio d’oliva e formaggio pecorino grattugiato; finendo la cena con i dolci tipici perlopiù biscotti e pani dolci a base di mandorle e miele (“Cuddureddi”, “Mustazzoli”, “Ncanniddati” o “Piretti” ecc…), “Cutugnati” (confettura dura a base di mele cotogne di diverse forme), Torroni a base di semi di sesamo, nocciole e mandorle, “Pignuccata” (palline di farina di grano tenero zuccherate e legate tra loro con caramello e miele), “Sfinci” (simili alle “Zeppole” di San Martino, ma cosparse con zucchero, miele e ricotta dolce) e infine le cosiddette “Cassateddi” simili alle Impanate ma farcite con ricotta zuccherata aromatizzata con cannella e tuorlo d’uovo. Dopo la cena si continua a giocare a carte (a Briscola, a Sette e Mezzo, a Scala 40 e altri giochi) o a Tombola fino a quando poi o non si va alla Messa notturna con cui si commemora la “Nascita di Gesù” (che si tiene in tutte le Chiese di Melilli) oppure si decide di continuare a giocare fino al mattino o di andare in qualche locale notturno della zona.

Il 25 Dicembre, “Giorno di Natale”, gli stessi invitati della sera prima si ritrovano per pranzare insieme nel cosiddetto Pranzo di Natale; a base di Pasta al Forno (timballo di lasagne, cannelloni ripieni di carne o di maccheroni posti a strati con sugo di pomodoro e carne, prosciutto, uova, formaggio e besciamella; talvolta la Pasta al Forno può essere a base di melenzane fritte e pangrattato) e di varie specialità a base di carne (tra cui Salsicce arrostite, Involtini e Arrotolati di carne farciti con salumi e formaggi come il “Falsomagro”, Cotolette impanate, Carne al forno con patate ecc…) per concludere con i dolciumi natalizi di cui abbiamo parlato poco prima. Nel pomeriggio gli invitati continuano a giocare a carte per poi fare una passeggiata o a Melilli o presso i paesi limitrofi.

I Presepi Viventi di Melilli, Villasmundo e Città Giardino

Il 26 Dicembre, giorno consacrato a “Santo Stefano”, inizia la rappresentazione del Presepe Vivente di Melilli, che viene aperto al pubblico alle 18 di pomeriggio. Esso viene allestito presso il Convento dei Cappuccini ed è senza ombra di dubbio uno dei migliori Presepi Viventi della Provincia di Siracusa e dell’intera Sicilia (a cui si assiste gratuitamente) organizzato dai gruppi francescani della Chiesa dei Cappuccini assieme ad una mostra di beneficenza. Il Presepe Vivente di Melilli si svolge anche il 27 Dicembre e l’1, il 2 e il 6 Gennaio del nuovo anno.

Questo Presepe Vivente, che richiama numerosi visitatori da buona parte della Sicilia si tiene presso il giardino del Convento dei Cappuccini. Esso si ispira agli usi e ai costumi dell’epoca in cui nacque “Gesù Cristo”, difatti qui le ambientazioni si avvicinano di più alla Terra Santa piuttosto che all’antica vita rurale della Sicilia (cosa che avviene in altri Presepi Viventi fatti nella zona) anche se c’è un riferimento agli antichi lavori che venivano svolti nelle campagne di Melilli. Difatti possiamo ammirare il lavoro delle tessitrici, i panettieri, coloro che preparano la ricotta e i formaggi, i contadini che lavorano la terra, chi tramite un’antica macina in pietra schiaccia le olive per ottenerne l’olio, chi intreccia il vimini per fare canestri o “Panari”, chi cuce le reti per pescare, lo stagnino mentre sistema o crea pentole in rame o stagno, il vasaio che crea vasi in ceramica, il falegname che lavora il legno, i pastori e gli stallieri che si danno da fare con vitellini, asini, cavalli e capre, le donne che lavorano la mandorla o altri tipi di frutta, coloro che lavorano i metalli… Il tutto svolto in questo grande giardino dove sono state create piccole botteghe in legno nonché spazi per vari animali da cortile (anatre e oche) ma anche con asini, agnellini, capre ecc…  Al termine di queste botteghe vi è la “Capanna della Natività” in cui si svolge la “Nascita di Gesù” in cui vi sono figuranti che prendono le sembianze di “San Giuseppe”, della “Madonna” e dei “Re Magi”, in compagnia di un bue e di un asino, ma soprattutto di un bimbo neonato che a sua insaputa svolge il ruolo più importante, quello di “Gesù Bambino”.

All’uscita del Presepe Vivente vi è una mostra di beneficenza in cui vengono venduti pregevoli manufatti fatti da artigiani melillesi o dai ragazzini della locale Parrocchia dei Cappuccini (tra cui piccoli “Presepi”) il cui ricavato andrà devoluto in beneficenza.

Per informazioni più dettagliate sul Presepe Vivente di Melilli visitate il sito www.fraticappuccini-melilli.com.


Varie foto del Presepe Vivente di Melilli.


La mostra di beneficenza fatta in prossimità del Presepe Vivente di Melilli; nelle foto un Presepe fatto da bambini.

Altri Presepi Viventi degni di nota sono quelli di Villasmundo e di Città Giardino presso le rispettive Parrocchie di San Michele e di San Bartolomeo. Questi presepi, come quello di Melilli, si ispirano alla tradizione contadina siciliana. In questi Presepe organizzato dalle locali comunità parrocchiai viene ricreata una piccola “Betlemme” in cui viene inscenata la “Natività” a cui da contorno vi sono i vari figuranti che rappresentano i tipici lavori della Sicilia settecentesca e ottocentesca. Anche qui si ha la possibilità di assaggiare pietanze tipiche locali.

Il Capodanno e la fine del periodo natalizio

Passato il Natale, Melilli, Villasmundo e Città Giardino si apprestano a festeggiare il Capodanno. Nei giorni che precedono l’ultimo dell’anno nel territorio melillese vi sono numerose manifestazioni artistiche, ludiche e musicali sempre incentrate sul Natale.

Il 31 Dicembre che è la Vigilia di Capodanno, si terrà un concerto per salutare l’anno ormai trascorso presso l’Auditorium di Melilli curato dall’associazione musicale “Città di Melilli”, anche se nel frattempo la gente pensa più a preparare la cena della Vigilia, il cui programma è simile a quella del 24 Dicembre. Difatti l’invito a cena è esteso ad amici e parenti che oltre a mangiare il tradizionale Zampone con le lenticchie, e vari tipi di piatti a seconda della fantasia di chi prepara la cena (anche se tradizionalmente si cena a base di pizze farcite con ingredienti vari e con l’immancabile “Cudduruni a miliddisaa”) finendo di cenare sempre con dolci tipici melillesi. Dopo la cena si attende la mezzanotte giocando a carte o a tombola. Scoccata la mezzanotte ci sarà l’immancabile brindisi per salutare l’anno nuovo, dopodiché si scende in strada a sparare i botti di capodanno. Dopo aver sparato o si ritorna a giocare fino all’indomani mattina, o si va a mangiare il “Cornetto Caldo” in qualche bar, o si va in qualche locale notturno per ballare.

Il Primo Gennaio, giorno di Capodanno, o si pranza assieme (le pietanze servite sono pressoché simili a quelle del “Pranzo di Natale”) e si rimane a giocare, o si va in qualche località fuori città o in altri centri limitrofi (tra cui citiamo Siracusa, Augusta, Sortino, Palazzolo, Cassaro, Ferla, Buscemi, Buccheri, Noto, Modica, Ragusa, Brucoli, Lentini, Catania, Caltagirone ecc…).

Fino al 6 Gennaio a Melilli, Villasmundo e Città Giardino continueranno ad esserci eventi musicali e culturali che allieteranno le serate che accompagneranno la fine del Natale Melillese; che terminerà ufficialmente con l’arrivo dei “Re Magi” presso il Sagrato della Chiesa dei Cappuccini (che entreranno poi nel Presepe Vivente ad omaggiare “Gesù Bambino”) offrendo doni ai bimbi piccoli (stessa cosa dicasi anche per Villasmundo e Città Giardino).

Così terminerà lo splendido Natale Melillese con le sue ricche manifestazioni sacre e no, dando l’arrivederci al Dicembre dell’anno in corso.

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